Si sente spesso parlare di tofu, ma di cosa si tratta? Come e perchè usarlo in cucina?
Pratica ricetta per prenderci confidenza! Questo e tanto altro ancora, domenica 21 febbraio dalle 15.30 alle 19.30 presso AVA, Piazza Asti 5/a (Re Di Roma) per il terzo appuntamento del Per-Corso di Cucina per la Salute 100% Bio e Veg “Legumi e Proteine vegetali: Tofu e Seitan!”
La ricetta
Preparare il cavolo:
Lavare, tagliuzzare e scottare il cavolo rosso e bianco con erba cipollina (comprate una piantina, è una pianta perenne!) nel wok o in una padella antiaderente a fiamma alta. Aggiungere 1 cucchiaio di acqua o poco più, tanto quanto è necessario per evitare di bruciare ma senza bollire! Finito di scottarlo (croccante ma cotto) speziarlo con erba cipollina e sale, e toglierle dal wok.
VARIANTE: qualsiasi verdura di stagione è ottima con il tofu per un pasto pratico, sano e gustoso! In questa stagione abbondiamo dei preziosi alleati per la nostra Salute: i cavoli!
Preparare il tofu:
Ricordate che il tofu, in effetti , non ha bisogno di essere cotto, ma ha bisogno di essere ben insaporito. Quindi tagliare il panetto di tofu a quadrotti e scottarlo brevemente nel wok solo per farlo più croccante ed insaporirlo con le vostre spezie preferite: timo, maggiorana, rosmarino, curry o curcuma. Date spazio alla vostra fantasia…
Unire cavoli e tofu per insaporire brevemente insieme. Spegnere la fiamma e condire con olio e shoyu (salsa di soia).
Per saperne di più:
Il tofu è un alimento caratteristico della tradizione orientale. E’ un prodotto derivato dai fagioli di soia e sembra sia originario della Cina e in seguito importato in Giappone. Secondo la tradizione popolare cino-giapponese, l’ideatore dell’attuale metodo di produzione del tofu fu il monaco taoista Lin An, insigne filosofo e alchimista.
Grazie alla semplice preparazione, alla facile assimilazione, alle eccellenti proprietà nutrizionali, al basso costo e alla facile reperibilità, da allora il tofu è diventato il più popolare derivato della soia.
E’ un alimento versatile: si può saltare, friggere (in tempura), lessare, cuocere al forno o alla griglia. D’estate si può mangiare crudo, in insalate o per una caprese con pomodoro. Tuttavia, dato che è molto yin, non va mangiato crudo quotidianamente e neanche con dolci, come infatti non si usa nella tradizione orientale.
In Occidente il “formaggio di soia” stà diventato un alimento prezioso sia per la sua ricchezza proteica vegetale , sia per l’elevato contenuto di fitoestrogeni che di lecitina.
I fitoestrogeni hanno un particolare effetto benefico durante la menopausa, la lecitina (presente in quantità circa doppia rispetto a quella degli altri legumi) interviene sul metabolismo dei grassi con un efficace azione anti-colesterolo. Per questi stessi motivi la soya va dunque consumata non troppo frequentemente.
Sappiamo pure che purtroppo, così come la pianta di mais, la soya è stata così manipolata dalle multinazionali che forse vale la pena chiederci se ancora esiste una pianta di soia no OGM….. Sul tema consigliata la lettura del libro “Il dilemma dell’onnivoro” di Michael Pollane ed.Adelphi.
Nel dubbio quindi attenzione, solo soia e derivati certificati Bio!