Renzi, Berlusconi, Grillo, Salvini: tutti insieme appassionatamente

Creato il 16 giugno 2014 da Tafanus


Il "Quadricellum"

Tutti insieme appassionatamente sul carro del vincitore, tutti disposti a fare insieme la legge elettorale. La stessa? No. Ognuno la propria, assolutamente inconciliabile con le idee degli altri tre. Per ora l'unica matrice comune è che non c'è una legge che abbia una parvevza di maggioranza, Renzi se non si è rincretinito totalmente DEVE sapere che non c'è nessuna delle ipotesi che raccolga una qualsivoglia maggioranza, ma nel frattempo, complice la ormai incomprensibile accondiscendenza di Napolitano, può continuare a fingere di voler fare le riforme, di avere i numeri per farle, e può allungare il brodo, e rimanere incollato col culo alla poltrona.

C'è una matrice comune in quello che ognuno della banda dei quattro vuole fare? No. non c'è. C'era inizialmente una parvenza di accordo (il patto del Nazareno) fra lo statista di Frignano sull'Arno e il pregiudicato di Arcore, quando entrambi pensavano di essere il primo e il secondo (o il secondo e il primo) partito: un bel super-maggioritario ancor più incostituzionale del Porcellum bocciato dalla Corte Costituzionale. Liste bloccate, niente possibilità di scelta dei candidati da parte degli elettori, cancellati di fatto tutti i partiti minori, con milioni di italiani privi di rappresentanza parlamentare. Una legge che avrebbe segato l'alta corte, ma non ce n'è stato bisogno.

Il passaggio ormai acclarato del partito del Pregiudicato al terzo posto ammazza l'Italicum. Che interesse avrebbe Berlusconi a consegnare l'Italia ad una diarchia Renzi-Grillo? Quindi, al di la delle dichiarazioni d'intenti, il patto del Nazareno è defunto. L'incostro sulle riforme fra il Bischero e il Pregiudicato è stato rimandato sine die. Fine dell'Italicum. La Magnifica Legge che Renzi "ha fatto in otto giorni quello che gli altri non sono stati capaci di fare in otto anni", è felicemente defunta, senza che nessuno (tranne Renzi) abbia versato una lacrima.

Ma ecco Salvini che s'avanza... Con una proposta seria? No. Semplicemente ha capito che col crollo intorno al 15/16% di FI, anche mettendo nel mucchio Angelino, Pierferdi e se stesso, l'Armata Brancaleone così costituita non va da nessuna parte con nessuna legge. E allora tira fuori qualcosa di assolutamente nuovo: il Federalismo, le Autonomie! Da fare con chi? perchè qualcuno gli dovrebbe fare questo regalo? di questo Salvini non dice. Dichiara solo la sua disponibilità a discutere di legge elettorale, a patto che insieme si discuta di federalismo. Insomma, un bel progresso all'indietro della Lega di un quarto di secolo. Una minchiata alla quale ormai non credono neanche quelli che andavano sul pratone di Pontida col le corna di cervo in testa.

Abbiamo finito? No. Perchè subodorata la caduta - che potrebbe essere irreversibile, o quantomeno l'irreversibile declino della "politica dell'apriscatole", ecco arrampicarsi maldestramente sul carro del vincitore l'ex-comico (il pregiudicato di Genova) con una insensata proposta di proporzionale puro, e con l'aggiunta di una supercazzola: la "preferenza negativa". Si possono esprimere anche "preferenze negative". Ogni dieci NO cancellerebbero un SI. Una stronzata sovrumana (infatti non viene da un uomo ma da un ex comico) perchè assolutamente incostituzionale. In nessun paese al mondo si può "mandare a casa" un candidato con un voto negativo. Si può solo "non mandarlo in poltrona" non dandogli un voto positivo.  Ma sembra che Grillo e Casaleggio, con la consulenza dell'archivista Vito Crimi, e della "esperta di paghe e contrbuti" signorina Rotterweiler, abbiano già pronta una proposta di riserva: una raccolta di punti-qualità, da fare in rete. I candidati si iscrivono a facebook, e per ogni dieci "likes" guadagnano una stella. Per ogni 5 Stelle, guadagnano un voto virtuale. Ogni dieci voti virtuali, vincono un voto simil-vero o - in alternativa - un prosciutto Rovagnati o un DVD con l'ultimo comizio di Grillo.

Ora i renzini (sia quelli d'assalto che quelli da lecco) si mettano seduti comodi, carta a quadretti e matita in mano, e ci facciamo il disegnino. Ci dicano, per ognuna di queste brillantissime proposte (l'Italicum di Renzi, il "nonsocosum" di Berlusconi, il "democratellum" di Grillo, e il "Padanellum" di Salvini e Borgesssio) dove si pensa di trovare i numeri. Perchè si da il caso che, entrando nel quadro anche la pratica abolizione del senato, o - peggio - la sua elezione riservata a chi ha già eletto il partito di Renzi, mi sembra oggettivamente alquanto "problematichellum" che attorno ad una sola di queste minchiate assortite si possa coagulare una maggioranza dei due terzi dell'attuale Parlamento, o il 51% di italiani in un eventuale referendum confermativo (e sempre ammesso che prima si trovi una maggioranza, seppur non qualificata, nell'attuale Parlamento).

Su, renzini! al lavoro!

Tafanus

1406/0630/1630


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