Parola di Cadavere by Andrea Vitali
My rating: 5 of 5 stars
Il Cadavere, al secolo Agrati Lazzaro, è un ragazzo alto, magro, tanto taciturno da apparire tardo di comprendonio e pallido; pallido come un cadavere. Quando il protagonista, con ogni probabilità l’autore stesso o un suo alter ego di carta,sono entrambi ragazzini di quarta elementare, anche se il “Cadavere” è un ripetente a causa, appunto, della sua indole taciturna che aveva fatto sospettare un’estrema ottusità all’insegnante dell’anno prima. Il nomignolo al ragazzo è dato, oltre che dal proprio aspetto e dalla propria indole silenziosa anche dal fatto che il padre, Anemio Agrati, aveva un hobby piuttosto macabro: costruire bare. Col tempo, diventati ormai adulti, i due amici prendono l’abitudine di incontrarsi con cadenza annuale, in occasione della Commemorazione dei defunti presso il cimitero bellanese. Con uno stile sempre fresco e divertente Vitali ci regala un’altra delle sue straordinarie Storie di lago. Una storia nella quale non mancano sprazzi di lirismo assoluto, specie in certe descrizioni del paesaggio. Con la classica capacità di scegliere per i propri personaggi nomi e soprannomi, quelli che, specie nei paesi, meglio identificano le persone, stravaganti l’autore rende divertenti anche vicende che, nelle mani di un autore meno sapiente da questo punto di vista, potrebbero risultare pesantemente macabre. Una lettura consigliata agli amanti delle belle storie rilassanti che permettono di trascorrere qualche ora di spensierata allegria. Gli amanti degli ebook non si sentano esclusi dal divertimento! Questo racconto, infatti, è disponibile anche in formato elettronico!
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