Magazine Economia

Rendimento titoli di Stato in aumento dopo i risultati elettorali

Da Mrinvest

Impennata del rendimento titoli di Stato e dello spread dopo i risultati delle elezioni che hanno delineato una ingovernabilità del Paese

Rendimento titoli di Stato in aumento dopo i risultati elettoraliCome da previsioni, a causa dei risultati elettorali, il rendimento titoli di Stato italiani ha subìto grandi scossoni nella giornata di ieri, martedi 26 febbraio, ed anche lo spread contro i titoli di Stato tedeschi decennali (Bund) è risalito notevolmente attestandosi a fine giornata sui 343 punti.
Nello specifico, i tassi di interesse dei Btp decennali si sono collocati a quota 4,89%, quelli a cinque anni al 3,62% e i biennali al 2,16%. La media è stata comunque di un aumento del rendimento titoli di Stato, rispetto alla giornata di lunedì, di circa 30 punti base.

Ma lo spread è aumentato anche a causa della riduzione dei rendimenti dei 

Bund tedeschi, a livelli davvero minimi: i titoli di Stato tedeschi a dieci anni hanno fatto registrare un tasso dell’1,45% circa, quelli quinquennali dello 0,45%, i biennali dello 0,068%. Da notare che per buona parte della mattinata di ieri non si sono registrate proposte di acquisto di Bund, segno che i mercati vedono talmente stabile la Germania che investire nei suoi titoli vuol dire non guadagnare nulla o quasi a causa del basso rischio e dei bassi rendimenti.

Oggi, mercoledì 27 febbraio, il Tesoro piazzerà all’asta Btp a 5 e a 10 anni (di certo sarà un’altra giornata di passione sempre a causa dei risultati elettorali), dopo che martedì ha fatto lo stesso con 8,5 miliardi di Bot semestrali, con l’asta andata male con un rendimento titoli di Stato ai massimi da cinque mesi, in salita dallo 0,731% di gennaio, all’1,237%. Più precisamente l’asta tratterà un totale tra i 3 e i 4 miliardi di euro per i Btp in scadenza maggio 2023 con cedola al 4,5%, e per un totale tra 1,75 e 2,5 miliardi di Btp in scadenza novembre 2017 con cedola al 3,5%.

Le previsioni degli analisti per tali aste non sono buone, in quanto si prevede un aggravio del rendimento titoli di Stato di circa 70 punti base in confronto alle aste avvenute a gennaio, quando i tassi dei Btp a cinque anni registrarono il 2,94% (bid-to-cover ratio di 1,3 volte), e quelli dei Btp a dieci anni il 4,17% (1,32 volte il bid-to-cover ratio).


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog