Retroscena

Chiedo un tè caldo, e mi prenderò tutto il tempo necessario per farlo raffreddare e per immaginare i “retroscena”. Per esempio, mi piacerebbe sapere che quella donna là in fondo indossa quell’anello non tanto per far notare la sua esemplare assenza di buon gusto, ma perché lo ha trovato a terra il giorno in cui ha deciso di essere una donna diversa, e da quel momento non ha più voluto separarsene. E che il tipo accanto a me, che continua a maneggiare il cellulare, che lo sbircia, lo richiude, lo riapre, inizia a scrivere poi cancella, ecco, mi piacerebbe sapere che sta lottando con se stesso per non mandarle un messaggio, perché ha deciso di punirla una volta per tutte per non essere innamorata di lui, e che stavolta, sì, la farà aspettare tutto il tempo che servirà per farsi cercare. O magari è soltanto nervoso perché ha deciso di smettere di fumare un’ora fa e già ha voglia di una sigaretta.
Quanto darei per conoscere i “retroscena” della gente. Ecco, ora il tè ora è perfetto.