Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon e il consiglio di sicurezza chiedono la fine delle violenze in Repubblica Democratica del Congo, dove da giorni l’opposizione protesta contro una proposta di riforma elettorale che permetterebbe al presidente Joseph Kabila di rimanere al potere oltre il termine del suo mandato.
In un comunicato, Ban Ki-moon chiede sia ai dimostranti che alle forze dell’ordine di “astenersi da ulteriori violenze”, sottolineando che il governo dovrebbe fornire “uno spazio per l’espressione pacifica delle opinioni” mentre le manifestazioni dovrebbero essere condotte “in maniera pacifica”. Un appello alla calma e un invito al dialogo, eventualmente con la mediazione dell’Onu, è arrivato dal Consiglio di sicurezza dopo una sessione a porte chiuse.
Anche il dipartimento di Stato statunitense ha espresso “preoccupazione”, riaffermando “il sostegno ad elezioni pacifiche e credibili”, da svolgersi “entro le scadenze previste”dalla costituzione.
Sul terreno, mentre a Kinshasa l’opposizione annuncia nuove, massicce manifestazioni a partire da lunedì, resta tesa anche la situazione all’est. Il governo del Rwanda, secondo la stampa locale, ha messo in stato d’allerta l’esercito lungo la frontiera congolese.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)