I punti in campionato, le ultime vittorie, e la ripresa degli azzurri, ormai fanno sperare con giusta ragione, di poter riapprodare in Champions senza troppe difficoltà.
Si pensa alla squadra competitiva, a nuovi rinforzi, magari un portiere con più esperienza, un difensore più efficace, un sostituto da alternare ad Higuain, insomma si varano diverse ipotesi per poter essere adeguatamente competitivi in campo europeo.
Ad oggi però il dato che più preoccupa, a prescindere di quello che molti pensano, non è la squadra, l’allenatore o la società tutta, ma le condizioni in cui versa lo stadio San Paolo, forse troppo “fatiscenti” e inadeguate per presenziare in una competizione Uefa. Tra due giorni, gli azzurri di Rafa Benitez, affronteranno in casa, la gara di andata per la semifinale di Europa League contro il Dnipro, una competizione europea prestigiosa, che verrà giocata in uno stadio che il prossimo anno, potrebbe non essere minimamente considerato per le competizioni internazionali.
“Il San Paolo rischia però dalla prossima stagione di non poter più ospitare gare internazionali. Il Napoli ha dovuto indicare Palermo come stadio di casa nei documenti per la licenza Uefa. I tempi per l’inizio dei lavori al San Paolo sono slittati (devono passare 90 giorni per l’ok del Comune al piano di ristrutturazione che il club dovrà presentare entro fine mese) ed anche i seggiolini, non a norma, non potranno essere sostituiti prima dei concerti di Jovanotti e Vasco Rossi a Luglio”. Con queste parole, La Gazzetta dello Sport, rende pubblica la situazione dell’impianto sportivo di Fuorigrotta, che in caso di mancato restyling o anche semplicemente di un ritardo per l’inizio dei lavori, potrebbe non essere lo stadio che ospita la squadra azzurra nelle gare internazionali, lasciando il testimone allo stadio Renzo Barbera di Palermo, indicato dalla società azzurra come “stadio di casa”.