Magazine Cucina

Rhum R.St Barth, la nuova frontiera…del Rhum

Da Vini&terroir

Ve lo ricordate un giocatore di calcio che ha iniziato la sua carriera da giovanissimo nell’Inter e poi è passato al Manchester United, dove ha giocato molti anni e vinto quasi tutto? Altro indizio: ora gioca nel Werder Brema e nel 2006 faceva parte della nazionale francese battuta dall’Italia nelle finale di Berlino. Lui è Mikael Silvestre.

Rhum R.St Barth, la nuova frontiera…del Rhum

Ma cosa c’entra con il rhum? Ci sono molti ex-giocatori che investono in aziende vinicole ma lui è il primo caso, a mia conoscenza, che mette i suoi soldi nella ” canna da zucchero”. Mikael racconta che: ” da bambino quando passavamo le vacanze nelle Antille francesi, i miei genitori avevano l’abitudine di darmi un bastoncino di canna da zucchero a mo di lecca-lecca. Ho sempre avuto quel ricordo, l’incredibile dolcezza fruttata dello zucchero”. Originario della Guadaloupe, Mikael, si è innamorato di Saint Barthelemy, un’isola delle Piccole Antille a circa 230 km dalla Guadaloupe. Inoltre questa isola è molto “trendy” e frequentata da personaggi famosi, il che non guasta mai quando devi promuovere un prodotto. Decide di dare vita ad un progetto pazzo: iniziare a produrre rhum. Il primo passo è quello di acquistare una distilleria, ben presto scopre che a Saint Barthelemy non ci sono distillerie per una ragione molto semplice: l’assenza di acqua potabile dolce, nell’isola si utilizza acqua del mare desalinizzta ed inoltre l’isola non produce canna da zucchero. Allora si sposta in Guadaloupe  e qua si mette alla ricerca di una distilleria, nell’isola ce ne sono ben otto. Sceglie la distilleria che secondo lui può produrre un rhum che ricorda i sapori ed i profumi della sua terra natale. Non dice il nome della distilleria, non capisco perchè……, anche se si hanno forti sospetti sulla distilleria Bologne.

Rhum R.St Barth, la nuova frontiera…del Rhum

La Bologne è una distilleria fondata intorno al 17 secolo dalla famiglia protestante De Bolognes, partiti dalla Francia ma di chiare origini italiane. Ritornando a Mikael, seleziona con il maitre de chai un rhum bianco che è imbottigliato a 50°, il grado alcolico tradizionale delle Antille; poi un rhum ambrato di quattro anni di affinamento ed infine un rhum di 12 anni, distillato nel 1998 limitato a 2000 bottiglie. Come avete capito il rhum si chiama R. St Barth, che è il nome affettuoso con cui i francesi chiamano l’isola di St Barthelemy.

RHUM BLANC AGRICOLE-COOL-50%

Rhum R.St Barth, la nuova frontiera…del Rhum

La canna da zucchero è raccolta a piena maturità su un terreno di origine vulcanica. Segue la fermentazione e distillazione e poi l’affinamento in vasche per circa un anno. Il naso è molto tuberoso, con note di scorza di limone verde e menta ( potrebbe essere l’ideale per un ottimo mojito…..). Molto rotondo nonostante l’alto grado alcolico. In bocca è ruffiano con un finale secco e piccante di canna da zucchero e zenzero.

RHUM AMBRE AGRICOLE-CHIC-40%

Rhum R.St Barth, la nuova frontiera…del Rhum

Stessa provenienza della canna da zucchero, con un passaggio di quattro anni in botti di rovere francese. Ha un naso molto timido con sentori medicinali e poi appare la vaniglia e cacao. In bocca si sente molto la vaniglia e i frutti esotici, floreale con un finale umido e caldo. Nel loro sito lo danno come il perfetto compagno per mojito, daiquiri ma personalmente il cocktail verrebbe a costare molto caro in quanto questo prodotto è venduto nelle enotecha a circa 160€.

RHUM VIEUX AGRICOLE-AUTHENTIQUE-43%

Rhum R.St Barth, la nuova frontiera…del Rhum

Stessa provenienza delle canne da zucchero, il rhum è stato distillato nel 1998 e dopo il classico anno in vasca, ne ha fatti altri 12 in botti di rovere. Il rhum è stato messo in bottiglia la suo grado naturale ( 43%) e senza filtrazioni. Ha un naso legnoso, di humus con una leggera muffetta. Dopo una leggera aereazione il frutto si libera. Prugne,spezie come la badiana, la cannella, il coriandolo. La bocca è secca e speziata ed il legno domina ancora. Prezzo basato sulle 2000 bottiglie e non sulla qualità, è venduto a 700€ presso le enoteche.

Insomma mi sembra che sia una bella operazione di marketing, il bravo Mikael compra delle partite di rhum dalla distilleria ead un prezzo basso e poi fa il resto. Sceglie le bottiglie, belle e prestigiose, e poi cerca di inserirle nel mondo jet set francese e non; non a caso ha scelto l’isola St Barth che è un po come la nostra Costa Smeralda. Et voilà il gioco è fatto, sicuramente non consiglio un rhum ambrè a 160€ per un cocktail….

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :