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Requiem

Da Abcd

La vita da blogger non è facile, affatto. Inizialmente ti diverti a dare libero sfogo alla fantasia. Ti diletti a scrivere pezzi molto migliori degli scontati compiti in classe di italiano, in cui, dopo aver riempito tre colonne in dieci minuti, ti scassi il pendolo a trovare la conclusione nelle restanti due ore e cinquanta, chiedendoti se inserire le proprie considerazioni personali sia da sfigati o meno. Sul blog è tutta un'altra cosa. Si può scrivere di tutto. Magari dopo esser tornato a casa in una giornata impressionante, accendi il pc, ti connetti a Facebook, apri il blocco note e cominci a buttar giù tutto quello che di eclatante ti ha colpito in quella giornata fuori dal comune. Dopo pochi minuti, ricevi il primo commento. Anonimo. E così, letto il commento che ti fa i più vivi complimenti che tu abbia mai ricevuto, ti scervelli per un paio d'ore su chi possa esserne l'autore, ovviamente senza riuscire a trovare la risposta. Ma sei comunque felice, perchè non è importante chi abbia elogiato in tal modo le tue doti di scrittore, bensì che sia stato fatto. Poi passa il tempo... Tutto diventa più arduo... Devi inserire degli strani codici nell'intervento per far sì che vi compaiano i banner della pubblicità. Personalmente non ho mai conosciuto una persona che clicca spontaneamente sui banner, quindi devi convincere i tuoi lettori a farlo, promettendo birre al monte, biglietti per il teatro o per qualche concerto di musica classica. Il blog si mette a nuovo, al passo con i tempi moderni... Non puoi più scrivere parole come CAZZO, POMPA o FUCK se non vuoi che la pubblicità si trasformi nel cofanetto di Cicciolina ai tempi d'oro. E questo ti rattrista, se pensi che le parole che procuravano più visite erano proprio quelle, visto il mondo di pervertiti in cui viviamo. E poi... Le prime minacce... Passano mesi, quasi anni dalla pubblicazione di un intervento che aveva ricevuto un record di commenti e te ne sei quasi dimenticato, quando scatta la censura. Tu cerchi in tutti i modi di discolparti, di dire che la tua critica era scherzosa, di avere le mani pulite a riguardo, ma non funziona. La triste realtà è questa... La libertà si stampa non esiste... Il tuo pensiero sarà sempre braccato dagli interessi degli altri... Rischierai la vita mettendoti contro la gente sbagliata e questa te ne priverà... Guardarti intorno impaurito in cerca del tuo boia non servirà a niente... La tua croce sarà issata e i tuoi chiodi infilzati... ADDIO, MICK.


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