A distanza di un mese, vediamo insieme quali sono stati i veri trend della Milan Fashion Week 2014, selezionando per voi gli abiti che ci hanno colpito maggiormente.
Perdonate il ritardo, care ragazze, ma non è stato facile scrivere questo articolo.
Gli abiti usciti erano belli tutti in questa Fashion Week e non è stato facile selezionarli. Ecco cosa è più piaciuto a me.
Max Mara. Una collezione A/I che rivisita i tessuti classici come il tweed e il principe di Galles e li rende più sofisticati con il twist metropolitano. Il gilet viene cucito sopra il blazer en pandant con effetto trompe l’oeil. Contrasti di texture creano giochi di luce.
Andrea Incontri. Il designer decide per il prossimo inverno di doppiare il feltro dei capispalla e s’inventa un nuovo concetto di Utility Jacket con tasche applicate ton sur ton su soprabiti e gonne.
Fendi. E’ la modella Cara Delevigne ad aprire la silata con un mini Karl Langerfeld dall’allure punk in pelliccia, il materiale iconico della Maison romana che diventa wild.
Karl Langerfeld e Silvia Venturini Fendi ripartono dai capi iconici del brand e ne danno una nuova versione. Lo sportwear viene rivisitato e si fa lusso: il bomber diventa abito lungo e la classica stola perde il otè borghese oer sposare quello bondage e le felpe si rivestono di cristalli.
Krizia. Gioca di contraddizioni e mixa capi maschili a tubini femminili. Pantaloni tagliati di sbieco per un effetto più fluido, forme essenziali. Tra pelle e seta, la tigre, icona del marchio, lo troviamo su maglie, mescolandosi a rose stampate.
Prada. Eleganza drammatica quella portata da Miuccia in passerella. E’ una collezione introspettiva che guarda alla visione della cultura tedesca degli anni ’70 del dibattito tra classi sociali. I maxi coat con dettagli shearling; gli abiti in seta sono indossati con stivali severi.
Moschino. E’ stata la più attesa in questa settimana della moda in quanto è uscita la prima collezione disegnata da Jeremy Scott per il brand.
E si diverte! Gioca con la moda in maniera irriverente e punta tutto suil junk food, s’ispirano al McDonald’s gli abiti delle prime uscite e le modelle entrano con vassoi, pronte per servire borse metalessè con l’inconfondibile lettera M. Cedendo poi il posto, nelle successive uscite, all’allegra spugna, idolo dei bambini, Spongebob che sbeffeggia su maxipull e borse.
Blumarine. Porta in passerella una donna sexy e strong molto distante da quella nostalgicamente romantica a cui siamo abituate. La donna Blumarine si veste di sensuali minidress o di pelle in versione total con pantaloni e camicie Sharp.
Etro. Nomina la donna cittadina del mondo, e la veste di tessuti e costumi di altri Paesi. La arricchisce di tuniche stampate a motivi paisley, motivi orientali e cappotti patchwork, tutto dal sapore etnico.
Iceberg. Sapore futuristico e anni ’60 per la sua collezione. Nuance neutre e colori fluo che giocano su capi dalle forme super clean e da materia hi-tech. Il tessuto protagonista è il Neoprene e lo troviamo su pantaloni affusolati, cappotti stronght e felpe stampate.
Versace. Appurando che io amo, adoro, e non trovo altri aggettivi in questo momento, Versace, la collezione che ha presentato è come sempre bellissima.
Propone minidress che esaltano le forme del corpo con taglio a sbieco ma rivisitato in versione moderna; i tailleur sono essenziali e i cappotti dal taglio sartoriale si ispirano alle divise militari del Seicento, per una donna combattiva ma femminile.
Trussardi. La donna in questa collezione è ribelle e un po’ campagnola. I cappotti sono grandi che si fermano alle ginocchia, trench immensi che coprono la caviglia, ma anche abiti in chiffon e pelle.
Roberto Cavalli. Lui gioca su mischiare pelliccia e pelle, presentando una donna rock e selvaggia. Stampe sgargianti con applicazioni metalliche gioca sull’effetto luce, effetto ripreso anche nel make up.
Dolce e Gabbana. Universo fatato per i due stilisti. Cigni, scoiattoli e motivi floreali.. con gli abiti dei due designer italiani si sogna. Quindi troviamo una moderna cappuccetto rosso che si veste di cappotti rigorosamente con cappuccio. Ci sono anche abiti stampati con chiavi di scrigni. Ma non manca il pizzo, il nero e quella femminilità siciliana cara ai due stilisti.
Dsquared2. Dean e Dan portano in passerella una surreale atmosfera di una casa di cura di lusso, dove le donne vivono una crisi esistenziale. Ma indossano piume. strass e pellicce maculate. Gli abiti ricordano gli anni sessanta e sono cortissimi.
E per finire lui. Re Giorgio per il prossimo inverno rilegge i suoi capi iconici, rinnovandoli nei colori e nei dettagli. La sua sarà una moda sobria, seri, portabile.
La giacca, suo must, viene arrotondata; i pantaloni diventano asciutti e si fermano alla caviglia,e il bermuda si allunga e si trasforma in gonna pantalone. Protagonista della collezione è la flanella. I colori vanno dal grigio al nero con sprazzi di verde lime.