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Review: Breakfast at Tiffany’s: And Three Stories

Creato il 31 agosto 2014 da Paperottolo37 @RecensioniLibra

Colazione da Tiffany di Truman Capote

Breakfast at Tiffany’s: And Three Stories by Truman Capote

My rating: 5 of 5 stars

Tiffany visto come un luogo di pace e tranquillità; un luogo nel quale “niente di brutto può accedere“. La protagonista di questo meraviglioso romanzo breve di Truman Capote, la mia edizione è quella che “contiene” il solo romanzo “Colazione da Tiffany” senza le altre tre storie, è Holiday (Holly) Golightly, una ragazza ex moglie bambina, ex attrice mancata, che vive a New York di espedienti e mance. Il romanzo vede Holly entrare in scena grazie ai ricordi dello scrittore che veste il ruolo della voce narrante e del protagonista; lo scrittore che nel bellissimo film di Blake Edwards con Audrey Hepburn, George Peppard e Mickey Rooney ha un nome, Paul Varjak e che, invece, nel romanzo di Capote resta per tutta la vicenda senza nome.
Nel racconto si riscontrano i temi della ricerca di un posto tranquillo, un posto che possa essere considerato veramente una casa, un posto nel quale poter mettere, finalmente radici, quello dell’appartenenza a qualcuno, essere umano o animale, senso di appartenenza che si riconosce solamente quando ci si libera dell’altra metà.
Un altro tema presente nel romanzo è quello dell’ipocrisia, l’ipocrisia della petulante Madame Spanella la quale, dopo aver dimostrato fastidio ed addirittura un sentimento molto simile all’odio per Holly Golightly e la gente chiassosa che le girava costantemente per casa, arrivando addirittura a denunciarla alla polizia e a farle arrestare, tollererà poi un comportamento molto simile da parte del successivo inquilino dell’appartamento di Holly, un tipo piuttosto losco e litigioso sul quale però Madame Spanella non trova nulla da ridire arrivando a procurargli addirittura delle belle bistecche per fare gli impacchi ai suoi occhi, spesso e volentieri, pesti. In “Colazione da TiffanyTruman Capote strizza l’occhio a Charles Dickens per il modo nel quale delinea i personaggi rendendo i buoni non totalmente buoni ed i cattivi non poi così cattivi, accanendosi soprattutto contro i presunti buoni. Un romanzo che io adoro assolutamente e che continuerei a leggere e rileggere per il piacere che ogni volta mi dona la sua lettura.

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