Quello che c’è da sapere sulla Striscia di Gaza (prima di avere un’opinione). Riassunto breve delle posizioni.
Gaza (City) é la più grande dunque la principale città della Striscia di Gaza, territorio costiero palestinese che confina con Egitto e Israele. Riferendosi a ‘Gaza’ si intende però l’intera regione, che oltretutto nel 2012 é stata riconosciuta dall’ONU come entità autonoma facente parte dello stato della Palestina.
È stata sotto la dominazione Ottomana e Britannica fino al 1948, Egiziana fino al 1967, Israeliana 1994, sotto il controllo dell’Autorità Palestinese di Arafat fino al 2007 e da allora ad oggi é dominata da Hamas.
Hamas significa ‘Movimento Islamico di Resistenza’. È un’organizzazione politica palestinese ed é stata dichiarata come organizzazione terroristica dall’Unione Europea, Canada, Israele, Giappone e Stati Uniti. Si autoproclama il braccio operativo dei Fratelli Mussulmani ed é stata fondata alla fine degli anni ’80 con lo scopo di cancellare lo stato di Israele dai territori della Palestina Storica in quanto, secondo la loro idea, la sua presenza sarebbe illegittima. Ha vinto legalmente, anche se sorprendentemente, le elezioni a Gaza del 2006, e riscuote un discreto successo tra la popolazione palestinese grazie ai programmi sociali e all’istituzione di ospedali e servizi. Nel 2007, successivamente alla battaglia di Gaza scoppiata per l’attacco di Hamas verso la rivale Fatah, Hamas ha ottenuto il dominio totale della Striscia.
Fatah, che significa ‘Giovane’, é un’organizzazione paramilitare palestinese fondata negli anni ’50 da Arafat e che mira alla liberazione della Palestina. Più antica e più complessa – almeno ideologicamente – della rivale Hamas, é stata tacciata di corruzione e illegalità insieme a tutta l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP). Questo é il motivo principale per il quale Hamas continua ad ottenere consensi e possibilmente ad aver portato alla vittoria di quest’ultima alle elezioni nel 2007. Ritenuta impossibile da entrambe le fazioni una decorosa convivenza all’interno della macchina del Governo, quello stesso anno iniziò uno scontro per la supremazia che vide Hamas egemone ancora una volta attraverso l‘uccisione degli esponenti di Al-Fath e che fu preliminare al controllo totale del territorio della Striscia.
Israele é il terzo punto cardine del conflitto del 2007. Se Fatah si dichiarava propensa ad accordi pacifici con Israele, Hamas si mostrava intransigente. Dunque dopo l’espulsione di Fatah dal Governo, vi furono vere missioni di guerra, assassinii mirati ed embarghi da parte di Israele verso Gaza – Hamas – da un lato, e missili e tiri di mortaio da parte di Hamas verso città israeliane dall’altro. Ciò diede inizio ad una guerriglia sfociata nel 2008 nell’invasione militare terra-aria israeliana della Striscia di Gaza. L’Egitto riesce, nel 2008, a mediare con una tregua che prevedeva il cessate il fuoco da entrambi i lati ma quasi per nulla osservato. Israele ha contestualmente istituito blocchi alle frontiere per impedire il traffico di armi ma, nella realtà dei fatti, ha compromesso il via dei mezzi civili e dei beni di consumo, danneggiato il sostentamento di una popolazione che sopravvive quasi esclusivamente grazie agli aiuti umanitari, nella speranza che la miseria conduca la popolazione ad abbandonare la regione. Le armi, peraltro, sono diventante inevitabilmente un bene prezioso e vengono trasportate all’interno della Striscia attraverso tunnel sotterranei non sottoposti al controllo e che consentono il passaggio di viveri e farmaci.
La Guerra é l’intenzione principale di Hamas che attenta quotidianamente alla pace con attacchi esplosivi, bombardamenti e sterminio civile. Lo scopo é l’eliminazione degli israeliani dal territorio e benché alcuni suoi leader politici affermino di mantenere posizioni più distese e intenzioni meno belliche, Hamas riesce a sfuggire al controllo politico facendo capo alle fazioni armate del suo interno, con le quali il dialogo e la coordinazione spesso mancano.
L’Egitto cosa c’entra? É confinante con la Striscia di Gaza e ha dichiarato fuori legge i Fratelli Mussulmani nel 2013, conseguentemente al cambio di Governo. Gli egiziani controllano i tunnel sotterranei in quanto é dall’Egitto che essi passano e così stando le cose, contribuiscono inevitabilmente all’indebolimento delle forze armate di Hamas gestendone l’apertura e la chiusura. Le autorità tengono sotto stretta sorveglianza anche l’unico passaggio superficiale per accedere a Gaza, Rafah, passaggio via terra che Hamas intende liberare dalle forze militari egiziane per far meglio fluire i cargo di aiuti umanitari e beni di consumo. Finché il passaggio é sorvegliato l’Egitto può essere descritto come collaborativo nei confronti di Israele, se dovessero cedere alle pressioni di Hamas per l’apertura del passaggio di Rafah invece, sarebbe ufficialmente alleato dei palestinesi.