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Requiem per la programmazione settimanale dei docenti

Da Maestrarosalba
Requiem per la programmazione settimanale dei docenti Tutti i colleghi della Primaria,  ma sicuramente lo sanno anche i genitori, sanno cosa sono le due ore di programmazione settimanale. Delle ventiquattro ore di servizio di una maestra o un maestro di scuola Primaria ventidue sono di insegnamento frontale con gli alunni e due sono di programmazione.  Si chiamano così ma è riduttivo: servono a concordare la stesura dei contenuti dei progetti educativi, organizzare la partecipazione ai progetti promossi dal ministero, cosa ancora più rilevante: servono a confrontarsi e discutere nel team docente delle situazioni delle classi, a concordare procedure, soluzioni, mettere a punto strategie educative sia per il gruppo sia individualizzate, pianificare le attività per i casi più  complessi che necessitano di attenzioni speciali,  e udite, udite  spesso sono ore dedicate a ulteriori colloqui con le singole famiglie quando, come spesso capita c'è necessità di un confronto frequente. 
Ma queste sono cose che sanno tutti, a distanza di trentacinque anni dal 1977 e dall'approvazione della L. 517, che sancì le ore di programmazione come attività didattica importante quanto le attività in classe, sono cose che ormai si danno per scontate. Quello che forse è meno noto, ma qualche collega anziano di servizio lo ricorderà, è che le ore di programmazione dei docenti sono il frutto di battaglie, sono una conquista, insieme a quelle che misero alla porta le classi differenziali, che introdussero i documenti di valutazione e cosa più importante consentirono di vere scritta  la parola "collegialità".
La legge di stabilità di prossima emanazione, ne ha parlato Galatea qui per quel riguarda le superiori, parla, e non credo di ingannarmi perché non sono la sola ad averlo percepito, riferendosi ai docenti della Primaria, di servizio già previsto di ventiquattro ore, ciò che non è scritto ma è facile da intuire, è che sono destinate a diventare ventiquattro ore d'insegnamento frontali.  E la programmazione dirà il lettore attento? la programmazione non servirà più, perché come i più bravi ricorderanno la scuola Primaria da qui a breve diventerà di ventiquattro ore settimanali anche per gli alunni. I conti sono quindi presto fatti. Si disse maestro unico e maestro unico sarà. E' cambiato il ministro ma il disegno previsto per la scuola è rimasto tale. E non dovremo neppure aspettare tanto per avvertirne le conseguenze. Ora ci vorrebbe un musicista bravo che componga un Requiem  non solo per la programmazione, ma per tutti i pezzi di scuola, frutto di conquiste e segno di civiltà, che tristemente ci stanno lasciando, assieme all'idea che una scuola dignitosa sia lo specchio di altrettanta politica.
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