Ricordo che lei era una persona con cui le parole erano superflue, ci capivamo solo scambiandoci un’occhiata. Non so perché, col tempo, ho perso questa grande risorsa nella mia vita. So che è successo e, negli anni, mi è molto mancata. Ma all’epoca del distacco avevamo circa 30 anni, lei aveva avuto da poco una bimba, io un nuovo amore. Forse, era semplicemente franato il terreno di condivisione, fatto di cose che riguardavano solo noi due.
Ora non so cosa succederà, non si può ricominciare daccapo. Ma si può ricominciare da qui. E poi, ieri sera, una sua frase mi ha molto colpita, una cosa che penso sempre di me: “Nella mia vita, ogni cosa, anche la più semplice, diventa complicatissima. Non so perché succede, ho smesso di chiedermelo da tempo. Ormai cerco di non farci più caso”. Lo ha detto con un sorriso amaro e ironico al tempo stesso. Ecco, l’ironia su noi stesse: era un altro pregio della nostra amicizia. Riuscivamo a ridere anche quando affrontavamo situazioni allucinanti. Mi auguro, a questo punto, di tornare a ridere di noi, come facevamo un tempo…insieme…