Ricchi e poveri - Presadiretta

Da Funicelli


C'è almeno un ambito nel quale l'Italia primeggia: quello dei ricchi. I nostri ricchi, come ci ha raccontato Presa diretta ieri sera, sono tra i più ricchi d'Europa. Se la passano proprio bene, in questo momento, e forse nemmeno sanno che mentre loro pasteggiano a caviale e champagne, 9 milioni di loro concittadini sono in una situazione di povertà relativa e altri 5 milioni sono in povertà assoluta.
Il condominio Italia, nella metafora di Nunzia Penelope, mette ai piani alti proprio loro: superattico (famiglie che hanno 5 ml di beni di loro proprietà) e attico (9 ml di persone con 1 milione di beni) corrispodono circa al 10% della popolazione italiana che possiede circa il 50% delle ricchezze private del paese.
Parliamo di 9000 miliardi di euro, quasi 5 volte tanto il nostro debito, che però è pubblico.
Sotto i piani nobili c'è il ceto medio e le persone a rischio povertà: d'altronde lo stipendio medio degli italiani si attesta su 1100 euro, tremendamente vicino alla soglia di povertà, 1011.
Ci vuole poco per diventare improvvisamente poveri: una malattia, una spesa imprevista ...
Se non si cambia qualcosa, diventeremo sempre più un paese con forti differenze tra ricchi sempre più ricchi (che hanno tante possibilità per far studiare i figli, curarsi, divertirsi) e poveri sempre più poveri. Gente che deve rivolgersi alla Caritas per un pasto.
L'industria del lusso non conosce la crisi.
Presa diretta è andata a vedere come trascorrono le vacanze i vip a Porto Cervo, o nei circoli esclusivi di Roma (una delle città con il più alto numero di multimilionari in Europa).
Yacht che si affittano per 1 milione di euro per sette giorni. Camere da letto di lusso che costano 38000 euro.
Vuoi affittarti una rolls? Costa 5000 euro al giorno.
Così come le ville per trascorrere vacanze felici: l'affitto per una stagione costa 200000 euro.
Al circolo dell'antico tiro al volo trovi tutto per rilassarti: per la modica cifra di 30000 euro per l'iscrizione più 3500 di quota annuale, trovi campi da tennis, centro massaggi, ristoranti, piscine.
Qui si trovano presidenti della corte costituzionale, del consiglio di Stato, politici, professionisti.
Epifani ha smentito la sua iscrizione, ma Bertinotti è stato ripreso ad una festa.
In questo posto, i ricchi possono incontrarsi tra loro senza rischio di mischiarsi ad altri ceti sociali, ti dicono.
Questa gente ha i soldi e vuole il meglio. Non vuole preoccupazioni: come donna Marisela Federici, regina dei salotti.
Che ha mostrato la sua casa, con stanze ad hoc per posate e bicchieri (grandi come la mia cucina soggiorno) e che di fronte alla domanda sulla crisi e sui suicidi ha risposto : "Non voglio essere cinica. Secondo me hanno un altro tipo di problemi. Hanno problemi mentali, più che economici o altro. Sono persone che hanno già una tara mentale che li porta a gesti disperati. Allora che parole useresti a gente che si trova in queste condizioni? Speranza è molto bello perché almeno ti fa riflettere. Poi sta a lui (loro, nda).".
E, a chi si lamenta "
Lavorassero un po’ di più questi che si lamentano tanto. Che si mettessero a lavorare".
Eccoli qua: nemmeno sanno che è il lavoro il problema. E spesso, anche avere un lavoro non basta: non vieni pagato o vieni pagato poco e magari in nero.
I figli di questa nuova aristocrazia medioevale (il rinascimento era un'altra cosa) vanno a studiare all'estero, magari a Londra.
I soldi danno opportunità che ad altri non sono concesse (un master alla London School of Economics costa 30000 euro).
Proprio a Londra gli italiani abbienti stanno investendo: qui in molti hanno comprato case nei quartieri più esclusivi.
Scappano dalla zona euro, dalla austerity che viene lasciata a noi: non credono che l'Europa riuscirà ad uscire da questa situazione.
Si potrebbe prendere i soldi da questo 10% di italiani? La patrimoniale in Italia è un tabù (come la lotta all'evasione): anche l'Imu sulle prime case è stata tolta, per tutti. E il buco lasciato verrà riempito con i tagli al fondo per l'occupazione, il taglio per l'assuzione nelle forze dell'ordine per la lotta all'evasione.
Dal blog di Alessandro Gilioli:

300 milioni saranno tagliati alla manutenzione delle ferrovie.
250 milioni saranno tagliati al fondo per l’occupazione, cioè ai disoccupati.
300 milioni saranno tagliati allo sviluppo delle energie rinnovabili.
55 milioni saranno tagliati alle assunzioni nelle Forze dell’ordine.
30 milioni saranno tagliati all’attività dell’Agenzia delle entrate e al controllo sul lavoro nero.
Ancora incerti invece i 600 milioni che dovrebbero arrivare dal condono per i boss dell’azzardo: i re delle slot non vogliono pagare nemmeno quelli.
Ecco, queste sarebbero le ‘cose di sinistra’: togliere un’imposta anche a chi possiede case di pregio per tagliare trasporto pubblico, occupazione, lotta all’evasione, energie rinnovabili.
Una patrimoniale la voleva fare l'ex banchiere Pietro Modiano: soldi da prendere ai super ricchi, da mettere subito in circolazione, per far si che riprenda la spesa interna. Aiutare chi oggi non riesce a spendere.

“Abbiamo ancora adesso bisogna di una patrimoniale – spiega Modiano a Iacona – perché siamo in una fase straordinaria, non c’è mai stata una crisi lunga cinque anni. Se noi riusciamo nell’operazione di trasferire risorse da chi ha una bassa propensione al consumo, che sono i ricchi, a chi ha un’alta propensione al consumo, possiamo far ripartire l’economia. Magari non di 200 miliardi di euro, ma la farei di 80 miliardi di euro. Io la farei sul patrimonio liquido di quel 10% degli italiani che sono più ricchi e che posseggono quasi il 50% di tutta la ricchezza privata del Paese. E questo ammontare di 80 miliardi di euro lo ripartirei in 4 anni, 20 miliardi all’anno, che è l’1% e rotti del Pil”

Torino: l'altra faccia della medaglia.
Torino è la città del nord più povera. Non lo potevo credere, eppure la crisi della Fiat (che ha abbandonato l'Italia) ha messo in ginocchio un'intera città. Un distretto industriale che diventerà a breve un deserto.
5400 lavoratori di Mirafiori sono in cassa integrazione. Gente che si chiede che fine abbiano fatto i 20 miliardi promessi da Marchionne.
Con la Fiat sta crollando l'indotto: Saturno, Lear, Mecaplast, FGA, De Tomaso sono i nomi di aziende in crisi, che hanno spostato la produzione all'estero, che sono chiuse.
Parliamo di circa 40000 persone in cassa integrazione: il giornalista Griseri di Repubblica ha stimato in 500 ml, i soldi in meno nelle tasche di queste famiglie. Sono soldi che non circolano più nel torinese: meno ricchezza significa negozi e altre attività che chiudono.
Il ritmo, nei primi mesi del 2013, è 10 attività chiuse al giorno.
Gente che non riesce più a pagare bollette, le rate del mutuo, che deve rinunciare alla casa, alla macchine, ad una diginità.
La crisi costringe le famiglie a fare delle rinuncie pesanti: sulle cure mediche, sul cibo.
Il banco alimentare aiuta migliaia di persone, molte delle quali proprio italiane.
Come uscirne?
L'ex sindacalista Airaudo ha parlato di una caduta libera: dovremmo occuparci di creare lavoro puntando alla ristrutturazione delle scuole e degli edifici pubblici, per esempio. Come Roosvelt per il new deal.
Ma, ti dicono, servono soldi pubblici che ora non ci sono.
Sono i soldi spesi per il TAV o per i caccia F35. Sono i soldi condonati alle società dei giochi online.
Sono i soldi dell'evasione.
Il professor Gallino ha stimato che per creare 500000 posti, servirebbero 11 miliardi.
Sono tanti, servirebbe fare delle scelte politiche ben precise.
Scelte che questo esecutivo non sa (o non può) fare.
Iacona ha intervistato, nel finale, lo scrittore Baricco: "è entrato in bancarotta un modello" ha spiegato.
Un modello che si poggiava sulla non equità sociale e su una politica che svalorizza il lavoro, tra le altre cose.
E tocca a noi ora tornare ad essere cittadini attivi. Sempre che ce lo lascino fare.
Perché non solo non possiamo scegliere gli eletti, ma nemmeno possiamo più andare ad elezioni. Visto che i nostri politici, questa legge non la cambiano.

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