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Era un giugno d’un paio d’anni fa. L’inizio della mia avventura di blogger e la possibilità di assistere alle prime sfilate dal vivo per poi raccontare, scrivere ed apprendere, migliorarmi. Fare palestra. Non chiedevo altro, non ho mai chiesto altro per passione. Ottavio Missoni e la sua famiglia furono i primi a darmi quest’opportunità.
E pensare che riuscire ad entrare nell’affascinante jet set “modaiolo” sembrava cosa impossibile per uno che come me non aveva alcuna amicizia importante o contatti prestigiosi da giocarsi.
Da quel famoso giorno in cui mi si aprirono le porte della Fonderia Napoleonica Eugenia di via Thaon de Revel (location per la sfilata Uomo P/E 2012), in una calda giornata di Giugno d’una Milano galvanizzata dalla settimana della moda maschile. Io, giovane ed inesperto avrei dovuto/potuto raccontare quella loro collezione, conoscere ed intervistare l’intera famiglia, a modo mio e senza alcuna restrizione.
Per me quel giorno segnò l’inizio d’una avventura che ancora oggi continua - se pur con alti e bassi - e che mi ha portato inaspettatamente a raggiungere numerosi traguardi di cui andar fiero. Una giornata che non dimenticherò mai e porto con me tra i miei ricordi più preziosi.
E’ per questo ma non solo che mi stringo al dolore di Rosita e dell’intera famiglia e di tutte le persone che gli hanno voluto bene.
Ciao Ottavio!