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Renzi. Un bulletto a Palazzo Chigi

Creato il 15 febbraio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Finalmente Matteo Brutus Renzi è uscito allo scoperto. Il suo ego non ha saputo resistere oltre.Finalmente Matteo Brutus Renzi è uscito allo scoperto. Il suo ego non ha saputo resistere oltre. I suoi fans e le sue groupies, da mesi in trepidante attesa, hanno finalmente qualcosa per cui esultare…o forse no.

Il 10 Febbraio il “paninaro” di Firenze si era espresso così in merito ad un possibile passaggio di borraccia con Enrichetto I: “ Ma perchè dobbiamo andare a Palazzo Chigi senza elezioni, chi ce lo fa fare?”.

Già, chi te lo fa fare caro Matteo? Sorvolando sul valore della tua parola (fumo, solo fumo), cosa ti spinge a sgambettare Letta e costringere il PD, per l’ennesima volta, a sfiduciare se stesso?

Sicuramente tra le motivazioni troviamo una buona dose di arrivismo e ambizione personale, tuttavia credo che la ragione più profonda, celata sotto quell’aria da bulletto strafottente, sia una paura matta delle urne.

Temo che sia stato fatto il passo più lungo della gamba.

Il Parlamento è sempre lo stesso, immutato e contaminato dai soliti brutti ceffi. Non basterà un Jovanotti all’Istruzione, un Farinetti agli Esteri o un Mazzinga Z per i Beni Culturali, la maggioranza non cambia: sarà sempre risicatissima, soprattutto al Senato.

Renzi si troverà a capo di una coalizione che potrà vantare tra i suoi adepti, personaggi dello spessore di Alfano, Lupi, Formigoni, Giovanardi e Schifani; anche se l’aiuto più grande arriverà dai soliti poltronisti, di cui il Parlamento è stracolmo. Già immagino i fiumi di spumante che andranno sprecati in casa Razzi e compagnia bella.

Sarebbe questa la novità, la ventata d’aria fresca di cui ha bisogno l’Italia? Uno che invece di rottamare la casta, come troppo spesso ha strillato, si affida ai più loschi e deprecabili figuri che la politica possa offrire.

Ciò nonostante, il pericolo maggiore per il rachitico Governo Renzi è da ricercare in seno al partito. Nel pollaio del PD non c’è spazio per tutti, può esserci un solo galletto pensante; dubito fortemente che uno come Massimo D’Alema accetti di buon grado la sconfitta senza opporre un minimo di resistenza, sopratutto potendo contare su un nutrito gruppetto di possibili “Giuda”.

L’unica certezza all’orizzonte è che gli italiani avranno un Presidente del Consiglio nuovamente nominato dal Palazzo e, dulcis in fundo, anche extra-parlamentare. Sciccheria pura.

“La sovranità appartiene al popolo, che la esercita pagando 2 Euro alle primarie del Partito Democratico”.

Viva l’Italia, viva la Democrazia.

Ricevuto e pubblicato.


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