Matteo Renzi vuole fare il segretario del Pd o forse il sindaco d’Italia, ovvero “superare la centralità del Parlamento” secondo il vecchio progetto di Mario Segni, ma nulla dichiara sulla Tav di Firenze (è favorevole comunque alla Tav in generale) e soprattutto non sembra che abbia cambiato idea sugli inceneritori. Dopo aver dato anni fa in tv della terrorista a un’oncologa pronta a mostrare dati epidemiologici per chiarire il pericoloso legame fra rischio tumorale e inceneritori, Renzi chiede potere per portarci indietro nel tempo. Decenni fa si temevano i “termovalorizzatori”, ora però fanno paura, visto che la teoria delle microparticelle emesse da tali impianti non viene affatto confutata e pare molto seria.
A Case Passerini però il piano provinciale fiorentino dei rifiuti già prevede un nuovo inceneritore, quanto un sistema innovativo ha fatto crescere la differenziata nei Comuni della zona.
C’è la possibilità addirittura che si costruisca l’impianto per la gioia di certi imprenditori e certi politici quando i rifiuti potrebbero essere così scarsi da mandare in rosso la discutibile nuova opera.
Simona Poli da Repubblica Firenze «CASE Passerini non serve, quell’inceneritore è una follia e va cancellato dal Piano dei rifiuti. Lo abbiamo detto a Rossi e vogliamo aprire un confronto con lui al più presto, deve ascoltarci». Parola di Rossano Ercolini, il direttore del Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori, da poco premiato in America con il Goldman Environmental Prize, il più importante riconoscimento per l’ambiente su scala mondiale per il suo contributo a costituire in Italia ed in Europa la rete “rifiuti zero”. Ercolini ha fatto un suo piano, costruito in base alla percentuale di raccolta differenziata raggiunta in Toscana («ormai 400mila cittadini hanno superato il 70 per cento» , spiega) e la produzione di rifiuti in discarica più quelli attualmente inceneriti nei sei impianti attivi di Pisa, Livorno, Scarlino, Montale, Arezzo e Poggibonsi che in totale trattano 250 mila tonnellate l’anno. Ercolini, affiancato nel suo lavoro da una rete di comitati popolari per la legge su Rifiuti Zero, ha deciso di fare un tour attraverso la Toscana partendo da Peccioli e Rosignano, che ospitano le discariche, e finendo nell’empolese che è la zona più avanzata nel riciclaggio dei rifiuti e nella raccolta porta a porta. «Grazie alla differenziata stiamo producendo meno rifiuti», dice Ercolini, «tanto è vero che gli impianti di Testi e della Val di Sieve sono stati cancellati dalla Regione. Sappiamo però che la nostra Stalingrado è Case Passerini, che è prevista dal Piano e che per funzionare ha bisogno di almeno 130 mila tonnellate di materiale. Una cifra superiore, secondo i nostri calcoli, a quella che sarà prodotta, il che ne fa un’opera costosa ed inutile». L’assessore all’Ambiente Anna Rita Bramerini non commenta: «Parlerò dopo aver presentato il Piano», mette in chiaro. Ieri con Rossi e Bugli, l’assessore ha presentato la classifica delle amministrazioni più virtuose nella raccolta differenziata: 11 dei 28 comuni gestiti da Publiambiente, che si occupa del servizio rifiuti nella Toscana centrale, hanno superato il 90 per cento. Il migliore è Gambassi Terme col 97,28, seguito da Lamporecchio con il 95,36% e da Larciano con il 94,64. http://www.rifiutizerocapannori.it/rifiutizero/ – See more at: http://altracitta.org/2013/07/31/ercolini-boccia-il-piano-rifiuti-della-regione-case-passerini-e-una-follia/#sthash.L9wB2lbD.dpuf
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