Review: La casa dei sette ponti

Creato il 13 agosto 2013 da Paperottolo37 @RecensioniLibra


La casa dei sette ponti by Mauro Corona
My rating: 5 of 5 stars

Il racconto de “La casa dei sette ponti” è una sorta di favola moderna in cui un uomo, un industriale pratese nel campo della seta, campo sempre più terreno di conquista da parte dei cinesi, vive una vita di continua lotta per far sopravvivere le proprie fabbriche. Ogni tanto passa al suo paese natio dove rivede i vecchi amici rimasti a vivere al paese al contrario di lui che dal paese era partito e, dopo aver girato il mondo, era tornato in patria per stabilirsi, come detto, a Prato. Per raggiungere il paese natio il protagonista passa, deve passare, ogni volta davanti una casetta, povera e tutta rappezzata, con due comignoli da quali, sempre, in qualunque momento del giorno o dell’anno egli si trovi a passare, esce del fumo, segno che lì qualcuno, un qualcuno però assai timido e riservato visto che mai si vede un volto alla finestra o una figura umana sulla porta o all’esterno.
Un giorno, spinto dalla curiosità, il protagonista bussa alla casa e scopre lì abitano due vecchi, un uomo e una donna. Sempre spinto dalla curiosità vorrebbe entrare a visitare la casa ma i due vecchietti gli dicono che non potrà entrare in quella casa fino a quando non avrà passato i “sette ponti”.
Come il protagonista scoprirà poi quei sette ponti lo porteranno a percorrere, in una sorta di sogno, la propria vita rivelandogli che i due vecchietti della casetta dai comignoli eternamente fumanti sono i suoi genitori, quei genitori che lui aveva insultato ed abbandonato il giorno del suo diciottesimo compleanno, dopo che loro gli avevano rivelato che era un trovatello. Nella visione finale, mentre traversava l’ultimo ponte, egli vide quello che era capitato ai genitori dopo la sua partenza. Dopo essersi ripreso da un grave incidente, incidente a seguito del quale aveva seriamente rischiato di morire, ritrovandosi per ventidue giorni in stato di coma, stato di coma che gli aveva permesso di “passare i sette ponti”, questo novello figliol prodigo torna dai genitori e, ottenutone il perdono, torna, dopo un mese durante il quale cede le proprie aziende ai tanto osteggiati avversari cinesi, torna alla casetta nella quale trascorrerà i propri giorni nel tentativo di recuperare, per quello che gli sarà possibile, il tempo perduto.
Il morale di questa favola moderna è che una vita imperniata unicamente sul denaro e sulla ricerca del potere non è così gradevole da viversi, contrariamente a quello che potrebbe apparire, come una vissuta, più modestamente con la gioia data dall’amore.

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