Renzi in Israele per parlare di Palestina, Iran e terrorismo

Prosegue il viaggio in Medio Oriente del Premier italiano Matteo Renzi, in questi giorni in visita in Israele: incontri con il Primo Ministro Netanyahu e con il Presidente Rivlin, discorso alla Knesset. Poi colloquio con Abu Mazen.

In questi giorni il Premier italiano Matteo Renzi è impegnato in una visita nel vicino Oriente. Particolarmente importante la tappa israeliana del viaggio, nella quale ha potuto incontrare faccia a faccia i vertici del Paese, come il riconfermato Premier israeliano Benjamin Netanyahu e il Presidente Reuven Rivlin, tenere un applaudito discorso presso la Knesset, l'assemblea nazionale, e incontrare il Presidente palesitnese Abu Mazen. Il viaggio è stato un'occasione per affrontare i temi più spinosi che riguardano il difficile rapporto tra Israele e Palestina e per parlare di altre questioni importanti, come quelle della lotta al terrorismo e del recente accordo sul nucleare iraniano.

Parlando alla Knesset, il Parlamento nazionale, e ai suoi interlocutori politici più importanti, il Primo Ministro italiano ha sottolineato e rinsaldato i rapporti bilaterali da sempre amichevoli tra i due paesi. L'accorato appello a sconfiggere l'antisemitismo ha raccolto l'applauso dell'assemblea: "La sicurezza di Israele è la sicurezza dell'Europa. Il destino di Israele e il nostro destino". Tali manifestazioni di vicinanza e solidarietà si sono spinte anche alla condanna del boicotaggio commerciale verso Israele: "Chi boicotta Israele boicotta se stesso". Tuttavia Renzi non ha rinunciato a spendersi in prima persona in favore di una pace duratura tra Israele e Palestina che, per Abu Mazen, non può che basarsi sul riconoscimento a questi ultimi della loro patria. Nel colloquio con quest'ultimo a Betlemme, Matteo Renzi ha quindi ribadito il sentimento di amicizia per il popolo palestinese e rinnovato l'impegno dell'Italia nella mediazione tra le due parti, riconoscendo nell'Anp un partner nella lotta al terrorismo.

Renzi ha inoltre difeso, in un' incontro di due ore con Netanyahu, l'accordo sul nucleare iraniano raggiunto negli scorsi giorni come un importante passo per portare nuova stabilità nella regione, accordo visto invece molto negativamente dal Primo ministro israeliano. Al termine dell'incontro, tuttavia, le divergenze sul tema sono rimaste.