Repetita iuvant?

Da Virginia Less

Sembrerebbe di no! Infatti ecco cosa trovo oggi nel  motore di ricerca  e copio tal quale: “ i nonni possono educare i nipoti senza ascoltare i genitori del bimbo?” Il mio avvilimento è comprensibile, spero. Ripeto ormai da due anni precetti ben noti, spesso citando a ogni   buon conto gli autorevoli esperti  che li hanno esposti in libri, articoli, trasmissioni rai e tv. Si tratta di psicologi, psicoterapeuti, pedagogisti, sociologi… Eppure la domanda, con varianti poco significative, viene regolarmante riproposta.

No che non debbono, si capisce! Educare i bambini è un compito che spetta ai loro genitori. A meno che essi non siano soggetti tanto “difettosi” da richiedere l’intervento di altre figure competenti,  dei servizi sociali, del giudice: situazioni patologiche, insomma. Non possono essere i parenti a decidere di metterli da parte. E’ chiaro almeno questo?

Naturalmente non posso sapere chi ponga il quesito. Logico pensare in primis ai nonni medesimi, poco soddisfatti dei criteri adottati dai loro figli/e, generi e nuore nell’educazione dei nipotini. Il più delle volte questi nonni hanno torto*, oppure difendono i metodi che a suo tempo ritennero giusti per i propri figli. Non è detto che lo fossero e si tratta comunque di  altri tempi, bambini, genitori. Ma anche se hanno ragione, cioè qualora i genitori  commettano errori conclamati, è bene che i nonni – salvo casi gravissimi di pericolo e danno – evitino interventi inopportuni e si limitino a prudenti consigli. Non devono infatti mai mettere in discussione l’autorevolezza di papà e mamma: i piccoli capiscono al volo queste frizioni e ne sono danneggiati.

Ma a scrivere la frase interrogativa nel motore di google potrebbe essere stata uno dei genitori dei nipotini, in cerca di sostegno contro l’invadenza dei nonni. E’ facile immaginare la situazione, molto diffusa se  entrambi lavorano, che prevede un affidamento frequente ai nonni. E questi si occupano dei nipoti a modo loro,  sentendosene legittimati dalle cure che prestano. Contesto delicato, non ci piove. I genitori dovrebbero chiarire con decisione e garbo  quale  “gestione” adottano e i nonni ragionevolmente attenersi, con quel pizzico d’indulgenza in più che compete loro.

Se però i criteri divergono troppo, gli anziani sono autoritari, i giovani puntigliosi… Si può provare, sempre rispettando le forme, a chiarire i malintesi, oppure prevedere soluzioni alternative. Non  dimentichiamo  che alcuni  nonni non sono adatti quali baby sitter a tempo pieno, e neppure  hanno l’obbligo di prestarsi comunque.

*leggete, per esempio, i commenti a  “nonni invadenti” o “chi educa il nipote”!


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