In occasione della raccolta antologica
“La poesia che verrà”
Dedica a Novella Tarantino
gentile amica della poesia.
Per il sostegno alla parola poetica
I poeti non sapevano che così facilmente i telefoni
palmari avessero potuto rendere alla Muse un’altra vita
fuori dalle statue, che s’invola ‘sin dai polverosi libri.
Non cambio d’opinione in rapporto alla fragranza della
fidata e cara carta, ma fors’ ascoltare il consiglio
trasparente di questo nuovo amico androide che umilmente
opera, virtuale, al concreto diffondersi della poesia attuale
può permettere a scrittori solitari ed a lettori tutti sparsi
per il Cosmo di condividere questo piacere liminare.
Il motore del creare un discorso ch’esce dalla prosa
si ricerca in ogni luogo e differenza, che, leggendosi
in questa video-trasparenza non appare più così lontano,
ma da Polimnia1 ancor più protetto. Cibernetico ritratto
d’una poesia che muta oggi d’aspetto, nell’apparire del
verso frammentato e piegato, ma mai nel suo concetto.
Ed il navigatore, non più eroe omerico o ricercatore
del sacro, del digitale può facilmente ritrovare in
questa trama tessuta di parole una casa per lo
spirito, non più nel sito materiale delle riflessione
verticale2, ma nel lucido trasparire d’uno schermo in
divenire.
E se il foro non sta più al luogo d’una piazza
o d’un anfiteatro, è allo stesso modo
ch’il discorso sulla proporzione aurea
della poesia d’adesso si libbra e prospera dentro un blog.
E se il tag s’è allontanato ormai dalla cornucopia
e dalla rosa, ora abita sul muro metropolitano
o sulla pagina del network perché il tempo dell’acropoli
non s’è spento con un click di navigazione virtuale
ma gode un’altra era grazie ad un flash
dove della polvere e del sudore della storia niente
si saprà, attraverso questi schermi piatti che le leghe
in pollici trasformano e che parlan già non della verità
o dell’al di là ma d’una realtà immanente talmente dilatata che
così facilmente possiamo dire d’essere aumentata.
1 Polimnia, la musa dagli infiniti inni.
2 La preghiera
Riccardo Gasparoli vive a Paris da un anno, dove studia presso l’Università di St. Denis nella classe di Master in Filosofia. Da una decina d’anni costantemente all’ascolto della possibilità della poesia oggi, ama prendere l’iniziativa e partecipare a tutto ciò che sia in grado di donare visibilità alla parola poetica. Oltre a cuore spirito ed immaginazione esistono altre ragioni che mi portano a credere nell’espressione poetica e nell’ottimo lavoro che Novella sta svolgendo. A lato delle ricerche in filosofia all’università, sto sviluppando l’idea attorno “l’intenzionalità della poesia come forma di conoscenza del mondo”; ed il concetto di formazione-controllo di sé attraverso l’intuizione dell’istante poetico. Il motore fluido ed impalpabile che permette a questa creatività di perdurare nel tempo, è la consapevolezza che non esiste nessun tipo di superiorità intenzionale e intuitiva tra corpo fisico ed anima spirito, e la produzione artistica è il frutto dell’unione di sensibilità e pensiero puro.
Buona lettura!
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