Ri-co-min-cia-mo

Questa mattina (dopo la familiare insonnia della notte, che le ha ricordato come il suo semi-conscio sia già acutamente consapevole del rientro a scuola) la 'povna si è presentata tutta pronta al treno delle 9.30, direzione: città della scuola. Lì (dove è giunta con 50 minuti di ritardo, giusto per riprendere la mano, dopo due settimane railwayless, con il significato della parola "trenitalia") l'aspettava, in grande spolvero, Barbie, con la quale la 'povna aveva aperto trionfalmente agosto per alcuni cascami della commissione tosta, e che ora l'attendeva, come è logico, per la cerimonia di chiusura. La 'povna, dopo la pisciatina di ordinanza (ché il treno tra gli altri disservizi le aveva anche offerto una teoria indefinita di cessi tutti chiusi), si è subito buttata a capofitto nella mischia: cercando di venire a capo degli ultimi movimenti della commissione tosta, salutando il salutabile, ricevendo l'incarico di stendere un progetto di cui non si è mai occupata e non capisce niente, e incontrando (e subito prendendo atto che si sarebbe trattato di un incontro lampo) un nuovo insegnante di Trasfigurazione. Nel mezzo, per fortuna, ci sono scappate anche due parole con Mafalda (che era lì, sua totale sponte, per una lezione finale a Glauco, alla Piccola donna e a un altro, prima degli esami a settembre di domani).
Alla fine, dopo aver mandato al provveditoraro lo schema di tutte le tabelle e avere chiamato (su richiesta di Barbie) l'ingegnera tosta, la 'povna ha accettato, sulla via del ritorno, un passaggio in auto dalla Compaesana, che l'ha ammorbata ininterrottamente su varie e familiari vicende, saltando di palo in frasca con una (il)logica anche quella familiare. Arrivata di nuovo a casa - mentre si accingeva a una conversazione con Peter Pan sulla Neverland di settembre (che, come è, come non è, tra tre giorni scarsi la chiamerà a sé per una settimana) - le cornamuse di Brave scotland l'hanno subito richiamata al cellulare. Era l'Ingegnere Esagono, ex piùcheretto (ma ora con asterisco) e collega della 'povna nella commissione tosta.
"Pronto, 'povna, volevo dirti che ho riguardato tutto quanto, e mi sembra che ci siano ancora questo, quello e quell'altro. Che ne dici se venerdì, dopo il collegio, ci vediamo per un momento per mettere ogni cosa a posto?".
"Hai ragione, Esagono, vengo giusto ora dall'incontro con la Preside. Intanto ti aggiorno su quello che ho fatto, poi ti spedisco per mail gli aggiornamenti. E per il resto benissimo: ci vediamo venerdì con le ultime cose da fare".
Se si ragiona in termini di musica, la 'povna era venuta via dal paese-che-è-casa con questo (e solo questo) in testa. Se anticipiamo la Neverland di settembre, pare che la colonna sonora, invece, debba essere necessariamente un altro pezzo (gentilmente offerto da Ohibò e da Viola). Lo sceneggiatore, però, la pensa diversamente. Ed è da un paio d'ore che nella testa della 'povna risuona, a squarciagola, solido e potente, un unico: "Ri-co-min-cia-mo!".