Collocati 11,75 miliardi di euro di titoli di Stato, con rendimenti BoT a 6 mesi in leggero rialzo e tassi CTz in calo. Domani ultima asta dell’anno con i BTp
Si chiude con oggi e domani il collocamento dei titoli del debito pubblico da parte del Tesoro per l’anno 2012. Oggi, sono stati assegnati 8,5 miliardi di euro di BoT a sei mesi, con scadenza 28 giugno 2013, oltre a 3,25 miliardi di CTz.
I rendimenti BoT a 6 mesi sono risultati lievemente in rialzo dall’ultima asta, registrando uno 0,949% contro il precedente 0,919% (+0,03%). Il rapporto di copertura è risultato in calo a 1,57 da 1,65 del 28 novembre scorso (allora furono collocati titoli per 7,5 miliardi), per una domanda pari a 13,321 miliardi di euro. Il prezzo di aggiudicazione è stato di 99,536.
Meglio hanno fatto i CTz, collocati dal Tesoro per un controvalore di
3,25 miliardi. I certificati del Tesoro hanno registrato un rendimento medio lordo in calo all’1,884% dal precedente 1,923% del 27 settembre scorso.
Domani, saranno piazzati sul mercato 3 miliardi di euro di BTp a 5 anni e 2-3 miliardi di BTp a 10 anni, cioè i titoli considerati più sensibili per gli investitori, a causa della loro risonanza mediatica (lo spread più blasonato è calcolato sulla scadenza decennale).
A contribuire negativamente all’esito dei rendimenti BoT a 6 mesi è stata la scarsa presenza di operatori sul mercato, in quest’ultimo scorcio dell’anno, dato il clima festivo, e inoltre la chiusura delle posizioni da parte degli investitori in vista della riapertura nell’anno che verrà.
Oggi uno studio del gestore indipendente Francesco Paglianisi su Plus 24 rivela come il rendimento coerente dei BTp decennali, stando ai fondamentali, sarebbe del 4%, a fronte dell’1,5% di quello dei corrispondenti Bund tedeschi. Lo spread “normale”, quindi, dovrebbe attestarsi intorno ai 250 punti base, un livello superiore ai 200 punti base emersi dallo studio di Bankitalia dei mesi scorsi ed ai 164 indicati da un altro studio di Confindustria.
In ogni caso, considerando che i BTp decennali quotano attualmente in zona 4,4-4,5% sul secondario e che l’ultimo collocamento di dicembre è avvenuto al 4,45%, ci sarebbe ancora spazio per un loro apprezzamento, per cui è da prevedere una riduzione dei rendimenti alle prossime aste, forse partendo già da domani.