Magazine Cinema

“Ribelle – The Brave”: il passo falso della Disney Pixar

Creato il 26 settembre 2012 da Onesto_e_spietato @OnestoeSpietato

“Ribelle – The Brave”: il passo falso della Disney Pixar

Anche ai più grandi capita di sbagliare. E questo è quanto accaduto alla Disney Pixar con Ribelle – The Brave, senza dubbio un solcato passo falso che (purtroppo) lascia una macchia su una lunga serie di successi conservatasi immacolata dai tempi del primissimo Toy Story. Ne consegue che, raccogliendo plausi dopo plausi, l’aspettativa cresce, è sempre più alta. Ma se qualcosa va storto, si cade da molto in alto e il tonfo è parecchio rumoroso. Ecco, The Brave ha fatto un bel tonfo!

E questo perché, in genere, associamo la Disney Pixar a magia, divertimento, pillole morali mai banali veicolate a piccole dosi, stupore e, perché no, commozione (come ha dimostrato ampiamente il meraviglioso Up). Ma questa volta tutto ciò viene a mancare.

Divertimento: non sono sufficienti i 3 fratellini rossicci che come trottole schizzano qua e là tra il villaggio e il castello scozzese delle nobile famiglia protagonista. Così come non basta il pretendente tozzo e bozzone che parla una lingua ostrogota che solo lui comprende e sa articolare.

Pillole morali: i macro-temi di destino, libertà e ribellione s’intrecciano e si fanno sentire con forza, ma la mano è calcata con fare troppo didattico e didascalico, fino ad essere irritante e vano.

Stupore e commozione: non pervenuti.

Insomma, languisce il coinvolgimento dello spettatore, il quale se ne va alla deriva della noia. Enfatizzata, in primis, da un impiego del 3D assolutamente inutile. Gli “sfondamenti di schermo” della terza dimensione si contano sulle dita di una mano (a dir tanto!) e si è più volte tentati di liberare gli occhi da quei benedetti occhialini colorati. Non per sollevare sterili paragoni o rivalità, ma almeno la DreamWorks con Madagascar 3 ne ha fatto un uso invasivo e piacevole, che è esattamente quello che il pubblico vuole pur di flasharsi le pupille per un’ora e mezzo.

“Ribelle – The Brave”: il passo falso della Disney Pixar

Tra Braveheart e Ivanhoe, Robin Hood e Lady Marion, stonehenge e fuochi fatui, Ribelle è la più classica e stantìa delle favole, con strega sdentata e simpatica, mutazioni da vanificare come nell’ennesimo L’incantesimo del lago, un finale con abbraccio e copertina da La Bella e la Bestia. Niente di nuovo, niente di più. E’ quindi palese come quest’opera si discosti ampiamente da tutta la precedente filmografia Disney Pixar, incentrata sul rendere umano ciò che non lo è (i giocattoli di Toy Story, le auto di Cars, i topi di Ratatouille, i robot di Wall-E, ecc.). Un tentativo di “novità” a cui rendere merito? Questo sì, sempre. Ma attenzione a non distaccarsi troppo dalla propria vocazione. Perché poi si sa, il pubblico è esigente. Dopo il dito, ti mangia la mano (altro che 3D!). Aspettiamo la riscossa di John Lasseter con Monsters University in arrivo nel 2013.

Parliamone su Twitter e Facebook!

:D


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :