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Retroscena - Gubitosi (Rai): "Molto bene gli incassi da canone, sul bilancio rispondo al Tesoro"

Creato il 29 agosto 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
La Rai vara un bando di gara europeo per cedere il credito Iva di oltre 41 milioni vantato nei confronti del ministero dell'Economia e delle Finanze. La curiosità dell'operazione sta nel fatto che il credito è vantato nei confronti di quello che è anche l'azionista di controllo quasi totale della stessa Rai. L'azienda radiotelevisiva pubblica vuol "fare cassa" per ridurre l'indebitamento ed evidentemente non ha troppa fiducia nei tempi di rimborso del proprio azionista, vale a dire dello Stato.
Il bando, pubblicato sui maggiori quotidiani, si riferisce al credito Iva maturato dal servizio pubblico nel 2012 (non ci sono crediti pregressi). Si tratta di una prassi normale per un'azienda, quella di mettere a gara un credito verso lo Stato, ma si tratta di un'ulteriore dimostrazione di come l'attuale assetto del servizio pubblico con il Tesoro, e quindi il Governo, quale maggior azionista, presenti dei limiti che si traducono in una governance sostanziale ben distante da quella prevista dalla legge. Mario Monti, da presidente del Consiglio, ha voluto ridurre i condizionamenti esercitati dai partiti nell'azienda Rai attraverso i consiglieri d'amministrazione.
Tanto che la cessione del credito Iva sembra non sia passata dal Cda, che ha delegato le operazioni finanziarie al direttore generale.
E, anche per questo motivo, continua a salire la tensione in Commissione di Vigilanza nei confronti di Luigi Gubitosi al quale si contestano principalmente due peccati, uno formale e uno di sostanza. Il manager non avrebbe fornito ai parlamentari l'ultima "riprevisione del bilancio", istantanea aggiornata sui conti di Viale Mazzini. E in generale avrebbe sdrammatizzato la crisi della tv pubblica, proprio mentre l'indebitamento finanziario si aggrava.
Alla ripresa, Gubitosi prepara la sua controffensiva. Venerdì 6 settembre il direttore generale renderà pubblica una semestrale a suo parere rassicurante. Anche se sono in difficoltà, le famiglie continuano a pagare il canone senza defezioni. Il flusso regolare di questa entrata permetterà alle reti di Stato di imbrigliare il "mostro" dell'indebitamento finanziario. Che non dovrebbe superare i 60-70 milioni, almeno per il momento. Gubitosi poi metterà in campo altri strumenti per limitare i danni economici nella seconda parte del 2013, oltre alla cessione dei crediti Iva di cui sopra.
Con il suo staff, il manager ragiona sulla tempesta politica che lo investe in questo difficile agosto. Gubitosi nutre sacro rispetto per il Parlamento, come ha dimostrato nelle lunghe e pazienti audizioni in Vigilanza Rai, dove avrebbe fornito informazioni copiose e puntuali sulle sue scelte. Nello stesso tempo pensa che il suo interlocutore naturale, a proposito di conti, sia il ministero dell'Economia (azionista dell'azienda). All'Economia, quindi, Gubitosi ha inviato l'ultima "riprevisione del bilancio" che la Vigilanza lamenta di non aver ricevuto.
Il manager è anche sorpreso per gli attacchi su questa storia dei crediti Iva. Viale Mazzini ha fatto un bando pubblico per dare notizia della cosa, non si è certo mossa in modo clandestino. In generale, Gubitosi si chiede se i parlamentari lo assillerebbero su tali iniziative se la Rai godesse delle speciali tutele di chi è quotato in Borsa.
Fonte: la Repubblica/Il Sole 24 Ore

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