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Rep.Dem. del Congo / La malaria continua a uccidere bambini

Creato il 23 febbraio 2013 da Marianna06

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     "Se fosse il tuo bambino, non staresti solo a guardare...ma faresti certo qualcosa!"

 

La malaria, oggi, potrebbe essere sconfitta  molto facilmente con i dovuti farmaci, l’idratazione adeguata in situazione e l’igiene indispensabile.

Tutto questo però è quasi impossibile, anche solo da immaginare, in alcune realtà della Repubblica democratica del Congo in cui, a fronte delle notevoli ricchezze del sottosuolo, che arricchiscono soltanto gli stranieri,le guerre intestine,la fame e le malattie uccidono i locali.

E l’unica chiarificazione che possiamo darci per capire  il perché di questo è quella di una classe dirigente politica autoctona che, dopo la fine del potere coloniale europeo, non ha fatto altro che peggiorare la situazione del Paese. Per inettitudine spesso (Kabila) o per incontenibile avidità strettamente personale, e  di conseguenza del proprio entourage, nonché attitudine all’intrallazzo facile.

Certamente l’ex-Congo belga non è affatto un caso isolato in tutto il continente,come ben sappiamo.

Andiamo, adesso, subito, però a nomi e cifre di un triste quanto evitabile bilancio, se ci fosse stata la giusta e buona volontà.

Intanto l’area più colpita è quella del nord-est. E i bambini in prevalenza sono di età compresa tra 0 e 5 anni. Cioè la fascia più vulnerabile.

Secondo fonti mediche attendibili i casi registrati, ad esempio, nella località di Weko,125 chilometri ad ovest di Kisangani, sono stati finora già 264.

Secondo l’Ufficio Centrale Sanitario Rurale di Isangi, in appena 48 ore i medici hanno dovuto soccorrere 105 bambini. E tutti affetti da malaria.

 Ossia un numero di casi decisamente superiori a quelli registrati in precedenza a Weko.

Inoltre Isangi dispone di un piccolo ospedale con solo 10 posti letto e pochissime e modestissime attrezzature.

Pertanto i malati, necessariamente, sono stati trasferiti in un altro ospedale,magari il più vicino, con tutte le difficoltà pratiche e logistiche immaginabili.

Ciliegina sulla torta : nello scorso giugno 2012, a Yabongonda,nel territorio di Isangi, i bambini morti per malaria sono stati circa 63.

Decisamente troppi.

E tutto,comunque, scorre nell’indifferenza generale dei vicini e dei lontani.

 Mentre i “media”, quando e se ne parlano, parlano della solita emergenza “colera”in Africa.

Mentre sarebbe il caso, magari, di aggredire gli “untori” responsabili ,anche con la sola parola di "denuncia" piuttosto che starsene " inerti" a guardare.

 

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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