Magazine Cinema
In tempo di surriscaldamento della situazione politica, è uscito in dvd il documentario di Sabina Guzzanti, presentato, tra le polemiche, a Cannes, quest'anno. La Guzzanti non è nuova a prese di posizioni dure, a volte discutibili nei modi e nelle intenzioni. Il punto focale su cui si basa il documentario è la differenza tra realtà percepita e realtà vissuta. L'obiettivo, tipicamente documentaristico, è quello della denuncia. La Guzzanti, che non ha alcuna simpatia nei confronti del premier italiano, Silvio Berlusconi, fa il miracolo. Riesce a sdmuovere le coscienze, ad indignare, a descrivere un mondo in cui l'arbitrario è la regola. E riesce ad affrancarsi da Berlusconi, che imita con una certa bravura, e ad intessere un racconto che chiama in causa il potere tutto, dalla Protezione Civile di Guido Bertolaso alle forze di opposizione, ai proclama propagandistici delle televisioni pubbliche e private, al beneplacito di personaggi discutibili, in forza ad organizzazioni mafiose. In poco più di 90 minuti, la Guzzanti mette su un gran calderone, ma riesce a mantenere con duttilità il filo del discorso. E così il propagandismo, la speculazione, l'intrallazzo, il legame, il placet ecclesiastico, i trascorsi con le mafie, vengono a galla, come un certo imbarbarimento dei cittadini, portati alla venerazione più che alla comprensione. Allo stesso tempo, la "Dittatura della merda" diventa un'arma a doppio taglio, una guerra civile in cui tutti sono in grado di essere nemici/amici a loro piacimento e in cui vince chi vince a prescindere, chi ottiene più consensi. A livello stilistico, il documentario sull'Aquila distrutta, è un riusciuto j'accuse con qualche accenno di Michael Moore, ma evitando molti stereotipi, grazie alla capacità della Guzzanti di inscrivere anche elementi faceti nella narrazione. E così, il suo diventa un "Fahrenheit 9/11" con digressioni più umane e meno scivoloni su un piano complottistico di Intelligenc. Il potere autoritario è evidente nell'incapacità di avere una libera espressione, nel malcontento taciuto, nella vergogna muta dei tg nazionali, nelle estenuanti campagne di distrazione/modificazione delle percezioni di massa, nella stessa imposizione fisica (anche le forze di polizia, non so quanto in maniera realistica, vengono introdotte nel calderone). La grafica, elementare ma convincente, per i raccordi esplicativi, è accompagnata da un montaggio serio, firmato Clelio Benevento. Ma oltre l'analisi, colpisce la capacità emozionale che fa riscoprire una Guzzanti più intima e meno votata all'ideologismo, più attenta alle problematiche reali di chi vive in disagio, e pronta a a dar voce, anche se con evidente carica ironica, a chi mitizza quel Silvio, oggi alle prese con una probabile crisi di governo.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Sull’ospitata di Silvio Berlusconi e Matteo Renzi a “Virus”. Sui capelli e le...
di Rina Brundu. Quando stasera, durante il TG2, Nicola Porro ha annunciato che avrebbe ospitato Renzi e Berlusconi nel corso del suo “Virus- Il contagio delle... Leggere il seguito
Da Rosebudgiornalismo
ATTUALITÀ, CULTURA, SOCIETÀ -
Oliviero Beha: Come Uccidere (Metaforicamente) Berlusconi
Ostracizzato lo è sicuramente, Oliviero Beha. Nel corso della sua trentennale carriera questo giornalista dalle buone letture è stato allontanato coattivamente... Leggere il seguito
Da Dietrolequinte
CULTURA -
Cosa c'e' dietro all'expo? perche' se ne parla tanto?
Sono cresciuta e vissuta a Milano e molti milanesi si sentono fieri di ospitare l'Expo credendolo una cosa buona, creata per parlare di problemi che stanno... Leggere il seguito
Da Marta Saponaro
CULTURA, DIARIO PERSONALE, PARI OPPORTUNITÀ, PER LEI -
Berlusconi melanconico a “Che tempo che fa”: “Siamo in regime di Democrazia...
di Rina Brundu. Nel giorno in cui Moretti si scopre profetico (“I francesi mi giudicano solo per i miei film”) e la debacle del cinema italiano al Festival di... Leggere il seguito
Da Rosebudgiornalismo
ATTUALITÀ, CULTURA, SOCIETÀ -
Sul misterioso nuovo leader della destra italiana e sulle ospitate televisive...
Qin Shi Huang di Rina Brundu. “Io leader dei moderati? No, l’unico è Silvio…(…)… Non credo di essere all’altezza, è già molto che io sia qui a fare... Leggere il seguito
Da Rosebudgiornalismo
ATTUALITÀ, CULTURA, SOCIETÀ -
Quello che il renzismo non dice (112) – Berlusconi “Niente selfie, non sono...
Mario Draghi, author World Economic Forum di Rina Brundu. Occorre ammetterlo, di tanto in tanto Silvio Berlusconi ha un tocco d’artista (noblesse oblige), un... Leggere il seguito
Da Rosebudgiornalismo
ATTUALITÀ, CULTURA, SOCIETÀ