ReWalk – l’esoscheletro per tornare a camminare
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Quando la tecnologia è al servizio delle persone. La Food And Drug Administration (FDA), agenzia americana per gli alimenti e i medicinali e in diretta dipendenza del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti, ha da poco approvato il commercio e la vendita di un esoscheletro prodotto dall’azienda ReWalk Robotics.

Com’è immaginabile, il fine è quello di far tornare a camminare quelle persone che, per le motivazioni più diverse, hanno perso l’uso delle gambe. Sino ad ora solo la predetta azienda è riuscita ad ottenere le certificazioni necessarie atte a vendere i primi prototipi.
Fondata dal dottor Amit Goffer, il quale rimase vittima di un incidente guidando un quad nel 1997, restando così paralizzato dalle gambe in giù.
Il nome ufficiale dato è ReWalk Personal System ed è stato approvato solo a fini domestici. L’esoscheletro è in grado di sostenere il movimento delle anche, delle ginocchia e delle caviglie, permettendo altresì ai pazienti affetti da paraplegia (dovuta a traumi alla spina dorsale alle vertebre da T7 a L5) di mettersi in piedi e camminare in completa autonomia.
Il coordinamento viene gestito da un computer posto in uno zaino (avente un peso di 2,5 kg circa), oltre ad una serie di sensori, permettendo al paziente di mantenere l’equilibrio durante il movimento provocato dai motori integrati nelle protesi indossabili. Il comando di attivazione può essere indossato al polso; in tal modo si potrà dare i diversi ordini (alzarsi, sedersi e/o camminare).
Come risultato, si ha un movimento corporeo molto vicino a quello naturale. L’unico compromesso è che chi usa ReWalk deve necessariamente maneggiare anche un paio di stampelle.
Va comunque ricordato che, come altre alternative dello stesso tipo, molto dipende anche dal grado di lesioni riportate dagli stessi pazienti.
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