Le giornate di Ligue 1 sono quattro, i goal di Ibrahimovic già cinque. Lo svedese è tornato dall’infortunio contro il Saint-Etienne e i ‘verdi’ hanno provato sulla loro pelle che con lui in campo il PSG è tutta un’altra cosa.
Perché si scrive PSG, ma si legge Ibrahimovic. La squadra di Blanc ritrova il proprio leader e spazza via il povero Saint-Etienne con un 5-0 che lascia poco spazio all’immaginazione. Ibra ne fa tre e a fine gara confessa di non essere nemmeno al 100%. Intanto, ovviamente, è lui il capocannoniere della Ligue 1 e il PSG ha già messo nel mirino la testa della classifica, occupata ancora dal Bordeaux che contro ilBastia si è dovuto accontentare di un pari.
I Girondini di Sagnol creano tanto, ma subiscono il goal dell’ex romanista Tallo (ancora protagonista in Corsica) e faticano a concretizzare senza l’ariete Diabate squalificato. Alla fine ci pensa il solito e ottimo Rolan a togliere le castagne dal fuoco e mantenere la vetta solitaria. A due punti dal Bordeaux, oltre al PSG, c’è anche il Lille che contro un Monaco in area di smobilitazione fallisce l’appuntamento con la vittoria soltanto a causa di quel vecchio volpone di Berbatov, che in qualche modo proverà a non far rimpiangere Falcao.
Il ‘Tigre’ ha assistito alla gara dei suoi dalla tribuna, con le valigie già pronte per la partenza verso Manchester… City? No, United. L’attaccante colombiano scappa ancora dalla Champions League ma sposa un progetto che almeno sulla carta sembra decisamente migliore di quello di un Monaco ambizioso più con le parole che con i fatti in questa stagione. Lo scorso anno il patron Ryboblev ha speso ben 180 milioni sul mercato per gareggiare col PSG e tornare in Champions. In questo appena 24 e le fondamenta sono già tutte da rifare.
Fondamenta che invece sta rafforzando il Marsiglia. Dopo la sofferta vittoria sul campo del Guingamp, il ‘loco’ Bielsa ha spazzato via le critiche travolgendo 4-0 il Nizza di Puel nel sentitissimo derby al Velodrome. E’ vero che la difesa dei rossoneri, guidata dall’ex di turno Diawara, è stata degna del miglior film horror, ma c’è da dire che l’OM non è più un accozzaglia di giocatori disorganizzati. L’identità di gioco di Bielsa sta cominciando a venir fuori, con un Payet in più nel motore.
Continua invece a preoccupare (e tanto) il Lione di Fournier, che dopo la cocente eliminazione in Europa League si fa rimontare e torna a casa a mani vuote dalla trasferta di Metz. Il povero Lacazetteprova a prendersi la squadra sulle spalle, ma in cinque minuti (tra l’82′ e l’87′) i suoi compagni rovinano tutto e regalano i primi tre punti della stagione alla compagine di Cartier. Infortuni, cattiva gestione societaria e un Fournier sempre più sul baratro. Il nuovo stadio è l’unica ancora di salvezza, ma per quest’anno la sofferenza è assicurata.
Come è assicurato il futuro per Cyprien e Lavigne. Il primo, 19enne esterno d’attacco del Lens, è stato il protagonista assoluto della vittoria per 4-2 su un Reims sempre più orfano di Krychowiak,mentre il secondo – 20enne attaccante, autore di 3 goal in appena 74 minuti in questa stagione – ha trascinato il Lorient alla vittoria per 4-0 nel derby bretone contro il Guingamp. Occhio a questi due.