Il rientro dal festival di Cannes ha sempre una certa eco. In molti son curiosi di udire aneddoti, storie, gossip, racconti di situazioni frivole accadute sur la Croissette, durante i red carpet e i party che ogni notte si sono tenuti all’interno di hotel e/o a bordo di lussuosi yacht, grandi quanto un transatlantico.
Purtroppo chi si tumula nel Palais è posseduto dalla smania di vedere più pellicole possibile e una volta uscito dalla sala ha solo due obiettivi, iniziare la fila seguente e scrivere, scrivere, scrivere. Mangiare cibo sano e dormire il giusto numero di ore, per dodici giorni, diventano attività residuali. Anche volendo rimanere informati, è pressoché impossibile: l’unico passaparola è legato ai film strabilianti, alla traduzione delle cartelle stampa, ai biglietti per le proiezioni su invito. Punto.
Marches rouges Jour © FDC
E il gossip? Il gossip ci raggiunge quando riusciamo a scorrere le frasi pubblicate su Twitter con hashtag #Cannes2015 e, di sicuro, una volta tornati a casa. È così che ho scoperto cosa fosse accaduto mentre ero nella cine-bolla festivaliera.
Le chiacchiere – si dice – siano ruotate intorno ad una cucitura truffaldina, a una pancia inattesa, a un vestito incantevole e ad una borsa che, in pochi minuti, è diventata l’oscuro oggetto dei desideri di ogni VIP (uomo o donna che fosse) in città.
La sarta incriminata è colei che ha (mal) cucito uno dei primi abiti indossati da Sophie Marceau sul tappeto rosso. La poverina, a fine serata, deve aver vissuto un brutto quarto d’ora. Pare, infatti, che l’abito si sia “aperto” nel punto sbagliato e l’attrice abbia mostrato la biancheria intima mentre saliva i gradini del Palais e queste cose au festival de Cannes non devono capitare… soprattutto se non è la prima volta.
La pancetta, invece, era quella della divina, e sempre splendida, Uma Thurman che quest’anno era a Cannes in compagnia non di Quentin (Tarantino), bensì dell’ex (che “ex” non deve essere più) e – udite, udite – con una pancia più che sospetta, a meno che l’autore dello scatto si sia dilettato a deformare esclusivamente la zona addominale della lunghissima silhouette della signora Thurman, per l’occasione fasciata da un meraviglioso capo di sartoria verde smeraldo.
L’abito da sogno, ammirato da tutti, in stile vintage, era di Schiaparelli Couture ed è stato indossato dall’inossidabile, in formissima ed elegantissima Jane Fonda alla première di YOUTH. Un vestito nero tanto meraviglioso quanto difficile da indossare se non si ha le physique du rôle, non si è abituati a stare sotto i riflettori e, soprattutto, non si è delle gran Signore. E la settantasettenne (!) Jane Fonda ha dato una bella lezione di stile, grazia e portamento alle insipide starlette che per due settimane hanno assiepato i locali à la page della French Riviera.
Ed eccoci alla notizia che si conquista il mio, personalissimo, podio della stravaganza: Leonardo DiCaprio e l’ereditiera Paris Hilton pare si siano dati battaglia, a un’asta di beneficienza, per portarsi a casa una borsetta blu di Chanel, ovviamente, da donna. Alla fine pare averla spuntata l’attore americano per la modica cifra di 10.000 euro (gulp!). ll divo ha dichiarato che il prezioso accessorio fosse un regalo, non per la ragazza del mese, bensì per l’adorata… mamma. E dopo questa notizia, personalmente, mi ritengo appagata per i prossimi dodici mesi.
Vissia Menza