Oggi, io e il Nano, siamo andati a far visita alla Nonna Bis, la mia nonna, la madre di mia madre. Lei è contenta quando andiamo a trovarla, si lamenta che non ci vede abbastanza, ci accoglie con grandi feste ed ha sempre un "soldino" per il suo nipotino. Romeo è altrettanto felice e la saluta con un gioioso "Ciauuuu Calla! - Ciao Carla!"
La casa di mia nonna è un luogo ricco di ricordi per me, mi riporta alla mia infanzia. Lei conserva tutto, dalle boccette ormai vuote dei profumi, alle carte usate dei pacchetti regalo.
C'è ancora il finto telefono in legno, quello con cui fingevo di avere lunghe conversazioni con le mie amichette, durante le quali ci raccontavamo le nostre giornate e spettegolavamo. Provvisto anche di scomparto dove nascondere segreti e bigliettini.
Ci sono ancora le vecchie tazzine in metallo e plastica gialla, dentro le quali versavo il tè per me e la mia amica immaginaria (Ah! L'amica immaginaria! Quanto ho rotto con questa storia, nessuno sapeva più dove sedersi per la paura di schiacciarla!).
Ero una bambina che non amava i giochi tradizionali, usavo molto l'immaginazione, amavo stare all'aria aperta, anche in pieno inverno mi si trovava tra la campagna vicino casa, in cerca di sassi. Ogni giorno era una scoperta, ogni oggetto trovato, un tesoro.
Spero che anche l'infanzia di Romeo sia così, magica, ma la vedo dura! Lui, che ama così tanto la tecnologia, proprio come il suo papà.
E poi, ovviamente, in quella casa c'è lui, la sua essenza. Lui che se n'è andato, ma per me non se n'è andato mai. Lui che mi faceva guidare il trattore quando doveva arare la terra, che mi dava gli spiccioli di nascosto facendomi l'occhiolino, che mi toglieva i calzini e mi faceva i "grattini" lì dove era rimasto il segno della calza troppo stretta. Lui, il mio nonno, che ho voluto vedere per l'ultima volta anche se sapevo che avrebbe reso tutto reale, tutto definitivo, ma lui se lo meritava! Provo tanta rabbia per il fatto che Romeo non lo abbia potuto conoscere, perchè so che si sarebbero adorati! Spero che i nonni di Romeo saranno all'altezza del mio!
Oggi non sono tornata a casa a mani vuote, ma ho portato con me un piccolo tesoro.
E' un vecchio orologio, segnato e con il vetro scheggiato, che mio nonno ha regalato alla nonna quando erano giovani, tornando a casa dal servizio militare.
Da bambina mi sedevo a gambe incrociate sul loro grande letto a due piazze e mezzo, prendevo il portagioie con carillon della nonna e ammiravo i suoi gioielli. Fili di perle, minuscoli orologi da polso, spille vistose e grandi anelli. Ma quest'orologio era speciale, mi ricordava i tesori dei pirati illustrati sui miei libri e bramavo il giorno in cui lo avrei posseduto.
Oggi è quel giorno...e sono felice!