Sono queste alcune delle idee veramente futuristiche di cui parlerà l'inchiesta di Michele Buono per Report “Startup stories”: perché il futuro è anche questo. Investimenti in formazione, in ricerca, nel capitale umano. L'unica cosa che non si può delocalizzare (come le multinazionali che esportano i call center in Romania). Lo ha capito il Cile che ha creato poli di ricerca, con cui cerca di attirare i migliori cervelli dal mondo.
Magari anche quelli italiani, che non hanno la fortuna di avere un padre presidente del Censis.
“Per più di cento anni l’economia si è sviluppata intorno alle grandi invenzioni: motore a vapore, reti elettriche, ferrovia. Ora il ciclo si è concluso. Secondo la teoria di molti economisti, ci vorrebbero nuove invenzioni tipo la lampadina – perché l’economia si rimetta in moto. Eppure una nuova rivoluzione industriale è cominciata e sta ridisegnando il mondo.Le nuove tecnologie stanno capovolgendo i dogmi della produzione chi è in grado di pensare un nuovo prodotto può cominciare da solo anche con pochi soldi, perché questo processo si tira dietro un nuovo tipo di finanza.Se pensi che la tua idea sia brillante, la lanci in rete e aspetti che la gente l’apprezzi e investa sul tuo prodotto. Si chiama “crowdfunding”: finanziamento della folla. E’ così che tante piccole fabbriche individuali stanno soppiantando la produzione di massa. Tutto gira intorno a ricerca e innovazione. Per questo i politici che hanno la visione investono su istruzione e formazione cioè sulla vera risorsa di sempre: il capitale umano. Il Cile ha lanciato un programma per attirare talenti da tutto il mondo finanziandoli per sviluppare i progetti innovativi. Qual è stata la visione degli amministratori? Oggi il paese è ricco, ma un giorno le miniere di rame si esauriranno. Per non farsi trovare impreparati, con il paese con l’economia ferma e la disoccupazione alle stelle, hanno deciso di investire in conoscenza, ricerca e innovazione e diventare l’hub tecnologico dell’America latina. Anche negli Stati Uniti l’economia postindustriale sta cambiando profondamente. Qual è invece la visione dei politici europei e del nostro Paese?”La zingara di Giorgio Mottola Se qualcuno si aspettava un cambiamento di verso nella gestione Zingaretti, rispetto a quella Polverini conclusa con gli scandali dei rimborsi, si sbaglia. Altri dirigenti esterni, presi da fuori cioè, sono stati assunti. Familiari, amici, ex politici vicini al PD. Tutti nomi che erano noti in anticipo e non perché c'era una zingara che leggesse il destino dalla mano … L'anteprima su Reportime
Da diversi mesi, in Regione Lazio non c’è quasi bando per dirigente di cui non si possa prevedere già in anticipo il vincitore. Tutti gli ultimi direttori generali sono stati scelti dopo rigorosissime selezioni, il cui esito era però era stato previsto da qualcuno con molti mesi di anticipo, in alcuni casi prima ancora che venisse indetto il bando. Attraverso questi concorsi sono stati nominati nella Regione guidata da Zingaretti finora ben 63 dirigenti esterni, quasi il doppio di quelli dell’epoca Polverini. Tra i vincitori e i nominati da Zingaretti ci sono anche dirigenti del Partito democratico, familiari di politici illustri, condannati e rinviati a giudizio. Tutti a libro paga della Regione con stipendi che oscillano tra i 100 mila e i 180 mila euro all’anno.Infine un'inchiesta che spiega come funziona il meccanismo del gemellaggio di province, comuni e regioni: “Gemelli d'Europa” di Luca Chianca
L'Aiccre è l'associazione dei comuni, delle province e delle regioni che da più di cinquant'anni si occupa di gemellaggi con gli altri paesi europei. Era nata dalle esperienze europeiste di intellettuali della statura di Altiero Spinelli. In questi anni ha gemellato circa 2500 comuni con il resto d'Europa. Ma oggi chi la rappresenta? Da alcuni anni è in profondo rosso e la maggioranza dei dipendenti, dopo un periodo di cassa integrazione a zero ore, lavora solo 15 ore alla settimana. Tutto questo mentre i vertici nominati dai partiti da mesi annunciano la riduzione delle proprie indennità, ma al momento sono gli unici a mantenere i privilegi.