DIRIGENTE EQUITALIAChi controlla Befera e Mastrapasqua? Tremonti e Milanese, quelli dei condoni, della casa in affitto del ministro? Dei maxi condoni di Berlusconi e Tremonti mancano all'appelo ancora 4 miliardi, di evasori che non hanno nemmeno pagato tutto.
Tutti i partiti, tutti, su di loro ci stanno accertamenti che durano ormai da anni e non portano a niente. Allora mi son chiesto tante volte: “ma perché Equitalia non fa il pignoramento verso terzi del finanziamento pubblico?”.
PAOLO MONDANI
Ma Befera incontra i dirigenti di partito, politici? …
DIRIGENTE EQUITALIA
Sì, sì, io mi ricordo incontri con Maroni, con la Polverini, Rita Lorenzetti.
PAOLO MONDANI
Non è di per sé un male incontrarli eh!
DIRIGENTE EQUITALIA
No, no, ovviamente non è un male se Maroni poi non ti chiede di aiutare qualcuno dei suoi amici. Cioè, intendiamoci: non è che i politici chiedevano direttamente non far pagare le tasse a quello. Gli dicevano questo o quell’imprenditore deve essere aiutato e poi Befera capiva.
PAOLO MONDANI
E gli imprenditori che sono stati aiutati?
DIRIGENTE EQUITALIA
Uno su tutti è Caltagirone. Io ci ho provato almeno 20 volte con le persone che si occupavano delle pratiche sue ma era come sbattere su un muro di gomma.
Sembra che in Italia dar la caccia ai soldi degli evasori non interessi nessuno: dei 545 miliardi accertati, Befera ne ha riscossi meno del 5%. E il resto? Logicamente, se i grandi evasori sono intoccabili per input politico, lo stato deve prendersela con la massa dei piccoli contribuenti.
PAOLO MONDANI Quindi il recupero è difficile? GIANGAETANO BELLAVIA – ESPERTO DIRITTO PENALE ECONOMIA Il recupero è difficilissimo. È molto più semplice verso la massa dei piccoli contribuenti che hanno magari piccole cose e che invece di pagarsi un difensore, un avvocato, un commercialista per fare un contenzioso tributario lungo e defaticante preferiscono magari subire e dicono: “vabbè gli dò 1000 euro e mi evito di spenderne 2000 di professionisti”. MILENA GABANELLI IN STUDIO Va così, e se i piccoli a volte poi pagano magari anche più del dovuto e i grossi scappano, c’è un suo perché: l’ Agenzia delle Entrate non riscuote direttamente come avviene in tutti i paesi del mondo, ma ha esternalizzato il servizio a Equitalia e, per incentivarli, funzionari e dirigenti incassano il bonus. E per incassarlo in fretta ti accanisci sui piccoli e intanto siccome i grossi fra una storia e l’altra, va a finire per le lunghe, hanno tutto il tempo per portare i soldi fuori, fallire, scappare, sparire. Bene, su tutto questo naturalmente Attilio Befera avrà da dire, però il confronto ha preferito evitarlo.La lista Falciani
MILENA GABANELLI IN STUDIO Bene stiamo parlando di tasse che devono assolutamente essere abbassate quindi bisogna recuperare l’evasione. Il grosso come abbiamo detto sta sui conti esteri: 300 miliardi. Ma chi sono questi qua? 522 nomi erano dentro la lista dell’avvocato svizzero Pessina, erano imprenditori del nordest e Milano che avevano depositato a Lugano. L’ultima lista è quella di Falciani, dentro ci sono 400.000 conti, e dentro questi conti per ora ci sono 7000 nomi italiani. Hanno portato fuori proventi da evasione, corruzione, tangenti e utili delle aziende. Ora Falciani vive sotto protezione, con questi nomi che si fa e come sono saltati fuori?In Italia, assicura il procuratore Caselli, la lista Falciani non è stata messa nel cassetto, e l'azione della magistratura non è stata bloccata. Ma rimane ancora molto da fare: per rendere più trasparente l'operato delle banche, che aiutano l'evasione e non l'interesse degli stati sovrani che le devono salvare quando sono in crisi. Herné Falciani, intervistato da Mondani si chiedeva perché in Italia non si fanno verifiche patrimoniali? Perché in Italia il codice penale non è sufficiente per contrastare evasione e corruzione? Aggiungo io, perché non si riesce a fare le norme contro riciclaggio e autoriciclaggio? Prima al governo c'era un politico ora condannato per frode fiscale. Ma oggi, la lotta all'evasione non si fa per colpa delle larghe intese? Stiamo assistendo, spiega il procuratore Greco, al “trasferimento del denaro dall’Italia all’estero, verso i paradisi fiscali e gli investimenti finanziari”. Soldi sottratti alla crescita e al benessere del paese che, quei soldi, li ha prodotti. Poi magari noi italiani ci indigniamo per Maradona e per il suo gesto dell'ombrello, dimenticandoci di aver votato per anni (e continueremo a votare) per un premier che quel gesto lo continua a fare. Che, seppur condannato per frode (e l'evasione è finita prescritta), continua a fare politica e a fare comizi in televisione. Lui, che quell'ombrello l'ha usato per altri fini.
Il pdf con la trascrizione della puntata .