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Review: La gatta magica (Il battello a vapore. Serie azzurra)

Creato il 08 giugno 2014 da Paperottolo37 @RecensioniLibra

La gatta magica (Il battello a vapore. Serie azzurra)
La gatta magica (Il battello a vapore. Serie azzurra) by Mathilde Bonetti
My rating: 5 of 5 stars

A volte gli scrittori o, come in questo caso, le scrittrici si conoscono, o meglio s’incontrano, quando meno ce lo si aspetta. Ieri sera infatti ero all’oratorio per assistere al saggio dei balli di gruppo quando tra le guest stars chiamate ad allietare la serata ecco spuntare Mathilde Bonetti. Ieri sera era presente, principalmente, per le sue indiscusse doti di ballerina di liscio, doti che l’hanno portata al raggiungimento di una delle classi massime di quella specialità. Durante un’intervista ma per la verità la cosa era emersa già in sede di presentazione ho scoperto che Mathilde è anche una scrittrice di libri per ragazzi. Io mi sono subito incuriosito e arrivato a casa mi sono messo a scartabellare al computer scoprendo, tra i libri suoi disponibili in formato ebook, proprio questo e cioè “La gatta magica”.
Si tratta della storia, incantevole e delicatissima, di Fantàsia, sì proprio scritto così, come il famoso Regno creato da Michael Ende nel suo romanzo “La Storia infinita”, una gattina che, all’età di tre mesi, viene affidata a Lunadea, una giovane pittrice che la porta con sé nella propria casa. Già durante il viaggio in treno che porterà Fantàsia alla sua nuova casa questa magica gattina si farà notare riuscendo a calmare le smanie di una ragazzina che, forse per la stanchezza e la noia del viaggio, si era messa a fare i capricci. Arrivata nella sua nuova casa Fantàsia farà la conoscenza di un mondo fantastico, dei quadri tutti coloratissimi creati da Lunadea e di Otto, il procione, o meglio, come lo chiama la stessa Lunadea, il Prociotto, golosissimo e per questo motivo tendente alla pinguedine. Ho idea che la lettura del romanzo “La gatta magica” sia stato per me l’inizio di quella che Gino Paoli chiamerebbe “Una lunga storia d’amore”. Perchè, diciamocelo chiaramente una volta per tutte, chi l’ha detto che le favole siano riservate ai bambini?!

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