Magazine Bellezza

Review: The Balm palette Shady Lady vol. 3

Creato il 23 marzo 2015 da Silvia_u @Silvia_Kayleigh
Negli ultimi anni si è sentito sempre più spesso parlare del brand The Balm: prodotti di qualità, packaging retrò e nomi accattivanti a prezzi, tutto sommato, di fascia media. Il post di oggi ha ad oggetto l'unica palette che abbia mai provato di questo marchio: la Shady Lady vol. 3.
Review: The Balm palette Shady Lady vol. 3
Review: The Balm palette Shady Lady vol. 3(Da notare, apprezzatissima per ciò che mi riguarda, la dicitura "Wear faux fur!" ossia "Indossate pellicce finte!")
Esistono tre versioni di questa palette, questa è la terza. Il packaging è in cartone, con un grande specchio all'interno e la chiusura a calamita. Non è fornita di applicatori di alcun tipo. Contiene nove ombretti, disposti in cialde di medie dimensioni (1,6 grammi ciascuna), sei dei quali sono utilizzabili anche come eye-liner.
Review: The Balm palette Shady Lady vol. 3
Review: The Balm palette Shady Lady vol. 3
L'assortimento dei colori è soddisfacente, sono originali e non scontati. Mancano nuance neutre o di transizione ma chiaramente non rientrano nel concept della palette: da sola non basta, a mio avviso, per un makeup completo. I finish sono shimmer/satinati nella totalità delle colorazioni, mentre per quanto riguarda la texture è sicuramente una delle migliori mai provate: burrosa, morbida e fallout pari a zero (ricorda molto quella degli ombretti Urban Decay). Sfumabilitá e durata sulla palpebra sono, ugualmente, eccellenti. 
Review: The Balm palette Shady Lady vol. 3(Da destra: lusty lee, envious erin, racy kacy).
Review: The Balm palette Shady Lady vol. 3(Da destra: safe bet annette, runaround rebecca, come-hither heather)
Review: The Balm palette Shady Lady vol. 3(Da destra: open to offers olwen, all the way annie, guilty gwen)
Ho apprezzato tutto di questa palette: dai nomi al packaging, senza tralasciare, ovviamente, la qualità eccellente delle polveri. Il prezzo, più che onesto, si aggira sui 30 euro. Trovate The Balm a La Gardenia o on line su siti come Maquillalia. Sicuramente proverò altro di questo brand: mi intriga moltissimo, ad esempio, l'illuminante Mary-Lou Manizer.Voi cosa ne pensate? 

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines