Arranchi nel tempo per trovare un minimo di equilibrio, dentro di te e intorno a te.
Organizzi e incastri come un tetris impazzito Birbina da prendere e riportare, il treno da aspettare, la neve, i panni da lavare, la spesa da fare, la presenza al parco, il pomeriggio con i nonni, il latte sempre fresco, la sveglia da puntare alle 6.
Qualcosa sempre ti sfugge: se c'è il pane non c'è il latte, se ci sono i calzini rammendati manca la camicia stirata, se c'è il sorriso per la tua piccina sfugge un ringhio al maritino...
Passano i mesi e il tetris sembra trovare una sua forma, i mattoncini il loro equilibrio, le giornate iniziano a scorrere, gli impegni a cadenzarsi e arriva il giorno in cui riesci pure a avere in casa contemporaneamente latte e pane fresco.
Poi di colpo: RESET.
La vita è così, un attimo e rimescola le carte, azzera il punteggio per cominciare una nuova partita.
No non mi sto riferendo ai normali accadimenti e neppure al fatto che sono stata eletta senza preavviso (alle ore 20 del 24 dicembre) chef ufficiale del pranzo di Natale con menù dettato dalla suocera infortunata (leggi dopo e capirai) e tanto di brodo da rimescolare con lingua di mucca affiorante, che me la sono sognata una settimana.
Certe volte gli sconvolgimenti si concentrano tutti in un attimo e ti fanno restare lì col il naso in aria e la faccia da ebete a aspettare.
Sospesa e impaurita per lo sconquasso e il timore di non riuscire a ritrovare un po' di equilibrio.
Succede di colpo e tutto in una settimana:
apprendo che mi hanno tolto la flessibilità lavorativa da inizio 2011(per cui sarò di nuovo pendolare per 5 giorni la settimana con 4 treni al giorno da prendere e il morale a terra)
Karateka vince inaspettatamente un concorso e viene assunto immediatamente. Finalmente ha il posto fisso, ma inizia a lavorare all'alba.
Mi si stronca la suocera perchè, e sentite se questa non è sfiga, le si rompe uno scalino della scala mentre scende dalla soffitta e cade rotolando nel presepe spaccandosi la testa (20 punti)
RESET
Domani finisce il 2011 un anno faticoso, ma bello e allo scoccare della mezzanotte anche il mio equilibrio così faticosamente conquistato scomparirà e sarà di nuovo carta bianca da cominciare a scrivere. Un anno che comincia. Una vita e tante giornate da organizzare e reinventare dall'inizio.
Una bambina da accompagnare per mano alla scoperta del mondo.
e tanta tanta pazienza oltre al pane, al latte, ai panni, alla neve....e che cavolo, se ci si mette pure la neve! che palle però!