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Review: la signora dalloway in bond street e altri racconti

Creato il 29 settembre 2014 da Paperottolo37 @RecensioniLibra

la signora dalloway in bond street e altri racconti
la signora dalloway in bond street e altri racconti by Virginia Woolf

My rating: 5 of 5 stars

Tutti i racconti contenuti in questa raccolta hanno un punto in comune. In ognuno di essi lo spunto iniziale del racconto non è mai fine a se stesso. Sono pienamente consapevole di aver appena detto una grandissima ovvietà, specie per quante e quanti tra voi amano e conoscono Virginia Woolf in maniera più approfondita. Ciononostante è il punto che più mi ha colpito in questi racconti. Ossia, come dicevo poco fa, notare come il punto di partenza, un abito nuovo non proprio adatto ad una festa, un’uscita per andare a comprare dei guanti o l’osservazione di un quadro, tanto per citare i primi tre spunti iniziali che mi siano venuti in mente, facciano da volano a considerazioni più profonde di carattere umanistico e sociale. Vi è poi un racconto in particolare, quello intitolato La presentazione, uno dei racconti nei quali torna il leit-motiv della festa organizzata dalla signora Dalloway, nel quale si nota in maniera più marcata la vena di suffragetta per la parità di diritti tra uomo e donna. Qui, infatti, troviamo protagonista Lily Everit, una giovane che poteva vantare un recente saggio, giudicato eccellente, sul decano Swift. Lily, durante la festa della signora Dalloway, viene presentata ad un uomo del quale viene detto al lettore che abbia, come principale ed a quanto è dato sapere unico, vanto quello di essere un discendente di Shakespeare. Nonostante i meriti tra i due siano notevolmente sbilanciati a favore di Lily, la Woolf ci presenta l’uomo nell’atto, a tutta prima banale, di strappare le ali ad una mosca. Questo atto acquista però un valore enormemente maggiore, direi un valore immenso, se lo si interpreta in maniera metaforica e cioè come l’attitudine di quest’uomo, forte di un così notevole avo, di strappare, tarpare, le ali a quanti (e soprattutto a quante) egli consideri, a torto o a ragione, più spesso a torto, inferiori a sé, alla stregua, appunto, di mosche.
Nei racconti che compongono la raccolta torna, inoltre, il tema della morte e più in particolare del suicidio, quasi un triste e macabro preannuncio di quella che sarà poi la tragica fine dell’autrice.
Una raccolta di racconti da leggere per potersi gustare la prosa di una delle maggiori scrittrici europee e per riflettere su temi molto profondi.

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