Il Monte Pasubio - © 2014 Giovy
Arriva Novembre: c'è chi festeggia Halloween, chi si sente più vicino alla festa di Shamain. C'è chi, come me, pensa sempre che Novembre sia un mese storicamente pazzesco. Mezza Europa ricorda la fine della Prima Guerra Mondiale.
In Italia, la festa del 4 Novembre (giorno dell'armistizio) passa sempre in sordina, forse perché destinata alle forze armate, forse perché ci si è dimenticati un del significato che certi eventi storici hanno avuto. Ecco perché oggi vi parlo dei luoghi (e altro) in cui ricordare la Grande Guerra.
Io sono una che mangerebbe Storia e Biscotti a colazione, ormai lo sapete.
Metto sempre la Storia nei miei viaggi perché penso che esplorare il mondo sia anche un nuovo modo per prendere consapevolezza delle epoche che hanno preceduto la nostra.
L'Europa celebra sempre la fine della Prima Guerra Mondiale: in tutto il Regno Unito, per esempio, si celebra il Remembrance Day. La gente gira per strada con un papavero appuntato alla giacca o alla borsa, in segno di ricordo dei caduti della Grande Guerra. Lo stesso fanno le squadre di calcio o rugby che scendono in campo in quei giorni.
I primi giorni di Novembre ormai così vicini possono essere il momento giusto per esplorare dei luoghi simbolici, dove la Storia di fa sentire forte.
Non a caso ho messo come copertina di questo post una foto del Monte Pasubio.
Tutto il massiccio che divive Alto Vicentino e provincia di Trento potrebbe essere considerato un museo a cielo aperto.
Che lo si risalga seguendo la Strada delle 52 Gallerie oppure gli Scarrubbi o la Strada degli Eroi poco importa. Le tre ore circa che servono ad arrivare nella zona del Rifugio Papa, caserma per i soldati durante la Grande Guerra, sono un tempo da vivere in riflessione e silenzio.
Veneto, Trentino, Friuli, ma non solo, pullulano di percorsi che ci ricordano la Grande Guerra.
Se siete bene attenti, ricorderete un post che scrissi qualche mese proprio a proposito di questi luogi da vedere, conoscere e rispettare.
Oggi voglio consigliarvi due luoghi "al chiuso", due posti in cui si va per ossevare, imparare e ammirare solitamente l'arte e l'esposizione di qualcuno.
Perché la Grande Guerra e la sua storia vanno oltre il luogo fisico e diventano museo.
Proprio sul passo che divide Veneto e Trentino, sulla statale 46, si trova la strada che porta all'Ossario del Pasubio.
Questo luogo è entrato nella mia mente da piccola. Mia nonna mi ci aveva portata in corriera un paio di volte ed io dentro di me pensavo che l'ossario fosse uno di quei posti costruiti con le ossa umane e nemmeno immaginavo il suo significato storico.
L'Ossario del Pasubio è luogo sacro e consacrato.
E' stato il primo in Italia a diventare, oltre che un luogo del ricordo, uno per la celebrazione religiosa dei caduti.
Qui, si trova il Museo della Prima Armata, una piccola esposizione curata nel migliore dei modi e indicativa di quello che è stata la Guerra da queste parti.
Entrare costa solo 2€ e i custodi sono anche ottime guide. Chiedete loro di raccontarvi come è nata questa esposizione e il suo significato!
Il secondo posto che mi sento di consigliarvi è il Mart di Rovereto.
Nella cittadina trentina si trova anche il Museo della Guerra, nel castello della Città.
L'esposizione è immensa e richiede almeno 3 o 4 ore per essere osservata e capita a dovere.
Al Mart, fino al 20 Settembre del 2015, si può ammirare una mostra dedicata alla Grande Guerra e a questo centenario appena iniziato.
La mostra è un vero e proprio tuffo all'atmosfera culturale di 100 anni fa, con le sue cartoline, la sua propaganda, i manifesti e la voglia di intervento, pronta a scontrarsi ogni giorno con chi, invece, voleva un'Italia defilata e neutrale.
Sapete quanto ami la zona di Rovereto: la trovo genuina e densa delle cose che mi piacciono.
Se cercate un luogo dove unire la voglia di un week end fuori porta ad una visita che sia tosta, anche dal punto di vista culturale, siete nel posto giusto.
Andare in giro per il mondo in cerca di Storia non significa fare viaggi o escursioni pallose.
Significa semplicemente assencodare una propensione della propria anima... e girare il mondo sempre con occhi curiosi e desiderosi di capire.