Magazine Cinema

Resoconto semiserio di un abominio - Troppo belli (2005)

Da Ludacri87
Resoconto semiserio di un abominio - Troppo belli (2005)
Titoli di testa, due nomi, Costantino e Daniele (i cognomi sono un optional, a quanto pare), panoramica di una metropoli, Sky ha qualcosa a che vedere con il film (roba da disattivare l'abbonamento immediatamente), Medusa produce (e vabbè)
"A volte nelle città italiane nascono e crescono dei ragazzi TTTRRRoppo BBellii", dice la voce fuori campo, calcando i suoni di alcuni fonemi. Un narratore extradiegetico (o meglio una narratrice) che in un periodo sintattico inquietante (il cui senso è quantomeno risibile, pensate ad un incipit come: "A volte nelle città italiane nascono e crescono ragazzi troppo brutti" e verificate in modo immediato la razionalità dell'affermazione di partenza)  fa intendere la direzione del film nella sua interezza.
Al 34 secondo, ecco a voi lo spot poco subliminale che vi terrà compagnia per tutta la durata del film, impresso a scritte cubitali, "Datch", un marchio che non stenterei a definire perfetto per "Jersey Shore".
Al 36 secondo nelle mani di una madre premurosa, compare una nastrina per il figlio digiuno che scappa via. Sarà la cosa più interessante del film. La nastrina, mica la sequenza.
Al 54 secondo una ragazzina fotografa con il cellulare il "ragazzo di quartiere" ed esclama: "Che fico!". "Sei Bellissimo!", mentre il "ragazzo di quartiere" si gira casualmente come se stesse ad un provino televisivo, sguardo da piacione compreso.
Dopo un minuto e mezzo, una scena di grande afflato emotivo. Ragazza si avvicina furtivamente ad un balcone raso terra con la biancheria stesa e ruba, con nochalance emotiva, un paio di mutande da uomo stese ad asciugare, ne saggia la fragranza, ponendole vicino al viso, e prorompe in un laconico: "Ce l'ho fatta, sono mie". Evidente la parafilia di chi ha scritto la sequenza, che, a quanto pare, deve avere distrubi sessuali di un certo grado. Nel frattempo compare la scritta "Musiche a cura di Gigi D'Alessio e Adriano Pennino". Il cerchio si chiude. No, non si chiude, perchè due memorabili canzoni della soundtrack sono affidate ad Anna Tatangelo, congiunta del medesimo cantautore napoletano. E "cantautrice" di una simpatia innata e inimitabile (seconda in questo frangente solo alla Santanchè).
Dieci secondi in più ed ecco un'altra evidente scelta di sceneggiatura memorabile. Un altarino con foto del "ragazzo di periferia", mentre la ragazza di spalle venera la sua divinità con un "Amore Mio!" da film erotico anni '80.
2 minuti e 53 secondi. Palestra. "Cerca di buttare l'aria quando vai su, così cerchiamo di non farci male", dice il pompato preparatore atletico ad una ninfomane provetta, provocando le ire delle altre allieve, in particolare di una donna di mezza età con bandana in eccedenza di peso che pronuncia il seguente sintagma: "Quella zoccola!", seguito da un quasi complementare. "Ma tu guarda stà stronza". Al quarto minuto la ninfomane provetta tenta di violentare il pompato allenatore allegramente.
Il montaggio comincia a dare i suoi segni di cedimento. "Sequenze" non finite, ellissi elementari.
La donna di mezza età con la bandana: "Costantino non te ne andare". Poi lancia l'asciugamano contro la "stronza". Le azioni si esuariscono in un nulla cosmico. Il nichilismo umano è in agguato.
Al 5 minuto, introdotto un personaggio chiave, che compra per 50 euro una foto del "troppo bello". Subito dopo con un "Sorellina" entra in scena Fanny Cadeo, che recita con una forza emotiva e una voce intensa e modulata da pietrificare una pietra.
Ben presto, si evidenzia un motivo ricorrente nell'opera: la mancanza di giustificazione dei rapporti causa-effetto, inesistenti, illeggibili, che non sono solo irreali, impossibili (il cinema non è realtà in sè), ma anche privi di logica. Il leit-motiv dell'opera è la mancanza assoluta di una razionalità e di una logicità umana. Tal cosa non può che essere determinata da assoluta incapacità di "intendere". Non sia escluso l'intervento di un tutore o di un curatore per chi ha preso parte alla pellicola. Ci rivolgiamo agli organi di competenza in materia.
"Con quella faccia, con quel fisico, con quella grinta". Il pensiero della Cadeo non solo non è chiaro (ironia forse? e da che pulpito?). Non è semplicemente un pensiero. Poi arriva lo "Spot" con la S sibillante. Segue un "Tra Artisti" che fa prorompere in lacrime lo spettatore già prossimo alla risata isterica e non controllata. Attenti alla salute dei vostri cari. Molti sono stati i casi di crisi cardiaca, durante la visione.
Con Alessandra Pierelli muta e silenziosa, in attesa, comincia un'esterna di "Uomini e Donne" in un parco e si ricongiunge la celebre coppia.
Altro contesto. L'attrice Kiara Tomasseli ( e la K non è un errore di battuta):
"Beh lo dici perchè è vero o è più facile dirlo". Spiegatemi il senso di questa affermazione criptica, please.
La Melato sister si accorga dove è finita.
Ecco Maxieux, vorrei far presente che è il personaggio più ridicolo del film, aggiungo che Maxieux interpreta sè stesso da decenni. Un po' come Servillo. Solo che è un sè che potrebbe esplorare pure a casa sua.
Il brutto anatroccolo Jennifer Poli è in realtà uno schianto, venuto alla luce in due secondi esatti. Il personaggio verrà ripreso pari pari dalla Capotondi di "Come tu mi vuoi". A dire il vero, la Poli è l'unica in grado di dare un minimo di credibilità alla sua prova d'attrice. E, non a caso, è sparita dal cinema e dalla circolazione, per la vergogna. Interrante e Vitagliano vincono il premio come peggiori umanoidi viventi ad aver partecipato ad una pellicola.
Non continuo con le dissertazioni per lasciarvi gustare l'opera nella sua interezza, evitando dannosi spoiler. Vi ricordo soltanto al minuto 18 la battuta:  "Voi da quale paese venire?", uno dei momenti più bassi del cinema di ogni nazionalità. "Troppo Belli", con gli ex-tronisti del programma "Uomini e Donne" Costantino Vitagliano e Daniele Interrante, è attualmente al 16 posto della lista "Bottom 100" con i peggiori film della storia del cinema per gli utenti di Imdb, ma la cosa non ci sembra giusta. Per questo, invitiamo a visionare e sicuri dell'apprezzamento (in negativo) a votare al seguente link con un semplice 1:
http://www.imdb.com/title/tt0469849/
"Troppo Bello" tra i più brutti per essere soltanto al 16 posto.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

COMMENTI (1)

Da dana
Inviato il 02 giugno a 12:39
Segnala un abuso

l'articolo e' una schifezza il film troppo bello basta solo per vedere costantino