Ricky Rubio speranza spagnola

C’é una cosa da ricordare prima di tutto su Ricky Rubio: stiamo parlando di un ragazzo che é nato il 21/10/1990, vale a dire poco piú di 20 anni fa e che ha esordito in Liga ACB il 15/10/2005, vale a dire 6 giorni prima di compiere 15 anni. Esordire a 14 anni in una delle leghe piú importanti d’Europa non é neppure un sogno tanto sia irrealizzabile. Sembra il desiderio di un bambino, piú che un qualcosa che possa realmente succedere. Ma qui stiamo parlando di uno dei talenti piú precoci della storia del basket spagnolo, forse europeo e forse addirittura mondiale. Adesso, quello che cinque anni fa era poco piú di un bambino, é il playmaker titolare del Barcellona campione d’Europa. Il problema é che, per quanto possa essere giovane, la responsabilitá di guidare una delle squadre piú forti del Continente é abbasatnza grande. Per questo, quando ha avuto una flessione iniziata poco prima dei mondiali, si é subito pensato che era presto, che aveva ancora troppi alti e bassi, e che aveva troppa fiducia incondizionata nel Barça. In realtà questo lo abbiamo pensato solo noi, e qualche giornalista, non certo Xavi Pascual o sergio Scariolo (che comunque ha poi affermato, dopo il mondiale che, dovuto all’infortunio di Calderon avrebbe dovuto portare un altro play), perché per loro non é mai stato minimamente in discussione né l’impiego né il minutaggio del talento di El Masnou. La flessione c’é indubbiamente stata, ma ora sembra si stia ritrovando. Abbiamo messo insieme i dati degli ultimi 2 mesi:

ottobre (7 partite): 21.5 minuti, 27% dal campo, 4.57 assist, 4.85 punti, 8.57 di valutazione
novembre (8 partite): 23.8 minuti, 40% dal campo, 4.12 assist, 7.87 punti, 12 di valutazione

A Novembre ha messo 8 tiri in piú ed é passato da 8,57 a 12 di valutazione. Molto importante sarrebbe per lui migliorare il tiro. La sua tecnica di tiro e il rilascio é molto semplice e un po’ “debole”: ha un rilascio basso e non allunga molto il braccio. Sviluppando un tiro efficace e una penetrazione piú potente (anche se non pecca di tecnica e fantasia per trovare una soluzione vicino a canestro), potrebbe permettersi di andare negli States non solo come uno specialista del passaggio, ma come un play già più completo. I prossimi mesi saranno importanti e lui sarà sempre là con la fiducia del Barça e di tutta la Spagna del “baloncesto“.

Gustatevi questo video perché quello che fá Rubio a 20 anni….