Resistenza!

Una nuova Resistenza contro la partitocrazia italiana si rende sempre più necessaria. Il popolo dovrebbe comprendere che la cricca PDL-PD-UDC, coalizzata per mantenere in vita l'osceno governicchio Monti-Napolitano-Fornero, deve cessare di esistere. E il modo migliore è togliergli, volenti o no, il (cosiddetto) rimborso elettorale che si sono auto-riconosciuti pur in presenza del referendum che abrogava il finanziamento pubblico ai partiti.

Questi signori hanno agito a loro vantaggio contro la Costituzione repubblicana che riconosce al referendum abrogativo la capacità, appunto, di eliminare leggi che il Popolo giudica necessario abrogare. Pertanto, avendo agito contro la Costituzione, costoro, i partiti italiani, sono da abrogare essi stessi e con la massima urgenza, prima che finiscano di depredare questo nostro ex democratico Paese. E come abbiamo sempre scritto su queste pagine, non è un caso che la deliquenziale partitocrazia italiana sostenga il più gerontocratico dei governicchi, da nessuno eletto, che Italia ricordi. Un governo che altro non sa fare che aggredire i diritti di giovani, lavoratori, pensionati e pensionandi, senza un minimo di decenza, al fine di nutrire i loro veri padroni: le banche.

Una grande mobilitazione popolare, una Resistenza continua e continuata si rende necessaria al fine di cacciare questi nuovi occupanti della nostra derelitta democrazia. Chiunque senta questa necessità deve trovare il modo di riunirsi e liberare il Paese invaso da costoro e schiavizzato nel peggiore dei modi, seguendo attentamente il dettato costituzionale. Qui non si tratta, attenzione, di provocare una rivolta contro le istituzioni, ma, al contrario, difenderle contro chi, dall'interno delle istituzioni stesse, ha prima imposto a tutti noi il Trattato di Lisbona, svuotando la Carta di ogni prerogativa; poi agito conformemente ai dettati della BCE per favorire in ogni modo il potere bancario contro la popolazione inerme.

Non abbiamo scelta: o la infame cricca parlamentare che sostiene l'attuale governo o la Costituzione!