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Renzi cambia idea, anche quando non la cambia

Creato il 08 novembre 2013 da Dave @Davide

Renzi cambia idea, anche quando non la cambia

Una delle accuse mosse a Matteo Renzi, candidato alla segreteria del Partito democratico nelle elezioni del prossimo 8 dicembre, è quella di «cambiare idea» troppo spesso. Giuseppe Civati, il suo principale contender, ha fatto della sottolineatura di veri o presunti cambi di rotta renziani l’arma in più della sua mozione. E i suoi collaboratori – soventemente impegnati in osservazioni che vanno in questo senso – lo seguono a ruota, ovviamente.

Sulla polemica riguardante le dimissioni del ministro Cancellieri, accusato di aver favorito la scarcerazione di Giulia Ligresti in inadempienza del suo ruolo istituzionale, Renzi si è pronunciato ieri sera nel talk di Michele Santoro, Servizio Pubblico. Ha detto che la titolare del dicastero della Giustizia «avrebbe dovuto dimettersi. Da segretario non l’avrei difesa». Il parterre civatiano si è scatenato.

Ma che grandissima faccia di bronzo. Incredibile.

— Paolo Cosseddu (@popolinotwits) November 7, 2013

[differenze] per #civati (#civoti) la #cancellieri si doveva dimettere, per #renzi prima era strumentale, oggi invece dimissioni. BAH

— Nicolò Scarano (@nicoloscarano) November 7, 2013

L’articolo a cui il team Civati fa riferimento, nella sua indignazione rituale, è “Matteo Renzi sgonfia il caso Cancellieri: «Strumentale chiedere le dimissioni»“, apparso sull’Huffington Post italiano lo scorso 4 novembre. In realtà, il suddetto virgolettato sembra piuttosto ardito, dato che, nel testo, si legge soltanto

“Ma quali dimissioni… Bisogna ascoltarla in aula, ascoltare le intercettazioni e poi si vede…”, dice un renziano di peso [...] spiegano fonti vicine al sindaco toscano, in questo momento delicatissimo per il congresso Pd, non conviene accendere altri fuochi [...].

Insomma, renziani di peso ma niente Renzi. Le fonti, non esplicitate, tendono a far prevalere la titubanza, specie nei confronti di una testata che negli ultimi giorni ha pubblicato, tra le altre cose, il resoconto dell’anonimo insider «deluso» dalla Leopolda e ospitato l’ennesimo colpo di coda della querelle sul cimitero dei feti di Firenze – una delle più strumentali e insensibili cui abbia mai assistito, detto per inciso – a firma Lidia Ravera. Il sito di news diretto da Lucia Annunziata per il sindaco fiorentino non ha certo un occhio di riguardo – per così dire, comunque la si veda.

In conclusione, è auspicabile che né i civatiani né nessun altro smetta di passare in rassegna quotidianamente le dichiarazioni di Renzi, al fine di portarne alla luce meriti e demeriti. Ma sarebbe altrettanto desiderabile, prima di partire lancia in resta, controllare il bersaglio da colpire.

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