Renato zero fa male al movimento lgbt - il disastroso contro- outing di chi non e' in pace con se stesso

Da Superpop @SuperPop
"Mi chiedono di fare outing, ma perché devo accettare l'idea di essere omosessuale quando so che ho amato e continuo ad amare donne?". Lo rivela Renato Zero che, però, precisa: "Se arrivasse un uomo e mi provocasse un trauma formidabile non vedo che cosa ci sarebbe di
male a starci insieme".
Sul sesso dice: "Attribuirgli tanta importanza è un paravento per certe nevrosi. Se non viene l'erezione bisogna essere liberi di non scusarsi".
Ammette di non essere "mai finito nei letti giusti". "Ora dormo solo in un letto matrimoniale: non si sa mai", prosegue il cantautore che il 30 settembre festeggerà i suoi 60 anni. "I tempi della stravaganza sono finiti. In ogni caso, non ci si traveste come Renato Zero per paraculaggine, ma - conclude - per una sorta di riscatto per chi, come me, viene da una zona d'ombra".
Renato Zero fa male alla cominità GLBT. A chi lotta giorno dopo giorno per contrastare qualsiasi tipo di discriminazione. A chi scende in campo e a chi ci mette la faccia per combattere l'omofobia, la transfobia...
Purtroppo, anche a 60 anni, continua ad usare quella triste maschera da sempre indossata per celare la sua profonda insicurezza ed astrattezza, che gli farà pure riempire gli stadi, ma che continuerà oltremodo ad alimentare quel vuoto morale che non gli permetterà di essere in pace con se stesso.

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