Email, telefono, siti esca ma anche social network e informazioni personali che condividiamo: i ladri di dati possono usare tutti questi strumenti per rubarci l’identità e, con questa, somme di denaro. Ecco perché diventa molto importante imparare a riconoscere le truffe d’identità. Quali sono i dettagli a cui fare attenzione per limitare al minimo i rischi?
- Siti web: se dobbiamo inserire dei dati (password o altre informazioni personali) verifichiamo di aver digitato correttamente l’indirizzo e, una volta collegati al sito, che siamo su una connessione sicura; questo si può fare controllando che l’indirizzo inizi per https e non solo http oppure che accanto all’indirizzo sia presente l’icona di un lucchettino che garantisce l’affidabilità del sito e della connessione. Se non siamo in grado di verificare questi elementi, è meglio evitare di inserire i nostri dati.
- Messaggi di posta elettronica: controlliamo sempre l’indirizzo del mittente, eventualmente anche con una ricerca su Google se non siamo sicuri; se il messaggio è scritto in italiano non corretto e pieno di errori è molto probabile che si tratti di un tentativo di frode. Se nel testo della mail sono presenti dei link possiamo passarci sopra con il mouse senza cliccare e verificare se l’indirizzo che appare in basso nel browser corrisponda a quanto scritto nella mail: spesso, infatti, i link che portano al sito truffa sono mascherati da testo che in apparenza sembra affidabile. In ogni caso non inviamo mai dati o documenti via mail se non conosciamo la persona e il suo indirizzo. La nostra banca non ci chiederà mai né il numero della carta, né password o pin, via posta elettronica!
- Telefonate: i truffatori possono anche chiamare sul telefono e, usando tecniche psicologiche, possono cercare di ottenere la nostra fiducia e spingerci a dare i nostri dati personali. È il caso della storia raccontata su Wired alcune settimane fa. La truffa telefonica è stata sventata perché la vittima designata si è accorta di alcune elementi, come un indirizzo email “strano”: in questo caso una telefonata al servizio clienti di Fastweb prima di inviare i documenti richiesti dal truffatore ha permesso di togliere ogni dubbio sulla natura fraudolenta dell’operazione.
Ancora una volta, la nostra attenzione è la nostra prima difesa contro le truffe d’identità. In caso di dubbio, chiediamo consiglio o facciamo una ricerca su internet prima di cliccare o di inviare i nostri dati: un gesto di prudenza in più potrebbe risparmiarci molti fastidi.