Rhythm of the Dance
Da Rici86
Li hai visti e rivisti su Youtube, conosci le canzoni a memoria, i passi, gli stili. Li guardi e riguardi, ne impari le coreografie, li confronti nei diversi show. Ti metti a saltellare su ogni superficie disponibile imitando goffamente movimenti che nella tua testa si susseguono perfetti e leggiadri. Potresti parlare per ore, mostrando agli amici i dvd, spiegando loro le caratteristiche di ciascuno. Pensi di aver visto tutto. Poi entri a teatro. Ed entri in un mondo nuovo. Un'amica che voleva sperimentare il mondo dell'Irish dancing mi ha proposto di andare all'Opera House a vedere uno show. Senza neppure chiedere di cosa si trattasse di preciso, ho accettato. E ho fatto più che bene! Perché mi sono ritrovata seduta alla Cork Opera House a guardare dal vivo Rhythm of the Dance. E devo proprio dire che dal vivo è tutta un'altra cosa. Tutta un'altra emozione.Ma che cos'è Rhythm of the Dance? È uno show di Irish dancing della National Irish Dance Company che, come il più celebre Riverdance, racconta un millennio di storia dei Celti d'Irlanda attraverso le diverse epoche, con un cast di oltre 20 ballerini, una live band e tre tenori, che da diversi anni stanno girando il mondo, per la gioia di milioni di fans. E questa primavera il loro tour si conclude a casa, in Irlanda, per mia fortuna in concomitanza con la mia permanenza qui. Nella prima parte dello show ho riconosciuto molte citazioni dai miei spettacoli preferiti, soprattutto Riverdance e Feet of Flames: immancabili omaggi ai fantasmagorici ballerini che hanno reso l'Irish dancing famosa nel mondo. Dopotutto, con un coreografo ex di Riverdance, Doireann Carney, non poteva essere altrimenti. La seconda parte di "Rhythm of the Dance" è stata invece la più originale e sorprendente.
Originalissima e affascinante è stata, in particolare, la partecipazione di una danzatrice di sean nòs, il "vecchio stile" che non è così facile vedere in giro. È uno stile spontaneo, virtuosistico ed espressivo.
Virtuosistico è persino poco per descrivere ciò che ho visto in Rhythm of the Dance. Quando è entrata sulla scena, assieme alla protagonista femminile dello show, ho stentato a credere a ciò che stavo vedendo. La danza delle scope è stata veramente coinvolgente, per non parlare di quando l'abbiamo vista saltare dentro una padella!
A dir poco favoloso è stato anche l'assolo della protagonista femminile, accompagnata soltanto da un bodhran: un duetto da brividi. Direi che è stato un ottimo esempio di cosa le hard shoes possono fare ai piedi della persona giusta. Peccato che in Rhythm of the Dance si siano viste poco le soft shoes: io le adoro, ma le hard shoes fanno più scena, rappresentano il tipo di Irish dancing che il grande pubblico vuole vedere. Ma, credetemi, anche le soft shoes possono lasciare a bocca aperta: andate a cercare su YouTube gli assoli di Gillian Norris o Bernadette Flynn in Feet of Flames oppure di quella regina della danza irlandese che è Joan Butler. Comunque, le mie amate soft shoes non sono mancate neppure sul palco della Cork Opera House, con uno splendido assolo arricchito di nastro e alcune performances di gruppo.La parte finale dello show con l'intero cast sul palco è stata degna del finale di Feet of Flames: vorticante e coinvolgente. Il pubblico in ovazione ha richiesto più volte il bis. Non sono mancate anche le parti musicali: i tre tenori accompagnati da Danny Boy, Carrickfergus, una struggente Isle of hope e vivacissimi tunes strumentali hanno completato il quadro di uno show da brividi.
splendidi musicisti hanno eseguito i più bei classici della musica irlandese. Che mi ha fatto ricordare, sempre che ce ne fosse bisogno, quanto la musica celtica riesca ad arrivare direttamente a suonare le corde più profonde della mia anima.
Per chi non ha ancora avuto la possibilità di vedere lo spettacolo dal vivo, eccovi il trailer ufficiale:
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