Magazine Attualità
A volte ho come l’impressione di vivere davvero dentro a Matrix. Alla mattina mi alzo svogliato faccio una colazione veloce corro al lavoro, mi costringo a passare una gran fetta della mia vita a fare qualcosa di cui non mi importa nulla solo per portare a casa lo stipendio, quando arrivo a casa leggo un libro, o guardo un film mi informo sull'attualità, mi incazzo, penso per un po’ a cosa si può fare. Poi mi calmo penso a qualcosa di più piacevole, magari alla ragazza, poi mangio vado a dormire e si ricomincia. Nel fine settimana me ne vado a zonzo, quando sono a secco tiro qualche accidente ma poi qualcosa nella macchina ce lo devo mettere o non cammina. Penso che io sono anche fortunato, ho 24 anni e un lavoro a tempo indeterminato, vivo a casa dei miei e mi tengo praticamente tutto quel che guadagno per gli affari miei. Eppure mi sembra sempre che mi manchi qualcosa, che non mi tornino i conti. I giorni passano e tutto è sempre uguale: amici che arrivano, amici che spariscono; giornate sparate a mille e giornate con una vita sociale paragonabile a quella di un vegetale. Ogni tanto mi fermo e vedo un po’ che si può fare, faccio volontariato, posto su FB video che reputo interessanti, sto anche provando a collaborare con Andrea ( che ringrazio profondamente per aver condiviso con me questo spazio web da lui creato ed ideato, dove ora scrivo). E allora vai! Bravo Mirco, cerca di essere utile. Poi mi calmo e passo alla modalità "concentrati e non combinare casini". In fondo non sono bravo a scrivere e non sono un gran comunicatore. Ho un'ottica mia molto particolare su molte questioni dalle forme di politica all’organizzazione sociale passando per giustizia ed ambiente… e non scordiamoci della religione. Ma ora basta! Voglio resettare e ripartire! Mi sembra di vedere i segni che questa realtà virtuale in cui ci troviamo inizi a cedere e noi tutti ci stiamo evolvendo più in fretta del sistema di controllo. Ma per farlo crollare del tutto dobbiamo cambiare prospettiva tutti assieme! Basta parlare di Berlusconi, basta parlare di Monti e delle sue leggine per incularci col sorriso ma senza vasellina. Bisogna iniziare a parlare delle persone, di come se la passano, di cosa pensano per davvero, dobbiamo togliere la maschera di destra e di sinistra, di comunista o di capitalista. Nessuno di noi ha davvero bisogno di cambiare telefono ogni anno o di guardare film in 3 dimensioni su un mega schermo in casa. Andiamo al parco anche se fa freddo e piove, andiamo a trovare i nostri vecchi nonni o genitori. Facciamo qualcosa di buono per qualcuno vicino a noi, così... solo per farlo stare meglio. Nel mondo in cui viviamo i governi sono marionette di banche e multinazionali. Non roviniamoci la vita da soli con sceneggiate di piazza e scioperi che danneggiano solo noi stessi. Blocchiamo il sistema sul serio! Andiamo nei discount, dal fruttivendolo, dal contadino. Non sprechiamo nulla, cerchiamo di aggiustare quel che si può invece di sostituirlo. Di solito costa di più o ci dicono che non ne vale la pena, è su questo che si basa il loro sistema, il consumo, e per quanto caro sia fanno in modo che sia più economico della conservazione. Non lasciamoci ingannare! Ne va del nostro futuro! Io ho il pollice talmente verde che son riuscito a far morire di sete un cactus… ma ognuno sa cosa può e cosa non può fare, invece di ornare il giardino con fiori vari trasformiamolo in un orticello, per fare del basilico basta un vaso su un balcone. Non è una cosa facile, penso che vivere appieno sia molto faticoso. La nostra inedia ci ha portati a questo, il deresponsabilizzarsi, il delegare sempre più ci ha portati sull'orlo del collasso e ora tirarsene fuori è molto dura perché non siamo più abituati e perché hanno creato barriere per tentare di impedirci di vivere davvero. Basta attendere che le cose migliorino, dobbiamo essere noi a migliorarle! Io passo alla modalità 2.0 e voi?
Mirco Sichirollo