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Ricerca e Diplomazia. A Beirut.

Creato il 05 dicembre 2011 da Fugadeitalenti

L’Italia continua ad essere una scelta improponibile per coloro che -come me e i miei colleghi- hanno conseguito la laurea specialistica all’estero. Sembra quasi un paradosso: parliamo quattro lingue, ci siamo specializzati in centri di eccellenza fuori dalla Penisola, ma abbiamo pochissime chances in qualsiasi concorso di dottorato, in patria“.

Di fatto, un esilio, quello che Maria Fantappie, 27 anni, si trova a vivere, a cavallo tra Europa e Medio Oriente. Una carriera decisamente brillante, la sua, ma -al momento- senza alcuna possibilità concreta di mettere a disposizione del proprio Paese il prezioso know-how accumulato in tanti anni all’estero.

Maria si laurea in Scienze Politiche all’Università di Firenze, prima di prendere un treno per Parigi. Dove l’attende il prestigioso Institut d’Etudes Politiques. Nonché un percorso di laurea specialistica per gli studi sul Medio Oriente. Presto scopre quanto sia difficile, emigrare: la vita nella capitale francese costa. Il sussidio dello Stato transalpino e gli aiuti della famiglia le bastano appena per permettersi pochi metri quadrati di appartamento, in condivisione. Tuttavia, il feedback in termini di apprendimento è impagabile: oltre agli studi, Maria trascorre ogni estate in Siria, prima di dedicare la sua tesi di ricerca all’Iraq del dopo-Saddam Hussein.

Lo scorso anno Maria viene ammessa al dottorato, nel prestigioso King’s College di Londra. E dall’inizio del 2011 arriva per lei un posto da Visiting Scholar al Carnegie Middle East Center di Beirut, antenna mediorientale di uno dei più importanti think-tanks internazionali.

A 27 anni Maria si trova nel pieno della sua carriera, costantemente impegnata a scrivere articoli e ricerche che finiscono sia nelle mani di una platea di ricercatori internazionali, sia su testate globali quali il Los Angeles Times. E in Italia? Poco o nulla. Giornalismo e ricerca universitaria appaiono strade sbarrate. In diplomazia, un tentativo di colloquio al Ministero degli Esteri si è concluso con un “ci dispiace“. Ma la sua storia è ben più comune di quanto si pensi: i quattro colleghi di studi, con i quali Maria ha condiviso la casa a Firenze ai tempi dell’università, si sono tutti sparpagliati per il mondo, da Londra a Bruxelles, da Barcellona a New York.

Ospite della trasmissione è Cristina Caputo, funzionaria del Dipartimento Risorse Umane del Ministero degli Esteri, con la quale discutiamo le opportunità -alla Farnesina o attraverso la Farnesina- di lavoro nell’ambito della diplomazia.

Nella rubrica “Spazio Emigranti” la seconda puntata della nostra indagine -per parole chiave- sul perché della fuga dall’Italia di tanti nostri giovani professionisti. Oggi il tema è: “salario“. Ne parliamo con Eleonora Voltolina, direttrice del sito “La Repubblica degli Stagisti”.

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La discussione di questa settimana: E’ davvero esodo? Quanti vostri compagni di corso universitario, quanti vostri parenti o amici “under 40″ sono ora all’estero? Quanti di loro per scelta, e quanti per necessità? E al contrario, quanti professionisti stranieri conoscete, al lavoro oggi in Italia in posizioni qualificate? Quanto è positivo -o negativo- per il Belpaese il vostro personale “saldo” di talenti in uscita e in ingresso?

Scrivi la tua a: [email protected]

SEI UN GIOVANE “UNDER 40″ ESPATRIATO ALL’ESTERO? VUOI RACCONTARCI LA TUA STORIA? Per contattare la trasmissione: [email protected]

Alla prossima puntata: sabato 10 dicembre, dalle 13.30 alle 13.55 (CET), su Radio 24. Vi aspetto!



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