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Ricognizione sulla fiducia

Creato il 22 febbraio 2014 da Domenico11
Ricognizione sulla fiducia Sul suo blog, Pippo Civati invita gli elettori del partito democratico ad esprimersi sul cambio di governo, attraverso un “questionario-ricognizione” e intervenendo “virtualmente” all’assemblea di democratici che si terrà a Bologna: non più di mille battute per motivare un sì o un no all’esecutivo guidato da Renzi (“Ricognizione sulla fiducia. Cosa ne pensate?”). Di seguito, le ragioni del mio sì alla fiducia al nuovo governo. Con i limiti che la sintesi comporta.
La fiducia va votata. Turandosi il naso e mordendosi la lingua. Nell’attuale situazione non c’è alternativa: questione di responsabilità, serietà, maturità. Ma anche per dare una risposta, prima di tutto a se stessi, su come si intende agire per incidere nelle scelte di partito e di governo, e non fare solo testimonianza. Esiste un dato, imprescindibile: il gruppo Civati è minoranza. E in politica i numeri contano. Oltretutto, siamo nell’arte del possibile, non dimentichiamolo, non tra i vicoli di Utopia. Per cui, mettiamoli e mettiamoci alla prova, con spirito propositivo, tentando di spostare a sinistra la barra del governo con gli strumenti parlamentari di cui disponiamo. La fuoriuscita dal partito non è scelta lungimirante. Si farebbe la figura del bimbo sconfitto che, per ripicca, abbandona il campo portandosi dietro il pallone. Ovviamente, la nostra non deve essere una cambiale in bianco, ma una verifica quotidiana. Se tra sei mesi o un anno dovessimo ritenere negativo il saldo, allora ne trarremo le necessarie conseguenze. Dopo, però. Prima occorre andare a vedere la mano di carte di Renzi e giocarsi bene le proprie.

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