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Resoconto SINTETICO del consiglio comunale

Creato il 30 settembre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Consiglio comunale del 30 settembre 2013

Interrogazione presentata in data 24 giugno 2013 da consiglieri comunali vari del gruppo consiliare Partito Democratico (primo firmatario Roberto Poli) con cui si chiede all’Amministrazione se intenda promuovere interventi per migliorare i servizi nel quartiere S. Felice – S. Savino.

Premesso che il quartiere S. Felice – S. Savino presenta molteplici criticità legate ad una carenza di molti servizi, a partire dal trasporto pubblico che risulta deficitario sia in termini di percorsi che di copertura oraria con conseguente isolamento del quartiere; il quartiere è privo di farmacia, di sportello bancario, di negozi di vicinato e questa accentua una sensazione di isolamento avvertita e lamentata dai residenti, in particolar modo dalle fasce sociali più fragili della popolazione. Considerata la prossima realizzazione del sovrappasso a S. Felice per l’eliminazione del passaggio a livello, i cui lavori sono stati appaltati e quindi in fase di avvio, e che prevede l’eliminazione anche del passaggio a livello di S. Savino. Rilevato che l’intervento del sovrappasso determina una limitazione all’uso della ciclabile che collega al centro cittadino e la cui realizzazione era stata un’ importante e attesa conquista per i residenti del quartiere; gli abitanti di San Savino per raggiungere il centro cittadino in automobile dovranno passare necessariamente per S Felice attraverso una strada molto stretta e non sicura, preso atto che il comitato di quartiere si è espresso ripetutamente lamentandole criticità sovra esposte interrogano il Sindaco per capire se l’Amministrazione: intenda contestualmente alla realizzazione del sovrappasso procedere a mettere in sicurezza la via S. Savino con un ampliamento della sede stradale; intenda realizzare un sotto passo ciclo pedonale al fine di mantenere pienamente fruibile la pista ciclabile; se e come intenda promuovere azioni ed interventi per migliorare i servizi al quartiere e mitigare le criticità rilevate.

All’interrogazione ha risposto l’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Zanibelli: E’ in fase di progettazione da parte degli uffici il progetto preliminare per l’allargamento delle vie San Felice – San Savino, per ora è possibile la realizzazione di piazzole per l’allargamento della sede stradale, che comunque verrà inserito nel Piano delle Opere Pubbliche di prossima presentazione. La realizzazione del sovrappasso ferroviario è completa di pista ciclabile a doppio senso che, di fatto, garantisce la continuità al sistema ciclopedonale esistente.
La consigliera Caterina Ruggeri si è detta non soddisfatta della risposta ottenuta.
Interrogazione presentata in data 22 giugno 2013 da consiglieri comunali vari del gruppo consiliare Partito Democratico (primo firmatario Roberto Poli) in merito alle azioni ed iniziative successive e conseguenti all’approvazione da parte del Comune di Cremona del Piano d’Azione per l’Energia sostenibile (PAES).

Premesso che in data 4 marzo 2013 il Consiglio comunale di Cremona ha approvato all’unanimità il Piano d’azione per l’Energia sostenibile (PAES), in virtù dell’adesione alla Covenant of Mayors Patto dei Sindaci con delibera del Consiglio Comunale del 24/11/09; che il PAES ha come obiettivo prioritario la messa in atto di interventi e iniziative pubbliche e di privati in sinergia, volti alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica; che il PAES, per evitare che sia. un ‘elenco sterile di buone intenzioni, prevede necessariamente un percorso partecipativo coordinato e strutturato per il coinvolgimento di attori locali, di associazioni ambientaliste e di cittadini interessati alle tematiche ambientali; sottolineato che il Comune di Cremona ha. presentato il PAES in ritardo rispetto ai termini previsti, chiedendo una deroga temporale al Covenant cf Mayor di Bruxelles; considerato che le linee guida del PAES indicano tempi e modalità di elaborazione e attivazione sinora non rispettati, a partire dal mancato coinvolgimento. degli stakeholder intesi come soggetti “i cui interessi sono coinvolti nella questione, le cui attività influiscono sulla questione, che possiedono e controllano competenze necessarie per l’elaborazione e l’attuazione della strategia e la cui partecipazione è necessaria per la riuscita dell’attuazione”; che la città di Cremona presenta dal punto di vista ambientale note e gravi criticità e che pertanto gli interventi in materia ambientale rappresentano una emergenza non rimandabile; ricordato che al paragrafo a pag 28 “1.3.3 Budget e risorse finanziarie previste”, si dice come previsto in ciascuna Scheda Azione contenuta nell’Allegato B, il Comune procederà all’attuazione delle azioni contenute nel PAES con la necessarie gradualità, partendo dal 2013 e per quanto riguarda tutte quelle Azioni che richiédono una copertura finanziaria per essere realizzate, le risorse saranno reperite sia attraverso la partecipazione a eventuali bandi europei, ministeriali, regionali e provinciali sia attraverso forme di autofinanziamento (ricorso a risorse proprie e accessi al credito); che si rimanda alle singole Schede Azione contenute nell’Allegato B, il costo totale delle Azioni previste nel PAES si aggira intorno a 11.927.600 €, di cui: 11’864,600 € da autofinanziamento da stanziare tra il 2013 e il 2020; 63.000,00 euro da Finanziamenti Tramite Terzi (FTT); chiedono al Sindaco e all’Assessore con delega all’ambiente: quali sono le ragioni per le quali a tutt’oggi non vi è alcuna iniziativa in corso di applicazione del PAES, a partire da una scarsissima se non nulla diffusione del suo contenuto ai cittadini; quali sono le ragioni per le quali non si è ancora avviato il percorso partecipativo previsto dallo stesso PAES e se sono almeno stati individuati gli stakeholders da coinvolgere; quali progetti prioritari sono stati elaborati o sono in fase dì elaborazione per partecipare. ai bandi europei del PAES e poter attingere ai relativi specifici finanziamenti, dato che l’Amministrazione non ha previsto alcuno stanziamento specifico; se in fase di redazione del bilancio si prevede di stanziare le risorse necessarie per l’attuazione delle azioni contenute nel PAES.

All’interrogazione ha risposto l’assessore alle Politiche Ambientali Francesco Bordi: Come noto il PAES ha vissuto vicissitudini che potremmo assolutamente definire bipartisan. Infatti, se da una lato può essere addebitato all’Amministrazione un ritardo che ha richiesto una proroga per la presentazione, certamente non è stata agevolata dalle indicazioni tecnico-economiche dell’amministrazione precedente che ha sottoscritto l’impegno, lasciando totalmente esente da ogni tipo di programmazione le azioni che la redazione del PAES richiedeva. Questo lo dico per correttezza, senza voler innescare ulteriori polemiche. Devo ringraziare la caparbietà e capacità di alcuni tecnici che insistendo con il sottoscritto hanno reso possibile investire sulla redazione di questo Piano. Fatta questa premessa arriviamo alle risposte puntuali.

Azioni messe in campo e già attuate:
• realizzazione due impianti fotovoltaici ( S.Ambrogio – D.Primo Mazzolari) da parte di AEM sulle coperture delle scuole “Don Primo Mazzolari” e “S.Ambrogio”. Il comune di Cremona ha stipulato una convenzione con la parte comodataria (AEM) che prevede la concessione in comodato, a titolo gratuito e con totale sgravio per la parte comodante (Comune di Cremona) dei consumi elettrici di entrambi le scuole; la convenzione con contratto di comodato d’uso è della durata di trent’anni. La stima del risparmio energetico, al netto delle spese amministrative è stimata intorno ai 82.000.Kwh (dati AEM) con risparmio economico valutato in euro 20.000 annuali, per un ammontare complessivo di 600.000,00 euro;
• sostituzione di caldaia a gasolio, e delle valvole termostatiche finali della scuola Lacchini con caldaia a condensazione, con miglioramento dell’efficienza energetica e delle emissioni co2. Il piano di ammortamento prevede un rientro delle spese sostenute (40.000 euro compreso IVA) in tre anni a fronte di una spesa annuale per il combustibile gasolio di euro 25.000 annui. Il risparmio energetico è valutato intorno al 40% e quello economico intorno al 50%. La spesa necessaria per l’intervento di retrofit (riqualificazione energetica) in fase di ultimazione, potrà essere abbattuto di un ulteriore anno, qualora la pratica del Conto termico, già in corso presso il GSE, dovesse dare esito positivo;
• la riprogrammazione generale dei tempi di accensione e spegnimento degli impianti termici nelle scuole comunali, a seguito di un’analisi puntuale in sede di redazione del PAES terminata nel mese di aprile, potrà essere svolta dal nuovo gestore della manutenzione degli impianti per l’anno 2013/2014; è aperto un bando di gara per assegnare l’incarico di gestione della manutenzione e del confort degli ambienti riscaldati ad un nuovo gestore;
• prosecuzione della sostituzione della illuminazione pubblica con tecnologia LED (circa un centinaio da parte di AEM). Gli uffici hanno avanzato proposta mediante indagine di mercato per verificare la fattibilità economica di scegliere un soggetto terzo in grado di sostenere un piano di ammortamento dell’intero parco di illuminazione pubblica mediante il risparmio energetico ottenuto e a costo zero per l’amministrazione comunale;
• realizzazioni di nuovi edifici a basso consumo realizzati da privati in applicazione di indicazioni del regolamento edilizio che ha recepito le azioni contenute nel PAES (via Mosa,/ Giordano, Primo Maggio solo per citare i più rilevanti);
• mobilità sostenibile (implementazione del bike sharing, istituzione car pooling, circa 474 nuovi posti bici finanziati con risorse derivanti da finanziamenti esterni)
• istituzione ufficio biciclette per fornire consulenze ai cittadini in merito alla sicurezza e alle norme d’uso
• istituzione sportello energia per consulenza gratuita in tema energetico ai cittadini
• istituzione dell’Ufficio Energia con attribuzione dei seguenti compiti:
o Istruttoria e coordinamento in materia energetica (verifica energetica delle pratiche edilizie, verifica attestati di certificazione energetica);
o informazione ai cittadini mediante lo “Sportello Energia”;
o coordinamento attività di sviluppo di azioni contenute nel PAES ( Patto dei Sindaci)
o collaborazione con uffici tecnici per attività di risparmio energetico negli edifici comunali.
Altre azioni messe in campo:
• rilievo condizioni di comfort negli ambienti scolastici premessa per l’installazione di nuove valvole termostatiche
• modifiche al regolamento edilizio che ha recepito le indicazioni del PAES in merito all’efficienza energetica ed alla sostenibilità ambientale (nuove classi energetiche, obblighi di applicazioni di rinnovabili sulle parti comuni degli edifici, obbligatorietà della classe B per le nuove costruzioni, misure varie per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, obbligo di installazione di colonnine di ricarica elettriche nei nuovi poli commerciali), in atto dal settembre 2012
• percorso incentivante sugli oneri di urbanizzazione, scomputati a partire dalla classe A per edifici di nuova costruzione ( in atto dal settembre 2012)
• verifica in fase di costruzione del rispetto degli standard richiesti
• istituzioni pagina web (in fase di redazione)
• E’ utile sottolineare l’importanza del percorso seguito nella fase di elaborazione del nuovo strumento normativo (regolamento edilizio). Quest’ultimo è stato pensato, fin dall’inizio, come un’azione concreta del PAES ed è stato condiviso da tutti i portatori di interesse, che ne hanno seguito i lavori fin dalla sua prima stesura, e contribuito a migliorarlo con le varie proposte che si sono succedute fino alla sua definitiva approvazione.

Relativamente alla elaborazione di progetti per intercettare fondi europei, premettendo che il citato piano di trasformazione del bike sharing è stato finanziato con circa 300.000 euro di fondi europei, è bene ricordare che si sono richiesti (o si stanno richiedendo) contributi per:
• partecipazione al bando “Energia da fonti rinnovabile e ICT per la sostenibilità energetica” del CNR, che intende studiare e sperimentare soluzioni innovative per rendere le città sostenibili dal punto di vista energetico-ambientale(presentato il 25 luglio 2013)
• progetto OPTI-LOG, “Optimal and sustinable logistic in urban areas”, “Avviso pubblico per la realizzazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nel settore delle smart cities and communities” presentato nel giugno 2013
• piano di intervento di riqualificazione energetica degli edifici comunali per cui si richiederanno fondi europei (in fase di elaborazione) o finanziamenti da parte di soggetti terzi

Percorso partecipativo:
• pur riconoscendo uno scarso coinvolgimento nella fase finale di redazione del PAES, parzialmente scusabile, come detto, con l’estrema urgenza di redazione, e bene ricordare che ci sono stati incontri con le commissioni comunali, e che tutte le azioni inserite nel regolamento edilizio sono state visionate e discusse in più occasioni con tutti i portatori di interesse (tecnici, attività economiche, ordini professionali ecc).
• in fase di monitoraggio sarà preciso impegno dell’assessorato coinvolgere tutti gli stakeholder a vario titolo interessati.

La consigliera Alessia Manfredini ha chiesto migliorare il coinvolgimento dei cittadini.

Ordine del giorno presentato in data 27 settembre 2012 dal capogruppo del gruppo consiliare Italia dei Valori Giancarlo Schifano con cui si impegna la Giunta comunale ad individuare e realizzare un percorso podistico intorno alla pista ciclistica “Alfo Ferrari e Silvio Pedroni”.

Il Consiglio comunale impegna la Giunta ad individuare e a realizzare un percorso podistico intorno alla pista ciclabile del Parco al Po per dare la possibilità ai numerosi podisti di usufruire di un adeguato posto dove poter svolgere in sicurezza la propria attività.

Posto in votazione, l’ordine del giorno è stato approvato con l’astensione del gruppo misto.
Mozione presentata in data 14 giugno 2013 dal consigliere comunale del gruppo consiliare Italia dei Valori Giancarlo Schifano con cui si chiedono l’interruzione della sperimentazione delle nuove linee del trasporto urbano, il ripristino delle vecchie linee urbane e la convocazione di un incontro con i rappresentanti sindacali per fare il punto della situazione e delle criticità riscontrate.

Premesso che il problema dell’entrata in vigore delle nuove linee del trasporto urbano ha causato parecchi disagi ai cittadini che quotidianamente sono costretti a utilizzare i bus per svariati motivi. Considerato che questa sperimentazione ha prodotto tanta confusione e preoccupazione negli utenti. Preso atto che molti bus in questi giorni hanno accumulato parecchi ritardi o sono stati addirittura soppressi, causando un clima di tensione fra gli utenti e il personale di bordo. Rivelato che i percorsi modificati hanno provocato sconcerto e disorientamento negli utenti costretti a impiegare tempi biblici per raggiungere la destinazione finale. Visto che la campagna d’informazione della sperimentazione in corso ha presentato delle notevoli difficoltà e non ha trovato un riscontro adeguato negli utenti,principali fruitori del servizio. Ritenuto che la situazione con l’introduzione del nuovo sistema di trasporto pubblico a Cremona è decisamente peggiorato, si impegna il Sindaco e la Giunta: a interrompere la sperimentazione in atto e a ripristinare le vecchie linee urbane del trasporto pubblico; a convocare i rappresentanti sindacali per fare il punto della situazione e delle criticità riscontrate.

Dopo l’illustrazione della mozione da parte del consigliere Giancarlo Schifano, ha preso la parola l’assessore Francesco Zanibelli: Si è deciso di partire durante il periodo estivo proprio per poter raccogliere osservazioni ed indicazioni da porre in essere con l’avvio dell’orario invernale. Durante questo periodo sono state raccolte tutte le indicazioni emerse sia da segnalazioni dirette da parte dei cittadini agli uffici e a SpazioComune, sia dagli incontri nei quartieri organizzati nel periodo immediatamente successivo all’entrata in vigore e che hanno coinvolto anche l’azienda KM SpA. Si precisa che l’assetto della nuova rete è stato in gran parte apprezzato, infatti le lamentele, pur numerose, sono state quasi tutte concentrate su tre elementi principali: la trasformazione delle linee circolari in due percorsi distinti; gli orari di avvio e fine del servizio con l’introduzione del servizio a chiamata; la separazione dell’ex linea 4.
Verificata la fattibilità tecnica con KM S.p.A., verrà attuato quanto richiesto le linee circolari sono infatti inserite nella proposta di programma di esercizio e andranno a sostituire la linee F e M. Ciò consentirà di risolvere i collegamenti con i poli sensibili quali: Cremona Solidale, Civico Cimitero, Ospedale, Casa di cura San Camillo, ecc.
Oltre a queste sono state poste una serie di richieste più puntuali cui si è risposto in gran parte. In conclusione, si evidenziano di seguito le novità positive già introdotte nell’orario estivo o in quello invernale appena entrato in vigore che sono già state apprezzate o richieste dall’utenza; un migliore collegamento tra i quartieri periferici e il centro (si veda il caso del Boschetto e la zona di via Bergamo, nonchè l’inserimento di nuove corse in fascia di morbida richieste da San Savino e Maristella da settembre), nuovo collegamento (richiesto da decenni) tra San Felice e l’Ospedale attraverso la deviazione di corse extraurbane, individuazione di nuovi poli attrattori e loro inserimento nella rete anche in connessione con il centro storico o con i quartieri (ad esempio: Cremona Po già in vigore connesso sia con il centro che con il quartiere Cambonino e Rossetto); maggiore collegamento dei quartieri con i servizi: (istituzione di nuove fermate in via Tonani presso gli uffici dell’ASL); maggiore collegamento con i poli scolastici in particolare con il Politecnico e la scuola edile con corse anche nella fascia pomeridiana; istituzione di collegamenti con nuove aree di lottizzazione (Picenengo); nuove aree del centro servite: via Platina, corso XX Settembre e anche piazza Marconi; nuove collegamenti di area di area urbana (Stagno Lombardo). Inoltre dal punto di vista della qualità del servizio: miglioramento del parco mezzi con l’acquisto di 4 mezzi nuovi a metano ed altri 3 di dimensioni inferiori ai 6 metri sempre a metano; maggiori informazioni all’utenza: nuovi sito di KM S.p.A, stampa dei nuovi libretti (suscettibili di ulteriori modifiche in miglioramento da settembre); adeguamento delle grafica delle fermatee informazioni a bordo (dall’orario invernale); impegno dell’azienda a maggiori controlli a bordo fornendo dei report periodici con cadenza settimanale all’Ente; vendita biglietti a bordo (dall’orario invernale) con sovrapprezzo ma non nei giorni festivi; piano di posizionamento di nuove pensiline per soddisfare le richieste dei quartieri (dove è possibile l’installazione).
Per quanto riguarda un ulteriore incontro con i sindacati si tratta di una prassi consolidata, che si verifica da tempo. Nel 2013 i sindacati sono stati incontrati diverse volte, le ultime due a fine giugno e il 23 settembre presso la Provincia di Cremona.

La consigliera Maura Ruggeri ha proposto di portare l’argomento nella competente commissione consiliare in quanto, dalla presentazione, sono intervenuti molti cambiamenti. La proposta è stata accolta dal consigliere Giancarlo Schifano. La mozione è stata pertanto rinviata alla commissione consiliare.

Conferimento al cav. Giovanni Arvedi del riconoscimento civico “Medaglia d’oro Città di Cremona”.

La proposta è stata illustrata dal sindaco Oreste Perri: Il Regolamento che istituisce il riconoscimento civico “Medaglia d’oro Città di Cremona”, approvato dal Consiglio Comunale nel febbraio 2004, all’articolo 1 dice testualmente:“Il Comune di Cremona, interprete dei desideri e dei sentimenti della cittadinanza, individua tra i suoi compiti quello di additare al pubblico encomio coloro che si sono distinti – in maniera straordinaria – nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’industria, del lavoro, della scuola, dello sport o con iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico a favore della comunità cremonese”. Ho ritenuto di interpretare i sentimenti del Consiglio Comunale e dell’intera comunità cremonese proponendo alla Giunta Comunale, e oggi all’approvazione del Consiglio, il conferimento della Medaglia d’Oro Città di Cremona” al cav. Giovanni Arvedi

quale riconoscimento

del suo tenace ed instancabile impegno
in campo imprenditoriale e sociale

del suo sostegno
alle attività culturali e musicali della città

e del suo generoso mecenatismo
verso le istituzioni locali, soprattutto il Comune di Cremona,

testimoniando così concretamente
il suo grande amore per la Comunità cremonese.

Il recupero del Palazzo dell’arte a fini museali
ricavando nei suoi spazi il Museo del violino con annesso Auditorium
ed un padiglione espositivo per rassegne d’arte

costituisce l’ultima testimonianza di un immutato amore
verso la Città di Cremona

La attività del cav. Arvedi è a tutti nota. E’ impossibile elencare tutte le iniziative che lo hanno visto protagonista nella sua lunga carriera in ambito imprenditoriale, sociale e culturale. Mi limito, in questa circostanza, ad alcuni accenni che comunque tracciano il profilo di un imprenditore illuminato che è anche un grande mecenate. Innanzitutto in campo imprenditoriale. Il suo impegno sul versante della difesa dei livelli occupazionali è riuscito a rendere meno difficili e impattanti per la comunità cremonese le conseguenze di una situazione economica e sociale che sta mettendo in seria difficoltà molte famiglie. I recenti riconoscimenti ricevuti a livello internazionale non sono che l’ultima testimonianza di una lungimiranza in campo imprenditoriale, oltre che di un senso di responsabilità verso la città, che gli fanno onore, soprattutto nell’attuale frangente economico. Sia attraverso la Fondazione Giovanni Arvedi e Luciana Buschini, sia attraverso il Gruppo Arvedi è impegnato a favore di diverse iniziative di carattere sociale mirate a sostenere i giovani nei loro studi sia attraverso l’istituzione di borse di studio per i figli dei dipendenti, sia attraverso contributi a scuole ed associazioni. Ricordo inoltre che, grazie ai fondi che ha messo a disposizione, si stanno completando i lavori di recupero dell’ex Casa di cura ‘La Pace’, complesso dove prenderà avvio un articolato progetto di assistenza per gli anziani del territorio. Entro l’anno ne è prevista l’inaugurazione. Sono sotto gli occhi di tutti l’impegno e la passione per la società sportiva Cremonese che si sono concretizzati anche attraverso la realizzazione della ‘Cittadella dello sport’ inaugurata lo scorso anno – con sei campi da calcio e tutti i necessari servizi ed infrastrutture connesse – che dà la possibilità ad oltre 300 ragazzi di allenarsi e gareggiare in un ambiente davvero di alto livello. Il suo fattivo sostegno ad altre discipline sportive permette a molti giovani di Cremona e del territorio di praticare lo sport, cosa che, diversamente non potrebbero fare, mettendoli nelle condizioni di mettersi in risalto esprimendo il loro talento. Il cav. Giovanni Arvedi ha sempre seguito le attività di restauro e arricchimento della Fabbrica del Duomo di Cremona: il restauro della facciata ed il rifacimento delle coperture, nel 1984 la donazione dell’organo monumentale Mascioni ed il restauro della relativa cassa in legno dorato e della cantoria. Non manca il sostegno all’attività musicale del Duomo di Cremona. Notevole l’impegno per il recupero di parti del patrimonio artistico della città, ad esempio il restauro totale della Chiesa di Santa Rita, uno dei gioielli dell’architettura religiosa cremonese. Da ultimo, in ordine di tempo, vi è il finanziamento della riqualificazione del Palazzo dell’Arte, uno degli edifici più significativi della moderna architettura razionalista, oggi sede del Museo del Violino, con un’ala dedicata ad esposizioni d’arte ed un auditorium la cui acustica è stata giudicata dagli esperti come tra le migliori del mondo. Il grande impegno profuso da Giovanni Arvedi in questo progetto così rilevante gli è valso, nell’aprile 2013, il conferimento, con decreto del Presidente della Repubblica, del diploma di benemerito della cultura e dell’arte. Per tutto questo ritengo che il conferimento del massimo riconoscimento civico sia il giusto attestato verso un uomo che molto si è speso e si sta spendendo per il bene di Cremona.

Dopo gli interventi dei rappresentanti di tutti i gruppi consiliari, che si sono detti tutti favorevoli, il Consiglio comunale, con 32 voti a favore, 1 contrario e due astenuti su 35 consiglieri presenti (il voto è stato espresso a scrutinio segreto come da regolamento), ha deciso di conferire al cav. Giovanni Arvedi il riconoscimento civico “Medaglia d’oro Città di Cremona” con la seguente motivazione:

quale riconoscimento
del suo tenace ed instancabile impegno
in campo imprenditoriale e sociale,

del suo sostegno
alle attività culturali e musicali della città

e del suo generoso mecenatismo
verso le istituzioni locali, soprattutto il Comune di Cremona,

testimoniando così concretamente
il suo grande amore per la Comunità Cremonese.

Il recupero del Palazzo dell’Arte a fini museali
ricavando nei suoi spazi il Museo del violino con annesso Auditorium
ed un padiglione espositivo per rassegne d’arte
costituisce l’ultima testimonianza di un amore immutato
verso la Città di Cremona

Il Sindaco, con lettera dell’11 settembre 2013, ha candidato il cavaliere Giovanni Arvedi per l’attribuzione del riconoscimento civico “Medaglia d’oro Città di Cremona”. In tale lettera, corredata da un ampio curriculum dell’imprenditore Giovanni Arvedi dal quale si evincono le molteplici attività da lui svolte, vengono ampiamente esposte le motivazioni in base alle quali viene proposta la candidatura. La medaglia d’oro ed il diploma firmato dal Sindaco, nel quale è contenuta la motivazione della benemerenza, saranno consegnati al cav. Giovanni Arvedi in occasione di una solenne cerimonia che si terrà nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale. Il nome del cav. Giovanni Arvedi verrà iscritto – unitamente alle motivazioni – nell’apposito Albo conservato presso l’ufficio del Segretario Generale.
Modifica dell’articolo 13 “Pubblicità della situazione patrimoniale” del regolamento per il funzionamento della Giunta Comunale.

Il Consiglio comunale, con voto unanime, ha modificato l’articolo 13 “Pubblicità della situazione patrimoniale” del Regolamento per il funzionamento della Giunta Comunale che risulta così riformulato:

Art. 13 – Pubblicità della situazione patrimoniale

1. Il Sindaco e gli Assessori, entro il 15 novembre di ogni anno, sono tenuti a depositare presso apposito Ufficio individuato dal Segretario Generale:

a) una dichiarazione resa ai sensi dell’art. 2, comma 1, n. 1, della Legge 5 luglio 1982, n. 441 recante: “Disposizioni per la pubblicità della situazione patrimoniale di titolari di cariche elettive e di cariche direttive di alcuni enti”, concernente i diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri; le azioni di società; le quote di partecipazione a società, l’esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l’apposizione della formula “sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero”;

b) copia dell’ultima dichiarazione dei redditi soggetti all’imposta sui redditi delle persone fisiche relativa al dichiarante.

2. Gli adempimenti indicati nelle lettere a) e b) del comma 1 concernono anche la situazione patrimoniale e la dichiarazione dei redditi del coniuge non separato nonché dei figli e dei parenti entro il secondo grado di parentela, se gli stessi vi consentono. Viene in ogni caso data evidenza al mancato consenso, così come disposto dall’art. 14, comma 1, lettera f), del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33.

3. Tutti i dati di cui alla lettera a) del comma 1 sono da riferirsi all’anno precedente rispetto a quello in cui vengono dichiarati e verranno riportati in apposita modulistica all’uopo consegnata.

4. I dati di cui al presente articolo vengono pubblicati sul sito istituzionale dell’Ente nella sezione “Amministrazione Trasparente”, ai sensi del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33, con le modalità previste dagli articoli 2 e 7.

5. Entro tre mesi dalla proclamazione e dalla nomina, il Sindaco e gli Assessori sono tenuti a depositare, presso apposito Ufficio individuato dal Segretario Generale, i dati di cui al comma 1. Entro i tre mesi successivi alla cessazione dall’ufficio, il Sindaco e gli Assessori sono tenuti a depositare una dichiarazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale di cui al comma 1, lettera a), intervenute dopo l’ultima attestazione, nonché, entro un mese successivo alla scadenza del relativo termine, una copia della dichiarazione annuale relativa al reddito delle persone fisiche. Le disposizioni del presente comma si applicano anche ai soggetti previsti dal comma 2 del presente articolo.

6. In caso di inadempimento degli obblighi di cui al presente articolo, il Sindaco diffida l’inadempiente a provvedere entro il termine di quindici giorni, decorso infruttuosamente il quale si procede all’irrogazioni delle sanzioni previste dal successivo comma 7 del presente articolo.

7. La mancata ottemperanza agli obblighi di cui al presente articolo comporta l’irrogazione delle seguenti sanzioni, ai sensi dell’art. 47, comma 1, del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33:

a) sanzione pecuniaria di euro 500,00, in caso di mancata o incompleta comunicazione delle informazioni e dei dati di cui ai commi 1 e 2 del presente articolo;

b) sanzione pecuniaria di euro 1.000,00, in caso di reiterato inadempimento per due anni consecutivi del mancato deposito dei dati previsti dai commi 1 e 2 del presente articolo.

La parziale ottemperanza agli obblighi di cui al presente articolo sarà verificata dagli Organi legittimati per legge a seguito di specifiche segnalazioni.

8. L’organo competente ad irrogare le sanzioni di cui al presente articolo è il Segretario Generale.

L’entrata in vigore del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33, in materia di riordino della disciplina degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazione da parte delle pubbliche amministrazioni, ha introdotto novità normative anche in tema di obblighi di pubblicazione concernenti i componenti degli organi di indirizzo politico del Comune. In particolare, gli articoli 14, 47 e 52 ampliano la sfera dei dati e delle informazioni nonché dei soggetti tenuti alla pubblicazione, introducendo, nel contempo, sanzioni pecuniarie, in caso di mancata o incompleta comunicazione degli stessi. La Commissione Indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle Amministrazioni Pubbliche (CIVIT), con delibera del 31 luglio 2013, in tema di “Applicazione dell’art. 14 del D. Lgs. n. 33/2013 – Obblighi di pubblicazione concernenti i componenti degli organi di indirizzo politico”, ritiene, stante al formulazione dell’art. 14, comma 1, del D.Lgs. n. 33/2013, che individua quali soggetti tenuti alla pubblicazione dei dati e delle informazioni “i titolari di incarichi politici, di carattere elettivo o comunque di esercizio di poteri di indirizzo politico”, che nei Comuni sono assoggettabili agli obblighi di pubblicazione di cui all’art. 14, oltre ai consiglieri comunali, anche il Sindaco e gli Assessori. Con deliberazione del 24 giugno 2013, è stato modificato l’art. 51 del Regolamento del Consiglio Comunale, in tema di pubblicità della situazione patrimoniale relativamente ai consiglieri comunali, adeguandolo al nuovo disposto normativo. Considerata la deliberazione della CIVIT, si è reso necessario procedere anche alla modifica dell’art. 13 del Regolamento per il funzionamento della Giunta Comunale, relativamente alla situazione patrimoniale del Sindaco e degli Assessori, in conformità al disposto del D.Lgs. n. 33/2013, e con contenuto analogo a quanto già approvato per i consiglieri. In seguito all’entrata in vigore del nuovo testo dell’art. 13 del Regolamento per il funzionamento della Giunta comunale i dati e le informazioni verranno pubblicati sul Sito Istituzionale dell’Ente nella sezione “Amministrazione Trasparente”.
Variazioni al Bilancio di Previsione 2013. Conseguenti modifiche alla Relazione Previsionale e Programmatica ed al Bilancio Triennale 2013 – 2015. 1° provvedimento generale.

Dopo l’illustrazione da parte dell’assessore al Bilancio Roberto Nolli e gli intervenuti dei consiglieri Daniele Burgazzi (Partito Democratico), Luca Grignani (Popolo della Libertà), Maura Ruggeri (Partito Democratico), il Consiglio comunale con 20 voti favorevoli e 16 voti contrari ha approvato la variazione al Bilancio di Previsione 2013 per complessivi 345.800,00 euro, al Bilancio di Previsione 2014 per complessivi – 200.000,00 euro ed al Bilancio di Previsione 2015 per complessivi – 50.000,00 euro, dando atto del controllo degli equilibri del Bilancio di Previsione 2013.

Il Bilancio di Previsione 2013 presenta pertanto i seguenti nuovi totali generali:

COMPETENZA

ENTRATA​134.087.200,00 euro
SPESA​134.087.200,00 euro

e che si intendono, di conseguenza, variati la Relazione Previsionale e Programmatica ed il Bilancio Pluriennale 2013/2015. Le variazioni apportate al Bilancio di Previsione 2013 consentono il rispetto del patto di stabilità interno.

Per quanto riguarda l’esercizio 2013 e gli equilibri dei bilanci comunali, si evidenzia una situazione, in particolare dei trasferimenti/tagli dallo Stato agli enti locali, come già segnalava il Consiglio Nazionale dell’ANCI del 24 luglio 2013, ancora oggi molto confusa e incerta. Più precisamente la mancata adozione ad oggi di provvedimenti fondamentali da parte del Governo centrale quali:
• il decreto di riparto dei tagli 2013 agli enti locali come previsto dalla legge sulla spending review del 2012, per complessivi 2.250 milioni di euro; il decreto di riparto del fondo di solidarietà dei comuni (trasferimenti dallo Stato 2013);
• la definizione della compensazione del gettito IMU 2012 per effetto delle errate stime ministeriali che consideravano anche gli immobili di proprietà comunale; la definizione con decreto delle misure compensative da riconoscere ai Comuni sull’IMU 2013 per l’abitazione principale (acconto di giugno);
ha costretto il Governo stesso, con il recente D.L. 102/2013, a concedere la proroga del termine di approvazione dei bilanci preventivi 2013 dei comuni dal 30 settembre al 30 novembre 2013.
L’indeterminatezza di alcune poste finanziarie importanti per i bilanci dei Comuni, che presumibilmente verranno definite dal Governo entro il prossimo mese di novembre, rende particolarmente complessa la definizione, chiara e puntuale, degli equilibri di bilancio anche per il Comune di Cremona, che tuttavia, per le informazioni certe oggi disponibili, ritiene di non poter eludere la scadenza del 30 settembre per la tradizionale deliberazione.
Per le informazioni certe ad oggi disponibili, considerato l’effettivo andamento della gestione di competenza e della gestione dei residui attivi e passivi, si rileva per la parte corrente di competenza una minore entrata relativamente alle rette e ai proventi diversi per le scuole per l’infanzia, una maggiore entrata derivante dal contrasto all’evasione fiscale in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, la necessità di finanziare, in considerazione dell’effettivo andamento, alcune spese obbligatorie relativamente alle gestione degli uffici giudiziari, al contributo obbligatoria all’autorità di vigilanza sui contratti pubblici, ai servizi informatici.
Verifica degli equilibri generali del Bilancio di Previsione 2013 e ricognizione dello stato di attuazione dei programmi, ai sensi dell’art. 193 del D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.

Dopo l’esposizione dell’assessore al Bilancio Roberto Nolli, il Consiglio comunale ha dato atto che, sulla base delle attuali conoscenze e normative vigenti, l’andamento della gestione del Bilancio Preventivo 2013, non fa prevedere situazioni di squilibrio e, pertanto, permanendo gli equilibri generali, non si rende necessaria l’adozione di alcun provvedimento e che non risultano debiti fuori bilancio.
Approvazione definitiva del pacchetto localizzativo di incentivi e agevolazioni rivolte alle attività produttive e del terziario avanzato che investono nel Comune di Cremona.

Dopo l’illustrazione da parte dell’assessore all’Urbanistica Federico Fasani, il Consiglio comunale con 19 voti a favore, 14 contro e tre astenuti (Italico Maffini, Giovanni Ferraroni e Ferdinando Quinzani) ha approvato il Pacchetto localizzativo di incentivi e agevolazioni rivolte alle attività produttive e del terziario avanzato che investono nel Comune di Cremona (per il testo del Pacchetto localizzativi si veda al seguente link: http://documenti.comune.cremona.it/advanced/ustampa/documenti/pacchettolocalizzativo.pdf ).

Uno degli obiettivi più rilevanti dell’Amministrazione è promuovere e rendere più attrattivo il territorio comunale favorendo strategie legate alla tematica del lavoro, delle politiche a sostegno dell’innovazione, della sperimentazione, dello sviluppo, del potenziamento dell’imprenditoria locale e la riqualificazione del territorio. Per favorire questo, l’Amministrazione ha sviluppato un Pacchetto localizzativo contenente misure di natura amministrativa ed economica da offrire ai potenziali investitori esterni. La Variante generale al PGT valorizza i poli produttivi, specificando le loro vocazioni e sviluppando un Pacchetto localizzativo, al fine così di dar corso all’attuazione del piano attraverso specifici accordi con i privati sulla base di chiari indirizzi di sviluppo che, da un lato, valorizzino l’imprenditoria e dall’altro garantiscano il risanamento e l’incremento della qualità ambientale. Il Pacchetto localizzativo, teso alla valorizzazione del contributo della piccola e media impresa industriale, dell’artigianato e del terziario avanzato/quaternario teso allo sviluppo del sistema produttivo delle aree a Cremona si configura come uno strumento per promuovere il territorio della città. All’interno del Pacchetto localizzativo vengono istituiti e predisposti vantaggi per le imprese che scelgono di insediarsi nel comune di Cremona, agevolazioni specifiche per gli insediamenti efficaci solo su questo territorio. I vantaggi possono essere di natura urbanistica (oneri di urbanizzazione), edilizia amministrativa, fiscali/tributarie (IMU- TARES), finanziarie, di supporto all’attività delle imprese.
Approvazione delle modifiche ed integrazioni alla deliberazione consiliare n. 32 del 27 settembre 2012, riguardante l’aggiornamento degli oneri d’urbanizzazione e smaltimento rifiuti relativi all’attività edilizia sul territorio comunale, resasi necessaria a seguito dell’approvazione del pacchetto localizzativo di incentivi ed agevolazioni rivolte alle attività produttive e del terziario avanzato che investono nel Comune di Cremona.

Il Consiglio comunale, con 19 voti favorevoli e 17 astensioni, ha modificato e integrato la deliberazione di Consiglio comunale n. 32 del 27 settembre 2012, relativa all’aggiornamento degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria e smaltimento rifiuti relativi all’attività edilizia sul territorio comunale, confermando gli importi base di cui alla stessa deliberazione ed adeguandoli, per gli ambiti appositamente individuati, alle previsioni dell’approvato “pacchetto localizzativo di incentivi e agevolazioni rivolte alle attività produttive e del terziario avanzato che investono nel Comune di Cremona”.

Il provvedimento prevede, per gli ambiti di trasformazione CR 27 (via Sesto), CR 32 (via Picenengo), CR 29 (via Bastida) CR 28 (S. Felice) , CR 7 (ex Armaguerra) , CR 8 (ex Piacenza Rimorchi), CR 2 (ex Annonaria), in sede di pianificazione attuativa e in presenza di particolari condizioni disciplinate convenzionalmente, la determinazione degli oneri d’urbanizzazione primaria per le attività industriali e artigianali al solo valore delle effettive opere di urbanizzazione primaria da realizzare direttamente nell’ambito di trasformazione, che comunque dovrà essere almeno pari al 50% della determinazione in base ai valori tabellari in vigore, nonché la riduzione del 50% degli oneri di urbanizzazione secondaria e smaltimento rifiuti da corrispondere per attività industriali, artigianali e del quaternariato avanzato (information tecnology). Mantiene inalterate le riduzioni sugli oneri base già previste nelle aree del Porto Canale di Cremona, consistenti nella esenzione dal .versamento degli oneri di urbanizzazione primaria per le attività produttive, alberghiere, commerciali e direzionali e nella riduzione del 50% degli oneri di urbanizzazione secondaria e smaltimento rifiuti da corrispondere per attività industriali e artigianali. Sono confermate le modalità previste, in generale, per il versamento degli oneri di urbanizzazione e di smaltimento dei rifiuti da corrispondere per attività industriali: versamento dell’intero ammontare al momento del ritiro del Permesso di Costruire, all’atto dell’inoltro della SCIA, ovvero entro 30 giorni dalla data di presentazione della DIA; versamento del 25% dell’intero ammontare al momento del ritiro del Permesso di Costruire, all’atto dell’inoltro della SCIA, ovvero entro 30 giorni dalla data di deposito della DIA e rateizzazione del rimanente 75% in 3 (tre) rate ognuna pari al 25% da versare ogni 8 (otto) mesi con contestuale presentazione di garanzia fidejussoria incrementata dagli interessi legali e dalla eventuale sanzione prevista dall’art. 42 del D.P.R. n. 380/2001 e successive modifiche ed integrazioni. In ogni caso l’intero importo dovuto dovrà essere versato prima della fine lavori.

Le decisioni assunte troveranno applicazione nei confronti dei Permessi di Costruire, DIA e SCIA (corredati da tutta la documentazione prevista) attivati dopo l’esecutività della delibera consiliare e per quelle attivate prima dell’esecutività ma oggetto di sospensiva per incompletezza della documentazione allegata.
Approvazione della bozza di convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Pavia, la Provincia di Cremona ed il Comune di Cremona per il sostegno al corso di laurea in “Lettere e beni culturali” attivato presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali.

Con voto unanime il Consiglio comunale ha approvato la bozza di convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Pavia, la Provincia di Cremona e il Comune di Cremona per il sostegno al corso di laurea triennale in “Lettere e beni culturali”, attivato a Cremona presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Pavia.

L’Università degli Studi di Pavia, con il contributo della Provincia di Cremona e del Comune di Cremona, ha attivato, dall’anno accademico 2001/2002 a Cremona presso la sede della Scuola di Paleografia e Filologia Musicale, il corso di laurea triennale in Scienze del testo letterario e cultura musicale. A seguito della trasformazione della Scuola di Paleografia e Filologia Musicale in Facoltà di Musicologia, la denominazione del corso di laurea è stato modificato dagli organi accademici in “Scienze Letterarie”. Il corso è nato per soddisfare un’esigenza primaria del territorio cremonese, i cui studenti si iscrivono numerosi a corsi di laurea in lettere di altre Università. Con l’anno accademico 2009-2010 l’Università di Pavia ha attuato il regolamento in materia di autonomia didattica degli atenei stabilito dal decreto n. 270/2004. Le nuove norme hanno comportato una sostanziale modifica degli ordinamenti dei corsi di laurea, e imposto di adeguare conseguentemente l’offerta didattica delle singole facoltà. Secondo il nuovo ordinamento il corso di laurea triennale in “Scienze letterarie” è stato sostituito con il corso di laurea triennale in “Lettere e beni culturali”. La Facoltà di Musicologia e il Dipartimento di Scienze musicologiche e paleografico-filologiche hanno dato vita nel 2012 a un’unica istituzione denominata Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali, che svolge funzioni sia didattiche sia di ricerca scientifica. La convenzione stipulata nel 2011 per disciplinare i rapporti tra l’Università e gli enti locali cremonesi scade con l’anno accademico 2012-2013. L’Università degli Studi di Pavia, anche per il buon numero di iscritti che ha fatto registrare fino ad ora il corso, è disponibile a conservare per i prossimi tre anni accademici a Cremona il corso di laurea triennale in “Lettere e beni culturali”. Anche la Provincia di Cremona intende proseguire a sostenere il corso con un contributo economico.

Le spese di gestione del corso sono a totale carico dell’Università degli Studi di Pavia. Il Comune di Cremona, per ciascun anno accademico, eroga un contributo di 42.000,00 euro. La spesa complessiva a carico comunale, derivante dalla stipula della convenzione, ammonta a 126.000,00 euro di cui 2.000,00 euro per l’anno 2013, 42.000,00 euro per gli anni 2014 e 2015 e 40.000,00 euro per l’anno 2016. La spesa è così ripartita su ciascun anno accademico:

Anno accademico
Esercizio finanziario
2013
2014
2015
2016
TOTALE
a.a. 2013-2014
2.000,00
40.000,00
——
——
42.000,00
a.a. 2014-2015
——
2.000,00
40.000,00
——
42.000,00
a.a. 2015-2016
——
——
2.000,00
40.000,00
42.000,00
TOTALE
2.000,00
42.000,00
42.000,00
40.000,00
126.000,00
Approvazione del regolamento unico per l’assegnazione delle borse di studio intitolate al cav. Nino Giuseppe Zana, agli ex Sindaci Gino Rossini e Ottorino Rizzi, ai Martiri di Bagnara, al Decennale della Resistenza, al prof. Franco Dordoni, ai Coniugi Giannetti – Arnaldo Feraboli ed Elide Santi – Arturo Moroni, al Decennale della Resistenza (studenti universitari), a Mina ed Emilio Zanoni, a Sergio Maffezzoni, a Carmen Mainardi, a Giuseppina e Giuseppe Severico e al prof. Alfredo Galletti. Revoca delle precedenti norme regolamentari.

Il Consiglio comunale, con voto unanime, ha deciso di accorpare i regolamenti per l’assegnazione delle borse di studio intitolate a Nino Giuseppe Zana, agli ex sindaci Gino Rossini e Ottorino Rizzi, ai Martiri di Bagnara, al Decennale della Resistenza, al prof. Franco Dordoni, ai coniugi Riannetti, ad Arnaldo Feraboli ed Elide Santi, ad Arturo Moroni, al Decennale della Resistenza (studenti universitari), a Mina ed Emilio Zanoni, a Sergio Maffezzoni, a Carmen Mainardi, a Giuseppina e Giuseppe Severico e al prof. Alfredo Galletti fermi restando gli scopi per i quali sono state istituite.

Su sollecitazione della Segreteria Generale per la disamina dei regolamenti comunali, l’Assessorato alle Politiche Educative ha provveduto alla stesura di un regolamento unico per quei premi ormai di stretta competenza dell’Amministrazione e alla modifica di quelli che devono necessariamente rimanere autonomi, procedendo inoltre alla semplificazione delle attività connesse alla gestione delle procedure di assegnazione dei premi: eliminazione delle commissioni, laddove le disposizioni testamentarie e le norme istitutive lo permettevano, ormai dimostratesi superate per effetto di chiari criteri che assegnano punteggi ed automatiche posizioni in graduatoria; eliminazione del riferimento al reddito, laddove le disposizioni testamentarie e le norme istitutive lo permettevano, procedendo all’assegnazione per solo merito; eliminazione dei vincoli di residenza, laddove le disposizioni testamentarie e le norme istitutive lo permettevano (Mainardi e Severico);
modifica della composizione della Commissione per l’assegnazione della borsa di studio Carmen Mainardi;
oltre che rendere il più uniformi possibili le norme regolamentari pur mantenendo le singole specificità. Il nuovo regolamento entrerà in vigore con l’approvazione degli importi e dei limiti di reddito per la partecipazione per l’anno scolastico/accademico 2013/2014.
Modifica del regolamento per l’assegnazione delle borse di studio intitolate alla memoria di Elsa Pigoli Zucchi, di Giuseppe Ceraso, di Giuseppe Brotto, per l’assegnazione del Premio Bertoletti in ricordo di Claudio.

Il Consiglio comunale, con voto unanime, ha modificato e adeguato i regolamenti per l’assegnazione delle borse di studio intitolate alla memoria di Elsa Pigoli Zucchi, di Giuseppe Ceraso, di Giuseppe Brotto e del Premio Bertoletti in ricordo di Claudio (concordate con gli istitutori delle borse di studio per renderli più coerenti alla nuova realtà organizzativa e per dare una maggiore organicità e semplicità di lettura).
Riformulazione dei criteri per l’assegnazione di borse di studio. Revoca delle precedenti norme regolamentari.

A seguito della revisione dei regolamenti per l’assegnazione delle borse di studio il Consiglio comunale, con voto unanime, ha riformulato i criteri per l’assegnazione dei punteggi per la formazione delle graduatorie (vedi allegato). Il nuovi criteri entreranno in vigore con l’assegnazione delle borse di studio per l’anno scolastico/accademico 2013/2014.
Approvazione della modalità di adeguamento degli importi da erogare a titolo di borsa di studio. Revoca dei precedenti criteri approvati con deliberazione consiliare n. 91/52535 del 24 settembre 1998.

Il Consiglio comunale ha approvato, all’unanimità, le seguenti modalità di adeguamento degli importi da erogare a titolo di borsa di studio: incremento medio annuo percentuale dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo rilevato al 31 dicembre di ogni anno (indice FOI) arrotondando dell’importo risultante a 1,00 euro per eccesso o per difetto.

Ogni anno, entro il 31 dicembre, la Giunta comunale, con apposito atto deliberativo, provvederà ad adeguare gli importi da erogare a titolo di borsa di studio per ogni anno scolastico di competenza, attualmente stabiliti con deliberazione di Giunta comunale del 20 settembre 2012 come segue:

borse di studio intitolate a Nino Giuseppe Zana​€ 325,00
borsa di studio intitolata all’ex Sindaco Gino Rossini​€ 434,00
borsa di studio intitolata all’ex Sindaco Ottorino Rizzi​€ 434,00
borse di studio intitolate ai Martiri di Bagnara​€ 434,00
borsa di studio intitolata Borsa della Resistenza​€ 434,00
borse di studio intitolate a Franco Dordoni”​€ 434,00
borse di studio intitolate ai coniugi Giannetti,
Arnaldo Feraboli ed Elide Santi e Arturo Moroni​€ 542,00
borsa di studio intitolata al Decennale della Resistenza​€ 542,00
borsa di studio intitolata ad Alfredo Galletti”​€ 542,00
borsa di studio intitolata a Carmen Mainardi​€ 542,00
borsa di studio intitolata a Giuseppina e Giuseppe Severico​€ 542,00

Le nuove modalità entreranno in vigore con l’adeguamento degli importi da erogare a titolo di borsa di studio per l’anno scolastico/accademico 2013/2014.
Approvazione della bozza di convenzione per la gestione in forma associata della procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale degli ambiti territoriali aggregati Cremona 2 Centro e Cremona 3 Sud e la successiva gestione del contratto di servizio.

Con 21 voti a favore e 15 astensioni, il Consiglio comunale ha approvato lo schema della convenzione per la gestione in forma associata della procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale degli ambiti territoriali Cremona 2 Centro e Cremona 3 Sud, aggregati ai sensi dell’art. 2, comma 4 del D.M. 19/01/2011 e la successiva gestione del contratto di servizio, ai sensi del D.M. 12/11/2011 n. 226. comprensivo delle tabelle che indicano la spesa massima fissata dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas, riferita sia alle funzioni centralizzate, sia alle funzioni locali, per ciascun Comune. Il Comune si avvarrà, in sede di riparto degli oneri di località, del meccanismo di differenziazione dei costi in virtù dell’attività svolta per la definizione del valore di rimborso spettante al gestore uscente.

Il servizio di distribuzione del gas naturale è un servizio pubblico da affidare esclusivamente mediante gara per periodi di tempo non superiori a dodici anni, e gli Enti locali svolgono altresì attività di indirizzo, di vigilanza, di programmazione e di controllo sulla distribuzione, regolando i loro rapporti con il gestore mediante contratto di servizio. Le gare per l’individuazione del gestore del servizio distribuzione gas devono essere indette esclusivamente a livello di ambiti territoriali minimi (ATEM), demandando ad appositi provvedimenti del Ministero dello Sviluppo Economico l’individuazione di tali ambiti e dei criteri uniformi da adottare in sede di gara. Il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro per i rapporti con le Regioni e la coesione territoriale, dopo aver individuato i 177 ATEM sancendone la composizione con proprio decreto, ha previsto la suddivisione dei Comuni della provincia di Cremona stessa ad esclusione di Volongo e Spineda, nei tre ATEM: Cremona 1 Nord, Cremona 2 Centro e Cremona 3 Sud. Ha definito, inoltre, che gli enti locali appartenenti a ciascun ambito affidino il servizio tramite gara unica e che la stessa possa essere estesa a due o più ambiti confinanti.

Il Ministero dello Sviluppo Economico con proprio atto, in attuazione dell’art. 46 – bis -c.1 del D.L. 159/2007 ha provveduto inoltre a:

• indicare i criteri di gara e di valutazione dell’offerta per l’affidamento del servizio;

• a prevedere che gli enti locali di ogni ambito individuino nel Comune capoluogo, se presente nell’ambito, o negli altri casi, alternativamente in un Comune capofila o nella Provincia o in altro soggetto già esistente (come una società di patrimonio delle reti) la stazione appaltante cui delegare il compito di predisporre, indire e aggiudicare la gara d’ambito;

• a prevedere, altresì, la possibilità che i Comuni deleghino alla stazione appaltante anche le attività propedeutiche all’indizione della gara, oltre che, salvo l’indicazione di un diverso soggetto, il ruolo di “controparte del contratto di servizio”, che comprende la funzione di vigilanza e controllo sull’esecuzione del contratto; a sancire l’obbligo per il gestore aggiudicatario della gara d’ambito di corrispondere, oltre alla remunerazione spettante ai singoli Comuni:

1. alla stazione appaltante, per la copertura degli oneri della gara un corrispettivo una tantum di cui, con successiva delibera n. 407/2012/R/Gas dell’11/10/2012 l’Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG) ne ha definiti i criteri di quantificazione, individuando la misura della quota a copertura dei costi delle funzioni locali (ossia le attività propedeutiche all’indizione della gara) e quella a copertura dei costi delle funzioni centralizzate (ossia le attività di indizione ed espletamento della gara);

2. al soggetto che svolge il ruolo di controparte del contratto di servizio un corrispettivo annuale pari all’1% della somma della remunerazione del capitale di località relativo ai servizi di distribuzione e misura e della relativa quota di ammortamento annuale, a titolo di rimborso forfetario degli oneri sostenuti per lo svolgimento delle attività di controllo e vigilanza sulla conduzione del servizio.

Gli ambiti dei due ATEM confinanti Cremona 2 Centro e Cremona 3 Sud vengono accorpati; conseguentemente la gara per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale è unica. Il Comune di Cremona provvederà a trasmettere alla Provincia l’accordo bonario per la definizione del valore di rimborso da corrispondere al gestore uscente secondo i criteri previsti dal contratto di servizio. In ragione dell’attività tecnica direttamente svolta, il Comune potrà avvalersi, in sede di riparto degli oneri di località, successivamente alla gara per la individuazione dei supporti, del meccanismo di differenziazione dei costi, come precisato nel verbale del gruppo di lavoro integrato del 4 giugno 2013, che terrà conto del grado di completezza della documentazione presentata dai singoli comuni. Restano a carico del Comune gli adempimenti di cui all’art. 5 della convenzione.
Adesione del Comune di Cremona alla deliberazione regionale X/63 del 2 luglio 2013 inerente gli interventi in materia di rifiuti.

Dopo l’illustrazione della proposta di delibera da parte dell’assessore alle Politiche Ambientali Francesco Bordi, il consigliere comunale Giancarlo Schifano (Italia dei Valori) ha presentato un emendamento con il quale si chiede la cessazione dell’attività del termovalizzatore entro il 31 dicembre 2014. Si è quindi aperto il dibattito che ha visto intervenire i consiglieri Maura Ruggeri (Partito Democratico), Luca Grignani (Popolo della Libertà), Mauro Fanti (Partito Democratico) e Caterina Ruggeri (Partito Democratico). Posto in votazione, l’emendamento del consigliere Schifano è stato respinto (19 voti contrari, 15 astenuti, 1 a favore).

Il Consiglio comunale, con la sola astensione del consigliere Giancarlo Schifano, ha deciso di aderire ai principi ed agli indirizzi contenuti nella mozione regionale relativa alla riduzione della quantità dei rifiuti da smaltire ed agli indirizzi da inserire nel redigendo Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti, attivando da subito sul territorio comunale le seguenti azioni: incentivare il riutilizzo/riuso di materiali evitando che questi diventino rifiuti, indirizzando da subito azioni da parte del gestore; ampliare la raccolta differenziata con modalità porta a porta spinta affinché tutto il territorio comunale sia servito con questa modalità di raccolta; incentivare una ulteriore specializzazione nella raccolta differenziata individuando materiali attualmente conferiti in modo indifferenziato anche con l’introduzione, a regime, della raccolta differenziata, del sistema della tariffa puntuale che premi chi produce meno rifiuto indifferenziato (paga quanto butti); incentivare la raccolta di materiali che possono essere trasformati in materie prime secondarie; escludere interventi sull’impianto di termocombustione di via S. Rocco che richiedano, ai fini della compatibilità economica dell’intervento, un costante conferimento di rifiuti da incenerire, approvando solo progetti tesi a migliorare il funzionamento dell’impianto stesso e delle emissioni in atmosfera e chiedere al gestore analisi e valutazione di soluzioni impiantistiche del trattamento del rifiuto residuo diverse dall’incenerimento e dal conferimento in discarica; comunicare l’adesione del Comune di Cremona alla mozione regionale di cui trattasi alla Regione Lombardia ed alla Provincia di Cremona affinché ne prendano atto ai fini della formalizzazione del redigendo Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti.

Con la pubblicazione del D. Lgs n. 205, del 10 dicembre 2010 è stata recepita nell’ordinamento italiano la direttiva 2008/98/CE in materia di rifiuti. Tale direttiva ha introdotto significative novità volte a rafforzare i principi della precauzione e prevenzione nella gestione dei rifiuti, i quali spesso sono messi in secondo piano. Tali principi fondamentali, spesso ignorati, sono regolamentati dagli articoli 179 e 180 del D.L.gs 152/2006. Per quanto attiene ai criteri di priorità nella gestione dei rifiuti, la gestione dei rifiuti deve avvenire nel rispetto della seguente gerarchia: prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia, smaltimento.

La Comunità europea è a tal proposito intervenuta recentemente sull’argomento, approvando la soluzione del Parlamento Europeo del 20 aprile 2012 sulla revisione del sesto programma d’azione in materia di ambiente e la definizione delle priorità per il settimo programma d’azione in materia di ambiente – Un ambiente migliore per una vita migliore che al punto 32 indica:

“è del parere che il settimo PAA debba prevedere la piena attuazione della legislazione sui rifiuti, in particolare il rispetto della gerarchia, garantendo coerenza con le altre politiche dell’UE; ritiene che esso debba fissare obiettivi di prevenzione, riutilizzo e riciclaggio più ambiziosi, tra cui una netta riduzione della produzione di rifiuti, un divieto di incenerimento dei rifiuti che possono essere riciclati o compostati, con riferimento alla gerarchia prevista nella direttiva quadro sui rifiuti e un divieto rigoroso di smaltimento in discarica dei rifiuti raccolti separatamente, nonché obbiettivi settoriali per l’efficacia delle risorse e parametri per l’efficienza dei processi; ricorda che i rifiuti costituiscono, inoltre, una risorsa che spesso può essere riutilizzata, assicurando un impiego efficiente delle risorse; invita la Commissione a studiare come migliorare l’efficacia della raccolta dei rifiuti provenienti dai prodotti di consumo grazie a un’espansione dell’applicazione del principio della responsabilità estesa del produttore, nonché mediante orientamenti riguardanti la gestione dei sistemi di recupero, raccolta e riciclaggio; sottolinea la necessità di investire nel riciclaggio delle materie prime e delle terre rare, in quanto i processi di estrazione, raffinazione e riciclaggio delle terre rare possono avere gravi conseguenze per l’ambiente se non vengono gestiti correttamente…”

Successivamente con l’approvazione del documento “Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta” ha indicato una linea di azioni fino al 2020 ed al punto 38 indica “..limitare il recupero energetico dei materiali non riciclabili le discariche, garantire un riciclaggio di elevata qualità e sviluppare dei mercati per materie prime secondarie…”, concetto ribadito al successivo punto 41 comma d “i rifiuti siano gestiti responsabilmente alla stregua di una risorsa,…il recupero energetico sia limitato ai materiali non riciclabili e le discariche per materiali riciclabili e sottoposti a compostaggio non siano più operative”.

A fronte di queste indicazioni europee il Consiglio regionale lombardo nella seduta del 2 luglio 2013 ha approvato una mozione concernete gli interventi in materia di rifiuti che impegnava il Presidente e la Giunta regionale in fase di redazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti (PRGR) “a dare priorità alle politiche di riduzione, di riuso e di raccolta differenziata finalizzata al riciclaggio dei rifiuti urbani; prevedere interventi di incentivi/disincentivi per i comuni in tema di rispetto delle percentuali di raccolta differenziata previste dalla normativa anche agendo sul sistema delle tariffe e sul sistema di convenzioni dei comuni con gli impianti di smaltimento; verificare la possibilità, viste le percentuali di raccolta differenziata già oggi raggiunte (sicuramente migliorabili) e la rete impiantistica attiva in Lombardia, di passare a un nuovo sistema integrato di raccolta, trattamento, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti urbani che marginalizzi il ricorso allo smaltimento in discarica e superi, gradualmente ma in modi e tempi certi, l’incenerimento dei rifiuti; intraprendere, anche prima dell’effettiva adozione del PRGR, ogni iniziativa di propria competenza, affinché non si realizzino progetti di ampliamento, in termini di capacità di smaltimento rispetto ai quantitativi ad oggi effettivamente trattati, degli impianti di incenerimento attualmente esistenti in Lombardia, quali, a titolo di esempio, Desio, Dalmine, Brescia, Cremona, Trezzo sull’Adda e Corteolona, utilizzando tutte le leve che la legge pone in capo alla Regione.”

Questi indirizzi collimano con gli obiettivi del Comune di Cremona in tema di rifiuti. Ritenuto che gli enti locali non possono esimersi dal formulare indirizzi politici da tradurre in decisioni gestionali per indirizzare l’operato delle municipalizzate operanti nel settore, l’assessorato competente ha predisposto diverse azioni che vanno in questa direzione. Tra queste l’istituzione del servizio di raccolta differenziata con modalità spinta che raggiungerà quasi il 50% degli abitanti cremonesi entro il corrente anno, e il 100% entro i primi mesi del 2014, le varie iniziative di sensibilizzazione intraprese quali “porta la sporta”, le numerose campagne informative e di sensibilizzazione, l’adesione alla rete di impresa per la trasformazione della frazione umida dei rifiuti, le campagne per la riduzione dello spreco alimentare e altro ancora.
Espressione del parere di competenza inerente la compatibilità urbanistica di una nuova linea elettrica interrata in media tensione presentata da AEM Gestioni s.r.l. da realizzarsi in via Mantova.

Il Consiglio comunale, con voto unanime, ha espresso parere favorevole, con prescrizioni (ripristino dello stato preesistente nella zona di intervento in particolare dove interessata da aree piantumate e dagli elementi di rilevanza paesaggistica), in merito alla conformità urbanistica del progetto per la costruzione di una nuova linea elettrica interrata e relative opere accessorie, da realizzarsi in via Mantova, presentata da AEM Gestioni s.r.l., necessaria per permettere il raddoppio della carreggiata della ex S.S. 10 – via Mantova, prevista nel piano delle opere pubbliche del Comune di Cremona.
Modifica della deliberazione relativa al Piano Casa a seguito dell’approvazione della Variante Generale del Piano di Governo del Territorio.

La delibera non è stata approvata in quanto i voti a favore sono stati 16 e 16 gli astenuti.

45.284821 9.845907

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